La Corte di cassazione aderisce all’orientamento consolidato della giurisprudenza circa l’interpretazione della disposizione prevista dall’art. 46 l. 25 giugno 1865 n. 2359 (ora riprodotta all’art. 44 d.P.R. 8 giugno 2001 n. 327), che riconosce il diritto all’indennizzo in capo al proprietario di un fondo che, a causa della realizzazione di un’opera di pubblica utilità, abbia subito una permanente diminuzione di valore per la perdita o la ridotta possibilità di esercizio del diritto di proprietà. Tale norma offre un rimedio alle conseguenze dannose della c.d. espropriazione larvata, che si verifica appunto quando, dall'esecuzione materiale dell'opera pubblica non illecita, derivi alla proprietà privata un pregiudizio tale da ridurne il valore di uso o di scambio. La sentenza in epigrafe offre quindi l’occasione per analizzare i requisiti, l’ambito di applicazione e i criteri di liquidazione dell’indennizzo in caso di attività materialmente espropriativa, ma priva del requisito formale del provvedimento ablativo.
Spunti per un’analisi del diritto all’indennità in caso di espropriazione larvata / V. Barba. - In: DANNO E RESPONSABILITÀ. - ISSN 1125-8918. - 5(2015 May), pp. 481-492.
Spunti per un’analisi del diritto all’indennità in caso di espropriazione larvata
V. BarbaPrimo
2015
Abstract
La Corte di cassazione aderisce all’orientamento consolidato della giurisprudenza circa l’interpretazione della disposizione prevista dall’art. 46 l. 25 giugno 1865 n. 2359 (ora riprodotta all’art. 44 d.P.R. 8 giugno 2001 n. 327), che riconosce il diritto all’indennizzo in capo al proprietario di un fondo che, a causa della realizzazione di un’opera di pubblica utilità, abbia subito una permanente diminuzione di valore per la perdita o la ridotta possibilità di esercizio del diritto di proprietà. Tale norma offre un rimedio alle conseguenze dannose della c.d. espropriazione larvata, che si verifica appunto quando, dall'esecuzione materiale dell'opera pubblica non illecita, derivi alla proprietà privata un pregiudizio tale da ridurne il valore di uso o di scambio. La sentenza in epigrafe offre quindi l’occasione per analizzare i requisiti, l’ambito di applicazione e i criteri di liquidazione dell’indennizzo in caso di attività materialmente espropriativa, ma priva del requisito formale del provvedimento ablativo.File | Dimensione | Formato | |
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Cass. civ. 15223_2014..pdf
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