La c.d. tutela reale del lavoratore ingiustamente licenziato, ovvero il diritto ad essere reintegrato a tutti gli effetti nel posto di lavoro, è elargita dall’art. 18 dello Statuto dei lavoratori (legge n. 300 del 1970) solo se il datore di lavoro “occupa alle sue dipendenze più di quindici prestatori di lavoro o più di cinque se trattasi di imprenditore agricolo”. E’ aspramente controverso, in dottrina ed in giurisprudenza, se la sussistenza, o meno, di questo requisito, detto appunto “dimensionale”, costituisca un fatto rilevante che debba essere allegato, e provato, dal lavoratore che impugna il licenziamento, oppure dal datore di lavoro che ne afferma la legittimità. Nel presente scritto si delinea una risposta articolata al quesito, dopo avere inquadrato sistematicamente il problema nell’ambito delle tematiche della tradizionale regola di distribuzione dell’onere della prova (art. 2697 c.c.) e dei criteri sussidiari dell’impossibilità e della vicinanza della prova.
Impugnazione del licenziamento e onere della prova del requisito dimensionale / G. Guarnieri. - In: IL LAVORO NELLA GIURISPRUDENZA. - ISSN 1591-4178. - 14:3(2006), pp. 225-237.
Impugnazione del licenziamento e onere della prova del requisito dimensionale
G. GuarnieriPrimo
2006
Abstract
La c.d. tutela reale del lavoratore ingiustamente licenziato, ovvero il diritto ad essere reintegrato a tutti gli effetti nel posto di lavoro, è elargita dall’art. 18 dello Statuto dei lavoratori (legge n. 300 del 1970) solo se il datore di lavoro “occupa alle sue dipendenze più di quindici prestatori di lavoro o più di cinque se trattasi di imprenditore agricolo”. E’ aspramente controverso, in dottrina ed in giurisprudenza, se la sussistenza, o meno, di questo requisito, detto appunto “dimensionale”, costituisca un fatto rilevante che debba essere allegato, e provato, dal lavoratore che impugna il licenziamento, oppure dal datore di lavoro che ne afferma la legittimità. Nel presente scritto si delinea una risposta articolata al quesito, dopo avere inquadrato sistematicamente il problema nell’ambito delle tematiche della tradizionale regola di distribuzione dell’onere della prova (art. 2697 c.c.) e dei criteri sussidiari dell’impossibilità e della vicinanza della prova.Pubblicazioni consigliate
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