La recente scoperta del ruolo biologico dell’idrogeno solforato ha portato ad ipotizzare un potenziale uso terapeutico di questo gas in patologie caratterizzate da una componente infiammatoria e/o da aumentato stress ossidativo. A questo scopo, particolarmente utili sembrano essere molecole in grado di rilasciare in vivo H2S in modo controllato e risultati particolarmente interessanti sono stati riportati nell’utilizzo di ibridi di farmaci noti con molecole donatrici di questo gas. Tra questi, particolarmente interessante è risultato essere l’estere dell’acido acetilsalicilico con il 5-(4-idrossifenil-1,2-ditiol-3-tione), ACS14, un derivato dell’aspirina in grado di rilasciare in vivo, in seguito ad attivazione metabolica, piccole quantità di idrogeno solforato. Dai numerosi studi preclinici effettuati è emerso che ACS14 mantiene l’attività trombossano soppressiva dell’aspirina, senza i ben noti effetti gastrolesivi del farmaco, contrastando gli squilibri ossido riduttivi attraverso l’aumento di H2S circolante e la formazione di glutatione, oltre ad un’azione promotrice la formazione di eme ossigenasi-1 (HO-1) e alla soppressione degli isoprostani. E’ stata anche osservata una significativa riduzione dei livelli di omocisteina nella maggior parte degli organi e nel plasma di ratti trattati con questo composto. Inoltre, ACS14 esercita un forte effetto antiaggregante piastrinico attraverso vari meccanismi, riduce il danno da stress ossidativo in ratti trattati con BSO e limita significativamente la disfunzione endoteliale vascolare nel tessuto aortico, la relativa ipertensione e infiammazione e il danno miocardico in esperimenti di ischemia /riperfusione. Dai dati sperimentali attualmente disponibili, ACS14 sembra quindi essere un composto efficace e sicuro, con significativi vantaggi rispetto al “parent compound” aspirina. Il profilo farmacologico di ACS14 appare utile e promettente per il trattamento di patologie aventi una base infiammatoria, come le patologie cardiovascolari e la sindrome metabolica, ma anche patologie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer.

Acido acetilsalicilico a rilascio di idrogeno solforato : effetti farmacologici / A. Sparatore. ((Intervento presentato al convegno Lo Zolfo nel mito, nella storia e nella medicina moderna: idrogeno solforato e acque sulfuree tenutosi a Porretta Terme nel 2014.

Acido acetilsalicilico a rilascio di idrogeno solforato : effetti farmacologici

A. Sparatore
Primo
2014

Abstract

La recente scoperta del ruolo biologico dell’idrogeno solforato ha portato ad ipotizzare un potenziale uso terapeutico di questo gas in patologie caratterizzate da una componente infiammatoria e/o da aumentato stress ossidativo. A questo scopo, particolarmente utili sembrano essere molecole in grado di rilasciare in vivo H2S in modo controllato e risultati particolarmente interessanti sono stati riportati nell’utilizzo di ibridi di farmaci noti con molecole donatrici di questo gas. Tra questi, particolarmente interessante è risultato essere l’estere dell’acido acetilsalicilico con il 5-(4-idrossifenil-1,2-ditiol-3-tione), ACS14, un derivato dell’aspirina in grado di rilasciare in vivo, in seguito ad attivazione metabolica, piccole quantità di idrogeno solforato. Dai numerosi studi preclinici effettuati è emerso che ACS14 mantiene l’attività trombossano soppressiva dell’aspirina, senza i ben noti effetti gastrolesivi del farmaco, contrastando gli squilibri ossido riduttivi attraverso l’aumento di H2S circolante e la formazione di glutatione, oltre ad un’azione promotrice la formazione di eme ossigenasi-1 (HO-1) e alla soppressione degli isoprostani. E’ stata anche osservata una significativa riduzione dei livelli di omocisteina nella maggior parte degli organi e nel plasma di ratti trattati con questo composto. Inoltre, ACS14 esercita un forte effetto antiaggregante piastrinico attraverso vari meccanismi, riduce il danno da stress ossidativo in ratti trattati con BSO e limita significativamente la disfunzione endoteliale vascolare nel tessuto aortico, la relativa ipertensione e infiammazione e il danno miocardico in esperimenti di ischemia /riperfusione. Dai dati sperimentali attualmente disponibili, ACS14 sembra quindi essere un composto efficace e sicuro, con significativi vantaggi rispetto al “parent compound” aspirina. Il profilo farmacologico di ACS14 appare utile e promettente per il trattamento di patologie aventi una base infiammatoria, come le patologie cardiovascolari e la sindrome metabolica, ma anche patologie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer.
22-nov-2014
aspirina a rilascio di idrogeno solforato; acido acetilsalicilico; ditioltioni; ibridi di farmaci donatori di idrogenosolforato
Settore CHIM/08 - Chimica Farmaceutica
Acido acetilsalicilico a rilascio di idrogeno solforato : effetti farmacologici / A. Sparatore. ((Intervento presentato al convegno Lo Zolfo nel mito, nella storia e nella medicina moderna: idrogeno solforato e acque sulfuree tenutosi a Porretta Terme nel 2014.
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