Con la recente crisi economica, che ha esacerbato il ridimensionamento del welfare state, diversi attori si stanno inserendo nel sociale, portando a un nuovo «welfare mix» o – come è stato denominato nel dibattito italiano – «secondo welfare». Tra questi attori, il contributo delle imprese è diventato una questione centrale. Sebbene in Italia un numero crescente di grandi aziende e spesso di multinazionali abbia istituito sistemi di welfare, al fine di offrire prestazioni e servizi ai propri dipendenti, va considerato che il nostro sistema industriale in generale è costituito da Pmi – piccole, medie e anche micro imprese – che non possono permettersi di sostenere tali costi. Altri attori sociali – come i sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro, i governi locali e regionali, le imprese private e di consulenza – hanno iniziato a studiare e implementare network «territoriali» per il welfare, al fine sia di supportare le Pmi, attraverso la condivisione di costi e servizi, sia di sostenere l’«infrastrutturazione dei servizi» a livello locale.
Secondo welfare e imprese : nesso e prospettive / F. Maino, G. Mallone. - In: LA RIVISTA DELLE POLITICHE SOCIALI. - ISSN 1724-5389. - 2012:3(2012), pp. 195-207.
Secondo welfare e imprese : nesso e prospettive
F. MainoPrimo
;G. MalloneSecondo
2012
Abstract
Con la recente crisi economica, che ha esacerbato il ridimensionamento del welfare state, diversi attori si stanno inserendo nel sociale, portando a un nuovo «welfare mix» o – come è stato denominato nel dibattito italiano – «secondo welfare». Tra questi attori, il contributo delle imprese è diventato una questione centrale. Sebbene in Italia un numero crescente di grandi aziende e spesso di multinazionali abbia istituito sistemi di welfare, al fine di offrire prestazioni e servizi ai propri dipendenti, va considerato che il nostro sistema industriale in generale è costituito da Pmi – piccole, medie e anche micro imprese – che non possono permettersi di sostenere tali costi. Altri attori sociali – come i sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro, i governi locali e regionali, le imprese private e di consulenza – hanno iniziato a studiare e implementare network «territoriali» per il welfare, al fine sia di supportare le Pmi, attraverso la condivisione di costi e servizi, sia di sostenere l’«infrastrutturazione dei servizi» a livello locale.Pubblicazioni consigliate
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