European Union law today has an increasingly relevant influence on national criminal law. Since the entry into force of the Treaty of Lisbon, this influence has expressly involved the choices of criminalization as well, as the European Union may directly operate the decision on if and partly how much to punish. The institutions have already begun to adopt directives on criminal matters using art. 83 TFEU as a legal basis, and one can reasonably expect that this practice will consolidate and that the number of measures adopted will increase, thus creating a corpus of legislation which has a growing relevance on the national legal systems and, ultimately, on individuals. The dissertation recalls the most important landmarks that have led to the present development of the European criminal competence, focusing mainly on the institutional framework adopted by the Lisbon Treaty (chapter one). Later, it provides a brief recall of the institutional and legal instruments that have a main role in the relevant subject and of their main characteristics (chapter two). Then, it moves to deal with the main legal acts that have been adopted till now, first in the third pillar framework and then under the legal basis provided by the Lisbon Treaty (chapter three). Eventually, it aims to verify the presence, the characteristics and the possibility to be appealed to on a trial of the fundamental principles of criminal legislation, in the light of the legislation in force and of the case law of the CJEU (chapter four), in order to attempt to maintain the existence of founding basis to the development of an actual European criminal policy.

Il diritto dell’Unione europea possiede oggi un’influenza sempre più rilevante sul diritto penale degli Stati membri. A partire dall’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, tale influenza coinvolge espressamente anche le scelte di criminalizzazione, potendo l’Unione operare direttamente la decisione circa l’an e in parte anche il quantum di pena. Le istituzioni dell’Unione hanno già iniziato ad adottare direttive in materia penale impiegando quale base giuridica l’art. 83 TFUE, e ci si può ragionevolmente attendere che tale prassi si consolidi e aumenti il numero degli atti adottati, andando così a costituire un corpus normativo di crescente rilevanza per gli ordinamenti nazionali e in ultima analisi per i singoli individui. La tesi ripercorre le più importanti tappe che hanno condotto all’attuale sviluppo della competenza penale europea, soffermandosi principalmente sul quadro istituzionale introdotto dal Trattato di Lisbona (capitolo primo). Successivamente fornisce un sintetico riepilogo degli strumenti istituzionali e normativi di maggiore rilievo nel settore considerato e delle loro più rilevanti caratteristiche (capitolo secondo), passando poi ad effettuare una disamina dei principali atti sino ad oggi adottati, prima nel vigore del terzo pilastro e poi sotto la base giuridica fornita dal Trattato di Lisbona (capitolo terzo). Infine, prova a verificare la presenza, i caratteri e la giustiziabilità dei fondamentali principi della legislazione penale nell’ordinamento dell’Unione europea, alla luce della normazione vigente e della giurisprudenza della Corte di giustizia (capitolo quarto), per poi tentare di affermare la sussistenza di basi fondative per lo sviluppo di una vera e propria politica penale europea.

PRINCIPI E LIMITI DI UNA POLITICA PENALE EUROPEA / A. Giliberto ; tutor: F. Vigano' ; coordinatore: F. Vigano'. DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE "CESARE BECCARIA", 2015 Mar 03. 26. ciclo, Anno Accademico 2013. [10.13130/giliberto-andrea_phd2015-03-03].

PRINCIPI E LIMITI DI UNA POLITICA PENALE EUROPEA.

A. Giliberto
2015

Abstract

European Union law today has an increasingly relevant influence on national criminal law. Since the entry into force of the Treaty of Lisbon, this influence has expressly involved the choices of criminalization as well, as the European Union may directly operate the decision on if and partly how much to punish. The institutions have already begun to adopt directives on criminal matters using art. 83 TFEU as a legal basis, and one can reasonably expect that this practice will consolidate and that the number of measures adopted will increase, thus creating a corpus of legislation which has a growing relevance on the national legal systems and, ultimately, on individuals. The dissertation recalls the most important landmarks that have led to the present development of the European criminal competence, focusing mainly on the institutional framework adopted by the Lisbon Treaty (chapter one). Later, it provides a brief recall of the institutional and legal instruments that have a main role in the relevant subject and of their main characteristics (chapter two). Then, it moves to deal with the main legal acts that have been adopted till now, first in the third pillar framework and then under the legal basis provided by the Lisbon Treaty (chapter three). Eventually, it aims to verify the presence, the characteristics and the possibility to be appealed to on a trial of the fundamental principles of criminal legislation, in the light of the legislation in force and of the case law of the CJEU (chapter four), in order to attempt to maintain the existence of founding basis to the development of an actual European criminal policy.
3-mar-2015
Il diritto dell’Unione europea possiede oggi un’influenza sempre più rilevante sul diritto penale degli Stati membri. A partire dall’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, tale influenza coinvolge espressamente anche le scelte di criminalizzazione, potendo l’Unione operare direttamente la decisione circa l’an e in parte anche il quantum di pena. Le istituzioni dell’Unione hanno già iniziato ad adottare direttive in materia penale impiegando quale base giuridica l’art. 83 TFUE, e ci si può ragionevolmente attendere che tale prassi si consolidi e aumenti il numero degli atti adottati, andando così a costituire un corpus normativo di crescente rilevanza per gli ordinamenti nazionali e in ultima analisi per i singoli individui. La tesi ripercorre le più importanti tappe che hanno condotto all’attuale sviluppo della competenza penale europea, soffermandosi principalmente sul quadro istituzionale introdotto dal Trattato di Lisbona (capitolo primo). Successivamente fornisce un sintetico riepilogo degli strumenti istituzionali e normativi di maggiore rilievo nel settore considerato e delle loro più rilevanti caratteristiche (capitolo secondo), passando poi ad effettuare una disamina dei principali atti sino ad oggi adottati, prima nel vigore del terzo pilastro e poi sotto la base giuridica fornita dal Trattato di Lisbona (capitolo terzo). Infine, prova a verificare la presenza, i caratteri e la giustiziabilità dei fondamentali principi della legislazione penale nell’ordinamento dell’Unione europea, alla luce della normazione vigente e della giurisprudenza della Corte di giustizia (capitolo quarto), per poi tentare di affermare la sussistenza di basi fondative per lo sviluppo di una vera e propria politica penale europea.
Settore IUS/17 - Diritto Penale
diritto; penale; europeo; Unione europea; direttive; politica penale; 83 TFUE; legalità; proporzione; proporzionalità; coerenza; diritti fondamentali
VIGANO', FRANCESCO
VIGANO', FRANCESCO
Doctoral Thesis
PRINCIPI E LIMITI DI UNA POLITICA PENALE EUROPEA / A. Giliberto ; tutor: F. Vigano' ; coordinatore: F. Vigano'. DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE "CESARE BECCARIA", 2015 Mar 03. 26. ciclo, Anno Accademico 2013. [10.13130/giliberto-andrea_phd2015-03-03].
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