E' di crescente diffusione tra i giovani l'utilizzo delle foglie di Salvia Divinorum per le sue capacità di indurre potenti stati allucinatori qualora ne venga preparato un infuso e ne siano inalati i vapori. Nonostante le foglie di Salvia Divinorum vengano utilizzate da secoli dagli Indios Mazatechi nelle cerimonie religiose per stabilire un contatto con le divinità, solo recentemente (Roth et al., 2002) è stato scoperto il suo principio attivo, la Salvinorina A che mostra un'alta affinità per il recettore k oppioide. Scopo del presente lavoro è stato quello di studiare un profilo comportamentale della Salvinorina A sia nel ratto che nello zebrafish. A tale scopo sono stati indagati, dopo trattamento acuto di salvinorina A (0.05-160 microgrammi/kg) nel ratto Wistar, i seguenti effetti: 1) motori, attraverso la conta del numero di movimenti orizzontali e verticali in un' activity cage per la durata di 30 minuti; 2) rinforzanti, mediante il test della Conditioned Place Preference (CPP), consistente nell'associare la Salvinorina A ed il veicolo a giorni alterni per la durata di 8 giorni in due ambienti diversi e nel misurare il tempo speso (sec) dall'animale in entrambi i compartimenti; 3) emozionali, mediante il test dell'elevated plus-maze, in grado di valutare effetti ansiolitici/ansiogeni sulla base del tempo speso o del numero di entrate nei bracci aperti/chiusi per 5 minuti. I risultati ottenuti indicano che la Salvinorina A: 1) non ha alterato l'attività motoria spontanea; 2) ha indotto un effetto sia rinforzante (0.1 e 40 microgrammi/kg) che avversivo (160 microgrammi/kg); 3) possiede proprietà ansiolitiche in un range di dosi tra 0.1 e 160 microgrammi/kg. Per quanto concerne gli studi sullo zebrafish (Danio Rerio), è stato valutato il comportamento natatorio secondo una scala di punteggi, come suggerito da Abramson ed Evans, applicato al pesce combattente (Betta splendens) trattato con LSD al fine di metterne in luce eventuali proprietà allucinatorie. Si dimostra così che la Salvinorina A (0.1-6400 microgrammi/kg), somministrata per via i.m., ha indotto un effetto bifasico caratterizzato da un nuoto accelerato o frenetico secondo un asse verticale, alle dosi più basse testate (0.1-0.2 microgrammi/kg), ed un progressivo rallentamento alle dosi più alte, fino al raggiungimento di uno stato di trance (6400 microgrammi/kg). L’effetto bifasico è stato osservato anche nei pesci trattati con LSD (0.32-3200 microgrammi/kg). Studi preliminari effettuati per indagare il meccanismo d’azione indicano il coinvolgimento del sistema oppioide e cannabinoide negli effetti comportamentali della Salvinorina A in ambedue le specie animali. Il presente studio è stato effettuato grazie al contributo della Regione Lombardia,Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale, nell’ambito del Progetto MDMA: monitoraggio sostanze e manifestazioni di abuso-implementazione di un sistema di allerta rapida sulla comparsa di nuove sostanze stupefacenti.

Profilo comportamentale della salvinorina A / V. Limonta, D. Braida, L. Malabarba, S. Pegorini, A. Zani, C. GUERINI ROCCO, E. Gori, M. Sala - In: 14. Congresso Nazionale della Società Italiana di Tossicologia : Istituto Superiore di Sanità, Roma, 6-9 febbraio 2006 : riassunti / [a cura di] Maria Francesca Cometa, Emma Di Consiglio, Simonetta Gemma, Laura Parisi, Maria Teresa Volpe. - Roma : Istituto Superiore di Sanità, 2006. - pp. 265 (( Intervento presentato al 14. convegno Congresso nazionale della Società Italiana di Tossicologia tenutosi a Roma nel 2006.

Profilo comportamentale della salvinorina A

V. Limonta
Primo
;
D. Braida
Secondo
;
S. Pegorini;C. GUERINI ROCCO;M. Sala
Ultimo
2006

Abstract

E' di crescente diffusione tra i giovani l'utilizzo delle foglie di Salvia Divinorum per le sue capacità di indurre potenti stati allucinatori qualora ne venga preparato un infuso e ne siano inalati i vapori. Nonostante le foglie di Salvia Divinorum vengano utilizzate da secoli dagli Indios Mazatechi nelle cerimonie religiose per stabilire un contatto con le divinità, solo recentemente (Roth et al., 2002) è stato scoperto il suo principio attivo, la Salvinorina A che mostra un'alta affinità per il recettore k oppioide. Scopo del presente lavoro è stato quello di studiare un profilo comportamentale della Salvinorina A sia nel ratto che nello zebrafish. A tale scopo sono stati indagati, dopo trattamento acuto di salvinorina A (0.05-160 microgrammi/kg) nel ratto Wistar, i seguenti effetti: 1) motori, attraverso la conta del numero di movimenti orizzontali e verticali in un' activity cage per la durata di 30 minuti; 2) rinforzanti, mediante il test della Conditioned Place Preference (CPP), consistente nell'associare la Salvinorina A ed il veicolo a giorni alterni per la durata di 8 giorni in due ambienti diversi e nel misurare il tempo speso (sec) dall'animale in entrambi i compartimenti; 3) emozionali, mediante il test dell'elevated plus-maze, in grado di valutare effetti ansiolitici/ansiogeni sulla base del tempo speso o del numero di entrate nei bracci aperti/chiusi per 5 minuti. I risultati ottenuti indicano che la Salvinorina A: 1) non ha alterato l'attività motoria spontanea; 2) ha indotto un effetto sia rinforzante (0.1 e 40 microgrammi/kg) che avversivo (160 microgrammi/kg); 3) possiede proprietà ansiolitiche in un range di dosi tra 0.1 e 160 microgrammi/kg. Per quanto concerne gli studi sullo zebrafish (Danio Rerio), è stato valutato il comportamento natatorio secondo una scala di punteggi, come suggerito da Abramson ed Evans, applicato al pesce combattente (Betta splendens) trattato con LSD al fine di metterne in luce eventuali proprietà allucinatorie. Si dimostra così che la Salvinorina A (0.1-6400 microgrammi/kg), somministrata per via i.m., ha indotto un effetto bifasico caratterizzato da un nuoto accelerato o frenetico secondo un asse verticale, alle dosi più basse testate (0.1-0.2 microgrammi/kg), ed un progressivo rallentamento alle dosi più alte, fino al raggiungimento di uno stato di trance (6400 microgrammi/kg). L’effetto bifasico è stato osservato anche nei pesci trattati con LSD (0.32-3200 microgrammi/kg). Studi preliminari effettuati per indagare il meccanismo d’azione indicano il coinvolgimento del sistema oppioide e cannabinoide negli effetti comportamentali della Salvinorina A in ambedue le specie animali. Il presente studio è stato effettuato grazie al contributo della Regione Lombardia,Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale, nell’ambito del Progetto MDMA: monitoraggio sostanze e manifestazioni di abuso-implementazione di un sistema di allerta rapida sulla comparsa di nuove sostanze stupefacenti.
Settore BIO/14 - Farmacologia
2006
Società Italiana di Tossicologia
Istituto Superiore di Sanità
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