The article presents an online ethnography research on the satirical group “We are the people, the power fear us”, appeared on Facebook in 2012. The purpose of the group is to satirize the popular movements of protest against the “strong powers”, and has as its main objective the 5 Star Movement. The use of particular codes – such as the deliberate grammatical and orthographic incorrectness of the posts, the sensationalist graphic images and the polemic tones – is the core of the parody of the communicative styles of such movements. The effectiveness of this operation is evident since the recipients of this satire take for authentic and help circulate on Facebook the false news spread by the group. The results show that, while the traditional satire focuses on and desecrates the representatives of political power, here we have a process of humiliation and cultural delegitimization against the followers of the M5S, where satire focuses on the lack of cultural capital of its victims. The “fakes” and their viral circulation, along with the spread of “cascade” comments that ridicule the followers of the M5S, give life to a unique and original form of political satire based on symbolic violence and distinction.

L’articolo presenta una ricerca etnografica online sul gruppo satirico «Siamo la gente, il potere ci temono», apparso su Facebook nel 2012. Lo scopo del gruppo è quello di fare satira sui movimenti popolari di denuncia contro i «poteri forti», e ha come principale obiettivo il Movimento 5 Stelle. L’uso di determinati codici – come la voluta scorrettezza grammaticale e ortografica dei post, la grafica sensazionalistica delle immagini e i toni accesi – è alla base della parodia delle forme di comunicazione di tali movimenti. L’efficacia di questa operazione è evidente nel momento in cui i destinatari della satira prendono per autentiche e contribuiscono a far circolare su Facebook le false notizie diffuse dal gruppo. I risultati mostrano che, laddove la satira tradizionale prende di mira e dissacra i rappresentanti del potere politico, qui abbiamo un vero e proprio processo di umiliazione e delegittimazione culturale nei confronti dei followers del M5S, dove la satira prende di mira lo scarso capitale culturale delle sue vittime. I fakes e la loro diffusione virale, insieme alla diffusione «a cascata » dei commenti che ridicolizzano i seguaci del M5S, danno vita così a una particolare forma di satira politica declinata sulla violenza simbolica e basata sulla distinzione

Dalla dissacrazione all'umiliazione : nuove forme di satira politica online tra violenza simbolica e distinzione / F. Boni, O. Ricci. - In: COMUNICAZIONE POLITICA. - ISSN 1594-6061. - 16:1(2015 Jan), pp. 27-41. [10.3270/79399]

Dalla dissacrazione all'umiliazione : nuove forme di satira politica online tra violenza simbolica e distinzione

F. Boni
Primo
;
2015

Abstract

The article presents an online ethnography research on the satirical group “We are the people, the power fear us”, appeared on Facebook in 2012. The purpose of the group is to satirize the popular movements of protest against the “strong powers”, and has as its main objective the 5 Star Movement. The use of particular codes – such as the deliberate grammatical and orthographic incorrectness of the posts, the sensationalist graphic images and the polemic tones – is the core of the parody of the communicative styles of such movements. The effectiveness of this operation is evident since the recipients of this satire take for authentic and help circulate on Facebook the false news spread by the group. The results show that, while the traditional satire focuses on and desecrates the representatives of political power, here we have a process of humiliation and cultural delegitimization against the followers of the M5S, where satire focuses on the lack of cultural capital of its victims. The “fakes” and their viral circulation, along with the spread of “cascade” comments that ridicule the followers of the M5S, give life to a unique and original form of political satire based on symbolic violence and distinction.
L’articolo presenta una ricerca etnografica online sul gruppo satirico «Siamo la gente, il potere ci temono», apparso su Facebook nel 2012. Lo scopo del gruppo è quello di fare satira sui movimenti popolari di denuncia contro i «poteri forti», e ha come principale obiettivo il Movimento 5 Stelle. L’uso di determinati codici – come la voluta scorrettezza grammaticale e ortografica dei post, la grafica sensazionalistica delle immagini e i toni accesi – è alla base della parodia delle forme di comunicazione di tali movimenti. L’efficacia di questa operazione è evidente nel momento in cui i destinatari della satira prendono per autentiche e contribuiscono a far circolare su Facebook le false notizie diffuse dal gruppo. I risultati mostrano che, laddove la satira tradizionale prende di mira e dissacra i rappresentanti del potere politico, qui abbiamo un vero e proprio processo di umiliazione e delegittimazione culturale nei confronti dei followers del M5S, dove la satira prende di mira lo scarso capitale culturale delle sue vittime. I fakes e la loro diffusione virale, insieme alla diffusione «a cascata » dei commenti che ridicolizzano i seguaci del M5S, danno vita così a una particolare forma di satira politica declinata sulla violenza simbolica e basata sulla distinzione
5 Star Movement; political satire; trolling; symbolic violence; distinction
Settore SPS/08 - Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi
gen-2015
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