Il piriforme è un muscolo rotatore esterno dell’anca che è coinvolto nella “sindrome del piriforme” in quanto può causare dolore sia neuropatico, da compressione del nervo sciatico, sia da attivazione di trigger point miofasciali. La componente miofasciale di questa patologia comprende dolore al tratto lombare basso, alla regione glutea e alla parte posteriore della coscia ed è caratterizzata da un importante quadro di limitazione funzionale e disabilità per il paziente. Le onde d’urto focali sono in grado di indurre nel tessuto muscolare un immediato aumento della produzione locale di ossido nitrico e una successiva stimolazione della neoangiogenesi locale. Questi effetti lasciano ipotizzare un razionale impiego nelle sindromi da attivazione di trigger point miofasciali. Secondo il protocollo da noi predisposto, nei soggetti affetti da sindrome del piriforme somministriamo le onde d’urto in tre sedute settimanali. È eseguita un’attenta valutazione clinica prima del trattamento (T1), durante le sedute intermedie (T2-T3) e a un mese circa dall’ultima seduta (T4). Le valutazioni comprendono: raccolta anamnestica, esame obiettivo caratterizzato da test clinici (Freiberg, Pace e Nagle, FAIR) e dall’individuazione di trigger point attivi a livello del muscolo piriforme. Successivamente si procede alla somministrazione di due questionari per la valutazione della disabilità e della limitazione funzionale dei pazienti (Roland-Morris e Oswestry Disabilty Index) e della Scala visiva analogica (VAS) per il dolore spontaneo. Utilizziamo un generatore di OU focali di tipo elettroidraulico con i seguenti parametri: 400 colpi per seduta (1200 colpi complessivi), profondità 20 mm, Frequenza 4Hz, energia totale circa 8,7 J. Le valutazioni dei pazienti trattati a T1, T2, T3 e T4 hanno mostrano un miglioramento clinico statisticamente significativo con progressiva diminuzione del dolore e della disabilità. Visti i risultati ottenuti, la sostanziale assenza di fattori di confondimento e di effetti collaterali, possiamo affermare che nei casi di sindrome del piriforme da attivazione di trigger point miofasciali le O. U. focali possono rappresentare un’utile alterativa terapeutica.
Le onde d'urto focali nella sindrome del piriforme / E. Pisani, D. Golasseni, G. Concardi, A.M. Previtera. ((Intervento presentato al 110. convegno Congresso della Società Piemontese Ligure Lombarda di Ortopedia e Traumatologia tenutosi a Monza nel 2013.
Le onde d'urto focali nella sindrome del piriforme
A.M. PreviteraUltimo
2013
Abstract
Il piriforme è un muscolo rotatore esterno dell’anca che è coinvolto nella “sindrome del piriforme” in quanto può causare dolore sia neuropatico, da compressione del nervo sciatico, sia da attivazione di trigger point miofasciali. La componente miofasciale di questa patologia comprende dolore al tratto lombare basso, alla regione glutea e alla parte posteriore della coscia ed è caratterizzata da un importante quadro di limitazione funzionale e disabilità per il paziente. Le onde d’urto focali sono in grado di indurre nel tessuto muscolare un immediato aumento della produzione locale di ossido nitrico e una successiva stimolazione della neoangiogenesi locale. Questi effetti lasciano ipotizzare un razionale impiego nelle sindromi da attivazione di trigger point miofasciali. Secondo il protocollo da noi predisposto, nei soggetti affetti da sindrome del piriforme somministriamo le onde d’urto in tre sedute settimanali. È eseguita un’attenta valutazione clinica prima del trattamento (T1), durante le sedute intermedie (T2-T3) e a un mese circa dall’ultima seduta (T4). Le valutazioni comprendono: raccolta anamnestica, esame obiettivo caratterizzato da test clinici (Freiberg, Pace e Nagle, FAIR) e dall’individuazione di trigger point attivi a livello del muscolo piriforme. Successivamente si procede alla somministrazione di due questionari per la valutazione della disabilità e della limitazione funzionale dei pazienti (Roland-Morris e Oswestry Disabilty Index) e della Scala visiva analogica (VAS) per il dolore spontaneo. Utilizziamo un generatore di OU focali di tipo elettroidraulico con i seguenti parametri: 400 colpi per seduta (1200 colpi complessivi), profondità 20 mm, Frequenza 4Hz, energia totale circa 8,7 J. Le valutazioni dei pazienti trattati a T1, T2, T3 e T4 hanno mostrano un miglioramento clinico statisticamente significativo con progressiva diminuzione del dolore e della disabilità. Visti i risultati ottenuti, la sostanziale assenza di fattori di confondimento e di effetti collaterali, possiamo affermare che nei casi di sindrome del piriforme da attivazione di trigger point miofasciali le O. U. focali possono rappresentare un’utile alterativa terapeutica.File | Dimensione | Formato | |
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[2013, Monza] SPLLOT - Programma.pdf
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Descrizione: Programma del 110° Congresso della Società Piemontese Ligure Lombarda di Ortopedia e Traumatologia (8-9 novembre 2013)
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