Il 1994, anno in cui Silvio Berlusconi entra in politica, per l’Italia è generalmente considerato l’inizio del processo di mediatizzazione della politica. Le diverse analisi finalizzate a indagare questo fenomeno si sono concentrate su tentativi dei politici di adattarsi alle logiche della produzione mediale. Il framework della mediatizzazione (Schulz, 2004) sottolinea come la logica dei media operi a discapito di quella politica. Strömbäck (2008) afferma che se nella terza fase della mediatizzazione gli attori politici si adattano alla logica dei media, nella quarta la seconda colonizza la prima (Meyer, 2002). Nella quarta fase, dunque, gli attori politici stentano addirittura a compiere una distinzione tra logica dei media e logica politica. Il concetto di logica dei media è stato ampiamente discusso all’interno della comunicazione politica e non (Altheide e Snow, 1979, 1991; Couldry, 2008; Landerer, 2013); molto meno discusso è stato il concetto di logica politica. Pur assumendo che il contesto della comunicazione politica italiana sia caratterizzato da forme di mediatizzazione forte (Hjarvard, 2013) l’articolo qui presentato le discute nella contrapposizione tra logica dei media e logica politica. L’articolo analizza dati longitudinali (partendo dal 2001, arrivando fino al 2014) sulla presenza dei politici nei telegiornali italiani. La seconda parte dell’articolo discute i temi dibattuti nel mese precedente alle elezioni politiche.
Le campagne elettorali italiane in televisione : cercando la logica politica in un contesto di mediatizzazione / S. Splendore, G. Legnante. - In: COMUNICAZIONE POLITICA. - ISSN 1594-6061. - 3:(2014 Dec), pp. 463-484. [10.3270/78580]
Le campagne elettorali italiane in televisione : cercando la logica politica in un contesto di mediatizzazione
S. SplendorePrimo
;
2014
Abstract
Il 1994, anno in cui Silvio Berlusconi entra in politica, per l’Italia è generalmente considerato l’inizio del processo di mediatizzazione della politica. Le diverse analisi finalizzate a indagare questo fenomeno si sono concentrate su tentativi dei politici di adattarsi alle logiche della produzione mediale. Il framework della mediatizzazione (Schulz, 2004) sottolinea come la logica dei media operi a discapito di quella politica. Strömbäck (2008) afferma che se nella terza fase della mediatizzazione gli attori politici si adattano alla logica dei media, nella quarta la seconda colonizza la prima (Meyer, 2002). Nella quarta fase, dunque, gli attori politici stentano addirittura a compiere una distinzione tra logica dei media e logica politica. Il concetto di logica dei media è stato ampiamente discusso all’interno della comunicazione politica e non (Altheide e Snow, 1979, 1991; Couldry, 2008; Landerer, 2013); molto meno discusso è stato il concetto di logica politica. Pur assumendo che il contesto della comunicazione politica italiana sia caratterizzato da forme di mediatizzazione forte (Hjarvard, 2013) l’articolo qui presentato le discute nella contrapposizione tra logica dei media e logica politica. L’articolo analizza dati longitudinali (partendo dal 2001, arrivando fino al 2014) sulla presenza dei politici nei telegiornali italiani. La seconda parte dell’articolo discute i temi dibattuti nel mese precedente alle elezioni politiche.File | Dimensione | Formato | |
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