Nei contesti economicamente più evoluti l’accesso ai conti correnti, ai servizi di pagamento, al credito e agli investimenti sono ormai parte integrante dei diritti di cittadinanza. È opinione diffusa, cioè, che senza un accesso equo e ragionevole a questo tipo di offerta, la partecipazione degli individui alla vita collettiva risulta seriamente limitata e condizionata. L’esclusione sul versante finanziario preoccupa e va contrastata con ogni mezzo, perché spesso costituisce l’anticamera di un rischio di più ampia portata sociale. Una recente ricerca, curata da Luisa Anderloni, Maria Debora Braga ed Emanuele Maria Carluccio: “New frontiers in banking services. Emerging needs and tailored product for untapped markets”, edita da Springer, contribuisce a gettare nuova luce su un mondo che, soprattutto nel nostro Paese, è relativamente poco conosciuto anche agli occhi degli stessi “addetti ai lavori”. Ne risulta un quadro dalle molteplici sfaccettature, complesso e per sua natura interdisciplinare. Un quadro dove emergono rischi (l’esclusione è fonte di inefficienze e di accresciuti costi sociali), ma anche notevoli potenzialità di sviluppo che l’industria dei servizi finanziari non può lasciarsi sfuggire. Il lavoro, scritto in lingua inglese, è frutto di un progetto di ricerca che ha coinvolto studiosi di diverse nazionalità e provenienza.
Servizi bancari e finanziari e inclusione sociale / M. Sorrentino. - In: BANCHE E BANCHIERI. - ISSN 0390-1378. - XXXIV:1(2007), pp. 83-86.
Servizi bancari e finanziari e inclusione sociale
M. SorrentinoPrimo
2007
Abstract
Nei contesti economicamente più evoluti l’accesso ai conti correnti, ai servizi di pagamento, al credito e agli investimenti sono ormai parte integrante dei diritti di cittadinanza. È opinione diffusa, cioè, che senza un accesso equo e ragionevole a questo tipo di offerta, la partecipazione degli individui alla vita collettiva risulta seriamente limitata e condizionata. L’esclusione sul versante finanziario preoccupa e va contrastata con ogni mezzo, perché spesso costituisce l’anticamera di un rischio di più ampia portata sociale. Una recente ricerca, curata da Luisa Anderloni, Maria Debora Braga ed Emanuele Maria Carluccio: “New frontiers in banking services. Emerging needs and tailored product for untapped markets”, edita da Springer, contribuisce a gettare nuova luce su un mondo che, soprattutto nel nostro Paese, è relativamente poco conosciuto anche agli occhi degli stessi “addetti ai lavori”. Ne risulta un quadro dalle molteplici sfaccettature, complesso e per sua natura interdisciplinare. Un quadro dove emergono rischi (l’esclusione è fonte di inefficienze e di accresciuti costi sociali), ma anche notevoli potenzialità di sviluppo che l’industria dei servizi finanziari non può lasciarsi sfuggire. Il lavoro, scritto in lingua inglese, è frutto di un progetto di ricerca che ha coinvolto studiosi di diverse nazionalità e provenienza.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.