È opinione comune, presso gli studiosi moderni, che i giudici privati del processo civile romano (giudici monocratici o recuperatores) appartenessero alle classi sociali più elevate e più colte e che mantenessero, nel ricoprire il loro incarico, un atteggiamento di grande dignità. Questo dato appare in effetti confermato se si considerano tutti i giudici privati, dei quali le testimonianze antiche hanno tramandato l’identità. Ci sono tuttavia significative fonti letterarie, che presentano indizi dai quali è lecito sospettare, di fatto, l’esistenza di una seconda ‘categoria’ di giudici privati, costituita da persone di bassa estrazione sociale, che mantenevano spesso, nell'esercizio della funzione, comportamenti tutt’altro che incensurabili. I giudici di questo secondo gruppo erano, nella maggior parte dei casi, probabilmente quelli scelti al di fuori dell’album iudicum. Dall’indagine è risultato anche che, sebbene le due categorie di giudici fossero per molti aspetti differenziate tra loro, esse erano tuttavia assimilate per un importante carattere comune: l’imperitia iuris dei giudicanti, che si trova a più riprese lamentata dalle fonti antiche.
La figura del giudice privato del processo civile romano. Per un’analisi storico-sociologica sulla base delle fonti letterarie (da Plauto a Macrobio) / L. Gagliardi - In: Diritto e teatro in Grecia e a Roma / [a cura di] E. Cantarella, L. Gagliardi. - Milano : Led, 2007. - ISBN 978-88-7916-337-8. - pp. 199-217
La figura del giudice privato del processo civile romano. Per un’analisi storico-sociologica sulla base delle fonti letterarie (da Plauto a Macrobio)
L. GagliardiPrimo
2007
Abstract
È opinione comune, presso gli studiosi moderni, che i giudici privati del processo civile romano (giudici monocratici o recuperatores) appartenessero alle classi sociali più elevate e più colte e che mantenessero, nel ricoprire il loro incarico, un atteggiamento di grande dignità. Questo dato appare in effetti confermato se si considerano tutti i giudici privati, dei quali le testimonianze antiche hanno tramandato l’identità. Ci sono tuttavia significative fonti letterarie, che presentano indizi dai quali è lecito sospettare, di fatto, l’esistenza di una seconda ‘categoria’ di giudici privati, costituita da persone di bassa estrazione sociale, che mantenevano spesso, nell'esercizio della funzione, comportamenti tutt’altro che incensurabili. I giudici di questo secondo gruppo erano, nella maggior parte dei casi, probabilmente quelli scelti al di fuori dell’album iudicum. Dall’indagine è risultato anche che, sebbene le due categorie di giudici fossero per molti aspetti differenziate tra loro, esse erano tuttavia assimilate per un importante carattere comune: l’imperitia iuris dei giudicanti, che si trova a più riprese lamentata dalle fonti antiche.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.