In questo studio vengono confrontati gli effetti della modificazione di alcune condizioni analitiche (per esempio pH, concentrazione del tampone, concentrazione di NaCl, presenza/assenza di tampone di ioni metallici) in due sistemi tampone (AMP e MEG) precedentemente raccomandati per la determinazione della attività catalitica della fosfatasi alcalina del siero, al fine di verificare la robustezza dei metodi e di definire i diversi effetti su materiali di controllo differenti. Le analisi sui medesimi campioni sono state ripetute in due laboratori, con l’uso di analizzatori automatici diversi (Abbott Aeroset e Roche Hitachi 717), e di fattori sperimentali basati sul coefficiente di assorbimento molare del 4-nitrofenolo per calcolare i risultati. Sono stati esaminati otto miscele di siero umano (HPS) con differente prevalenza di isoenzimi della ALP [normale (n=2), epatica (n=2), ossea (n=3), e placentare (n=1)] e dodici materiali di controllo (CM) commerciali. Gli effetti delle modificazioni di condizione analitica sono stati valutati calcolando il rapporto tra i valori misurati in coppie di differenti condizioni sperimentali per i HSP ed i CM. Se il rapporto per un CM cadeva all’interno dell’intervallo ± 3DS per i risultati dei HSP (con l’esclusione dei HSP ottenuti da donne gravide), il CM era considerato commutabile nella particolare condizione. La variazione di ciascuna condizione analitica aveva un effetto sui HSP, che risultava differente da quello della maggior parte dei CM, evidenziando quindi problemi di commutabilità per tali materiali. Tuttavia, mentre le modificazioni di pH e di NaCl producevano i medesimi effetti con entrambi i tamponi (AMP e MEG), le variazioni di concentrazione del tampone e la assenza di tampone di ioni metallici causavano minori problemi con il MEG. La maggior parte dei CM valutati appariva non commutabile, poichè essi contengono isoenzimi della ALP in proporzioni differenti da quelle solitamente presenti in caso di malattie epatiche od ossee. In particolare, l’uso di ALP placentare od intestinale per arricchire i CM dovrebbe essere abbandonato dall’industria. Per contro apparirebbe desiderabile l’utilizzo di ALP ricombinante non tessuto-specifica per la preparazione dei CM.

Misura dell'attività catalitica della fosfatasi alcalina con N-metil-glucammina (MEG) e ammino-metil-propanolo (AMP) come tamponi : effetti sulla commutabilità dei materiali di controllo / F. Ceriotti, C.A. Ferrero, E. Guerra, R. Bonora, M. Panteghini. - In: BIOCHIMICA CLINICA. - ISSN 0393-0564. - 29:5-6(2005), pp. 486-494.

Misura dell'attività catalitica della fosfatasi alcalina con N-metil-glucammina (MEG) e ammino-metil-propanolo (AMP) come tamponi : effetti sulla commutabilità dei materiali di controllo

M. Panteghini
Ultimo
2005

Abstract

In questo studio vengono confrontati gli effetti della modificazione di alcune condizioni analitiche (per esempio pH, concentrazione del tampone, concentrazione di NaCl, presenza/assenza di tampone di ioni metallici) in due sistemi tampone (AMP e MEG) precedentemente raccomandati per la determinazione della attività catalitica della fosfatasi alcalina del siero, al fine di verificare la robustezza dei metodi e di definire i diversi effetti su materiali di controllo differenti. Le analisi sui medesimi campioni sono state ripetute in due laboratori, con l’uso di analizzatori automatici diversi (Abbott Aeroset e Roche Hitachi 717), e di fattori sperimentali basati sul coefficiente di assorbimento molare del 4-nitrofenolo per calcolare i risultati. Sono stati esaminati otto miscele di siero umano (HPS) con differente prevalenza di isoenzimi della ALP [normale (n=2), epatica (n=2), ossea (n=3), e placentare (n=1)] e dodici materiali di controllo (CM) commerciali. Gli effetti delle modificazioni di condizione analitica sono stati valutati calcolando il rapporto tra i valori misurati in coppie di differenti condizioni sperimentali per i HSP ed i CM. Se il rapporto per un CM cadeva all’interno dell’intervallo ± 3DS per i risultati dei HSP (con l’esclusione dei HSP ottenuti da donne gravide), il CM era considerato commutabile nella particolare condizione. La variazione di ciascuna condizione analitica aveva un effetto sui HSP, che risultava differente da quello della maggior parte dei CM, evidenziando quindi problemi di commutabilità per tali materiali. Tuttavia, mentre le modificazioni di pH e di NaCl producevano i medesimi effetti con entrambi i tamponi (AMP e MEG), le variazioni di concentrazione del tampone e la assenza di tampone di ioni metallici causavano minori problemi con il MEG. La maggior parte dei CM valutati appariva non commutabile, poichè essi contengono isoenzimi della ALP in proporzioni differenti da quelle solitamente presenti in caso di malattie epatiche od ossee. In particolare, l’uso di ALP placentare od intestinale per arricchire i CM dovrebbe essere abbandonato dall’industria. Per contro apparirebbe desiderabile l’utilizzo di ALP ricombinante non tessuto-specifica per la preparazione dei CM.
fosfatasi alcalina ; attività catalitica
Settore BIO/12 - Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica
2005
http://www.sibioc.it/bc/2005/5-6/ceriotti.pdf
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