Nello sfruttamento delle risorse idriche sotterranee è importante conoscere la loro disponibilità nel tempo, in relazione a situazioni di crisi che possono manifestarsi anche in relazione alle possibili variazioni climatiche. Nello studio di una importante sorgente di cui si dispone di dati di portata, sono stati confrontati metodi tradizionali e innovativi nell'analisi delle relazioni tra ricarica meteorica e deflusso sotterraneo, per valutare quale metodo sia il più efficace per interpretare il regime dell’emergenza idrica. I parametri idrologici caratteristici della sorgente sono stati valutati con metodi tradizionali (studio di idrogrammi in regime non influenzato); e con metodi innovativi (impulse-response function). Per quanto riguarda le procedure tradizionali di elaborazione dei dati sono stati confrontati diversi metodi (anche molto datati) proposti in letteratura. Per quanto attiene al miglioramento dell’approccio è stato utilizzato un codice numerico predisposto dall’USGS che permette la costruzione di un modello predittivo a partire dallo studio di record storici; il modello si basa sull’operazione di convoluzione che restituisce come output la portata teorica a partire dagli input inseriti e calcolati. Una volta calibrato e convalidato il modello si è valutata la sua capacità predittiva che è risultata elevata ed ha così permesso di fare previsioni future variando gli input e simulando un periodo di siccità. L’approccio è stato sperimentato per la sorgente Nossana (ubicata in Val Seriana-BG) che ha una notevole importanza dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico in quanto serve, tramite la rete acquedottistica gestita dall’azienda Uniacque S.p.A., la città di Bergamo e un gran numero di comuni limitrofi (313000 abitanti circa). La sorgente è una delle più importanti presenti sul territorio lombardo con una portata media compresa tra 3000 e 4000 l/s e con una portata massima, in periodi di abbondanti precipitazioni, anche di 16000–17000 l/s; il suo bacino di alimentazione si imposta su formazioni prevalentemente calcaree fortemente interessate da carsismo e ciò determina un rapido deflusso delle acque sotterranee. Sono state quindi analizzate le precipitazioni e le temperature durante gli anni 2004-2013 sulla media Val Seriana è stato possibile valutare il volume di acqua in afflusso al bacino idrogeologico e confrontarlo con il volume idrico generato dal deflusso sotterraneo della sorgente Nossana. La risposta della sorgente alle precipitazioni è molto rapida e tra i metodi tradizionali la curva di esaurimento risulta interpretabile con l’andamento iperbolico proposto da Tison. La modellazione numerica ha evidenziato che, in risposta ad un evento di siccità come quello che si è avuto nell’anno 2003 si possono avere criticità di approvvigionamento in seguito alla riduzione della portata al di sotto di quella captata dall’acquedotto; questo risultato, in termini di scenari previsionali, rappresenta un effettivo miglioramento nella trattazione dei dati di correlazione tra afflussi meteorici e deflussi sotterranei che si possono effettuare disponendo di serie storiche (purtroppo poco frequenti nonostante l’importanza delle sorgenti).

Tradizione ed innovazione nell'analisi del regime delle sorgenti / J. Terrenghi, G.P. Beretta, L. Milesi, A. Zilocchi. ((Intervento presentato al 10. convegno Convegno Nazionale del Gruppo di Geoscienze e Tecnologie Informatiche tenutosi a San Leo nel 2015.

Tradizione ed innovazione nell'analisi del regime delle sorgenti

J. Terrenghi
Primo
;
G.P. Beretta
Secondo
;
2015

Abstract

Nello sfruttamento delle risorse idriche sotterranee è importante conoscere la loro disponibilità nel tempo, in relazione a situazioni di crisi che possono manifestarsi anche in relazione alle possibili variazioni climatiche. Nello studio di una importante sorgente di cui si dispone di dati di portata, sono stati confrontati metodi tradizionali e innovativi nell'analisi delle relazioni tra ricarica meteorica e deflusso sotterraneo, per valutare quale metodo sia il più efficace per interpretare il regime dell’emergenza idrica. I parametri idrologici caratteristici della sorgente sono stati valutati con metodi tradizionali (studio di idrogrammi in regime non influenzato); e con metodi innovativi (impulse-response function). Per quanto riguarda le procedure tradizionali di elaborazione dei dati sono stati confrontati diversi metodi (anche molto datati) proposti in letteratura. Per quanto attiene al miglioramento dell’approccio è stato utilizzato un codice numerico predisposto dall’USGS che permette la costruzione di un modello predittivo a partire dallo studio di record storici; il modello si basa sull’operazione di convoluzione che restituisce come output la portata teorica a partire dagli input inseriti e calcolati. Una volta calibrato e convalidato il modello si è valutata la sua capacità predittiva che è risultata elevata ed ha così permesso di fare previsioni future variando gli input e simulando un periodo di siccità. L’approccio è stato sperimentato per la sorgente Nossana (ubicata in Val Seriana-BG) che ha una notevole importanza dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico in quanto serve, tramite la rete acquedottistica gestita dall’azienda Uniacque S.p.A., la città di Bergamo e un gran numero di comuni limitrofi (313000 abitanti circa). La sorgente è una delle più importanti presenti sul territorio lombardo con una portata media compresa tra 3000 e 4000 l/s e con una portata massima, in periodi di abbondanti precipitazioni, anche di 16000–17000 l/s; il suo bacino di alimentazione si imposta su formazioni prevalentemente calcaree fortemente interessate da carsismo e ciò determina un rapido deflusso delle acque sotterranee. Sono state quindi analizzate le precipitazioni e le temperature durante gli anni 2004-2013 sulla media Val Seriana è stato possibile valutare il volume di acqua in afflusso al bacino idrogeologico e confrontarlo con il volume idrico generato dal deflusso sotterraneo della sorgente Nossana. La risposta della sorgente alle precipitazioni è molto rapida e tra i metodi tradizionali la curva di esaurimento risulta interpretabile con l’andamento iperbolico proposto da Tison. La modellazione numerica ha evidenziato che, in risposta ad un evento di siccità come quello che si è avuto nell’anno 2003 si possono avere criticità di approvvigionamento in seguito alla riduzione della portata al di sotto di quella captata dall’acquedotto; questo risultato, in termini di scenari previsionali, rappresenta un effettivo miglioramento nella trattazione dei dati di correlazione tra afflussi meteorici e deflussi sotterranei che si possono effettuare disponendo di serie storiche (purtroppo poco frequenti nonostante l’importanza delle sorgenti).
18-giu-2015
Settore GEO/05 - Geologia Applicata
Geosciences and Information Technologies Group
Società geologica italiana
Tradizione ed innovazione nell'analisi del regime delle sorgenti / J. Terrenghi, G.P. Beretta, L. Milesi, A. Zilocchi. ((Intervento presentato al 10. convegno Convegno Nazionale del Gruppo di Geoscienze e Tecnologie Informatiche tenutosi a San Leo nel 2015.
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