Lo studio presentato al Convegno, con relativo paper, si focalizza su un rilevante fenomeno, in parte nuovo, che riguarda la crescita dell’offerta di prestazioni di welfare a seguito della contrattazione fra le parti sociali, nazionale o decentrata, o a partire da specifiche iniziative unilaterali imprenditoriali. L’obiettivo del saggio è, da un lato, comprendere quali tratti stia assumendo questo fenomeno, data la scarsa letteratura sul tema, almeno in Italia, dall’altro, interpretarne la portata all’interno delle più generali trasformazioni del welfare pubblico e del modello di capitalismo italiano. L'analisi viene condotta elaborando alcuni dati Istat sul fenomeno e, soprattutto, illustrando alcuni dei principali risultati di un più ampio studio condotto dall'Università Politecnica delle Marche, assieme all’IRES-CGIL, e dall’Università Politecnica delle Marche, che ha visto coinvolto un numero relativamente ampio di ricercatori nel biennio 2011-2012, tra cui gli autori afferenti all'ateneo. La conclusione è che, almeno in questa fase, il welfare contrattuale e aziendale si presenta effettivamente come un “Giano bi-fronte”: da un lato, a livello di singola categoria o azienda dispensa interventi che migliorano effettivamente ed efficacemente la vita di molti lavoratori e delle loro famiglie, così come, probabilmente, promuove maggiore produttività e qualità nella produzione, dall’altro, rischia di ottenere risultati, a livello aggregato, molto meno positivi rispetto sia al funzionamento del welfare state italiano, già di suo carente sotto molti profili, che in termini di disuguaglianze sociali ed occupazionali di varia natura.
Il Giano bi-fronte: la diffusione di forme di welfare contrattuale in Italia / E. Pavolini, U. Ascoli, S. Colombo, S. Neri. ((Intervento presentato al 5. convegno Risposte alla crisi : esperienze, proposte e politiche di welfare in Italia e in Europa tenutosi a Roma nel 2012.
Il Giano bi-fronte: la diffusione di forme di welfare contrattuale in Italia
S. ColomboPenultimo
;S. NeriUltimo
2012
Abstract
Lo studio presentato al Convegno, con relativo paper, si focalizza su un rilevante fenomeno, in parte nuovo, che riguarda la crescita dell’offerta di prestazioni di welfare a seguito della contrattazione fra le parti sociali, nazionale o decentrata, o a partire da specifiche iniziative unilaterali imprenditoriali. L’obiettivo del saggio è, da un lato, comprendere quali tratti stia assumendo questo fenomeno, data la scarsa letteratura sul tema, almeno in Italia, dall’altro, interpretarne la portata all’interno delle più generali trasformazioni del welfare pubblico e del modello di capitalismo italiano. L'analisi viene condotta elaborando alcuni dati Istat sul fenomeno e, soprattutto, illustrando alcuni dei principali risultati di un più ampio studio condotto dall'Università Politecnica delle Marche, assieme all’IRES-CGIL, e dall’Università Politecnica delle Marche, che ha visto coinvolto un numero relativamente ampio di ricercatori nel biennio 2011-2012, tra cui gli autori afferenti all'ateneo. La conclusione è che, almeno in questa fase, il welfare contrattuale e aziendale si presenta effettivamente come un “Giano bi-fronte”: da un lato, a livello di singola categoria o azienda dispensa interventi che migliorano effettivamente ed efficacemente la vita di molti lavoratori e delle loro famiglie, così come, probabilmente, promuove maggiore produttività e qualità nella produzione, dall’altro, rischia di ottenere risultati, a livello aggregato, molto meno positivi rispetto sia al funzionamento del welfare state italiano, già di suo carente sotto molti profili, che in termini di disuguaglianze sociali ed occupazionali di varia natura.File | Dimensione | Formato | |
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