Obbiettivo: Questo lavoro va ad analizzare l'ambulatorio della gravidanza a termine presso la clinica Mangiagalli con l'obbiettivo di individuare possibili fattori di rischio per una medicalizzazione dell'esperienza parto e valuta il ruolo dell'ostetrica al suo interno. Metodi: Attraverso la raccolta di un campione di convenienza di 102 donne si sono instaurate due fasi di ricerca:la prima che faceva uso di griglie dati elaborate tramite Microsoft Excel 2007 usate nei vari controlli eseguiti in ambulatorio e poi in seguito al parto e nella seconda fase di un questionario elaborato tramite Microsoft Word 2007 con 11 domande somministrato telefonicamente. Risultati: Nel 41% dei casi le donne del campione non hanno l'età gestazionale giusta per accedere all'ambulatorio. Il monitoraggio del liquido amniotico avviene tramite misurazione AFI e la valutazione del flusso dell'arteria ombelicale viene ancora offerto. Le donne del campione vengono sottoposte ad una visita ostetrica invasiva sebbene manchino le condizioni cliniche e la diagnosi di biometria fetale ai limiti superiori viene compiuta senza attuare un controllo clinico approfondito. Il 37% del campione ha avuto un travaglio indotto con una buona percentuale di casi con motivazioni legate alla quantità di liquido amniotico e alla biometria fetale ai limiti superiori. In base alle risposte del questionario l'ostetrica presenta la miglior percentuale di gradimento negli ambiti esplorati tramite le domande Conclusioni: Il monitoraggio dell'ambulatorio della gravidanza a termine della clinica Mangiagalli ci ha portato ad evidenziare diversi fattori di rischio che porterebbero alla medicalizzazione dell'esperienza parto e grazie alle risposte al questionario ci ha permesso di indicare l'ostetrica come figura principale all'interno dell'ambulatorio, poiché è riuscita a distinguersi come il professionista più adatto a erogare informazioni,spiegare procedure,informare sull'induzione del travaglio e soprattutto avere empatia nella relazione con la donna.
Ambulatorio della gravidanza a termine della clinica Mangiagalli: osservazione e follow up di 102 donne e valutazione del ruolo dell’ostetrica / A. Faroldi, C. Grossi, P.A. Mauri. - [s.l] : Università degli Studi di Milano, 2015 Nov 17.
Ambulatorio della gravidanza a termine della clinica Mangiagalli: osservazione e follow up di 102 donne e valutazione del ruolo dell’ostetrica
P.A. Mauri
2015
Abstract
Obbiettivo: Questo lavoro va ad analizzare l'ambulatorio della gravidanza a termine presso la clinica Mangiagalli con l'obbiettivo di individuare possibili fattori di rischio per una medicalizzazione dell'esperienza parto e valuta il ruolo dell'ostetrica al suo interno. Metodi: Attraverso la raccolta di un campione di convenienza di 102 donne si sono instaurate due fasi di ricerca:la prima che faceva uso di griglie dati elaborate tramite Microsoft Excel 2007 usate nei vari controlli eseguiti in ambulatorio e poi in seguito al parto e nella seconda fase di un questionario elaborato tramite Microsoft Word 2007 con 11 domande somministrato telefonicamente. Risultati: Nel 41% dei casi le donne del campione non hanno l'età gestazionale giusta per accedere all'ambulatorio. Il monitoraggio del liquido amniotico avviene tramite misurazione AFI e la valutazione del flusso dell'arteria ombelicale viene ancora offerto. Le donne del campione vengono sottoposte ad una visita ostetrica invasiva sebbene manchino le condizioni cliniche e la diagnosi di biometria fetale ai limiti superiori viene compiuta senza attuare un controllo clinico approfondito. Il 37% del campione ha avuto un travaglio indotto con una buona percentuale di casi con motivazioni legate alla quantità di liquido amniotico e alla biometria fetale ai limiti superiori. In base alle risposte del questionario l'ostetrica presenta la miglior percentuale di gradimento negli ambiti esplorati tramite le domande Conclusioni: Il monitoraggio dell'ambulatorio della gravidanza a termine della clinica Mangiagalli ci ha portato ad evidenziare diversi fattori di rischio che porterebbero alla medicalizzazione dell'esperienza parto e grazie alle risposte al questionario ci ha permesso di indicare l'ostetrica come figura principale all'interno dell'ambulatorio, poiché è riuscita a distinguersi come il professionista più adatto a erogare informazioni,spiegare procedure,informare sull'induzione del travaglio e soprattutto avere empatia nella relazione con la donna.Pubblicazioni consigliate
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