Taglio cesareo su richiesta materna: il profilo, le motivazioni e il vissuto delle donne

CONTESTO: in Italia la percentuale di nascite con taglio cesareo è passata dall’11% nel 1980 al 36,3% nel 2013. Studi epidemiologici condotti a livello regionale confermano una crescita del numero di tagli cesarei elettivi, in media compreso tra il 12% ed il 21% di quelli totali , superiore a quelli in travaglio. Tra le indicazioni del taglio cesareo elettivo è sempre più comune la richiesta materna. OBIETTIVI: questo studio ha lo scopo di identificare quali motivazioni spingono le donne a richiedere il taglio cesareo in assenza di indicazioni cliniche; si è inoltre indagato il livello di conoscenza percepito da queste donne rispetto all’intervento chirurgico e infine, il loro grado di soddisfazione per questa modalità di parto. MATERIALI E METODI: per questo studio sono state intervistate in terza giornata di puerperio 51 donne che hanno richiesto di partorire tramite taglio cesareo nella Clinica Mangiagalli nel periodo di tempo compreso tra marzo e agosto 2015. RISULTATI: le principali motivazioni riportate sono: paura per sofferenza fetale in travaglio di parto (14%), paura di un peggioramento per una condizione clinica preesistenze (miopia, emorroidi, orticaria), ma non indicativa di taglio cesareo (14%), paura di non farcela con le proprie forze, di morire, della sofferenza ed età materna (13%), età materna (13%) e ricordo negativo legato al parto vaginale precedente (12%). L’85% delle donne intervistate si ritiene adeguatamente informato rispetto al parto cesareo e il 92% soddisfatto della loro scelta. CONCLUSIONI: le conoscenze acquisite da questo studio hanno riportato un ampio ventaglio di motivazioni che conducono le donne a preferire il taglio cesareo in merito al quale si dichiarano pienamente informate, ma in realtà dietro alla loro consapevolezza si evince un’informazione non del tutto esauriente che chiarisce la necessità di un supporto professionale