Il Politecnico di Milano, la prima uni- versità milanese, è piuttosto giovane, e infatti festeggia proprio nel 2013 il suo centocinquantesimo anniversario. Giovane, non solo rispetto a Bologna che ospita questo incontro dell’Atelier Heloïse, ma per esempio rispetto a Pavia. L’Ateneo pavese ha da poco celebrato i suoi 650 anni di vita ed è stato coinvolto in modo determinante, anche se non del tutto indolore, nella genesi stessa del Politecnico, con la sua Facoltà ma- tematica, da cui escono i fondatori del Politecnico, e non solo i più noti (Brio- schi, Colombo). Per lungo tempo la storia in progress del Politecnico si se- guì sui suoi Programmi, sui suoi an- nuari, sulle effemeridi, ma presto co- minciò a farsi più distanziata e refe- renziale, intersecandosi naturalmente con i quasi coevi 50 anni di rinascita (sempre ad opera di Brioschi) del Col- legio degli Ingegneri e Architetti. Poi ancora l’attualità del trasferimento da Piazza Cavour a Città Studi, fino al pri- mo punto fermo storiografico e docu- mentale, il volume del Lori, e succes- sivamente i volumi del centenario. Ma è con gli anni ’80 che l’indagine si fa più acuminata, con studi sempre più attenti nell’attenzione agli aspetti archivistici e museali, e sempre più te- si verso lo scavo di particolari momen- ti storici (per es. la seconda rivoluzione industriale, il fascismo e la Liberazio- ne), di protagonisti maggiori o minori (il fondatore Brioschi, Carlo Emilio Gadda, le donne ‘politecniche’), di di- scipline classiche o innovative (dalla matematica di Brioschi al design), con una tappa importante nel volume CI- SUI del 2008. Via via l’interesse proso- pografico si è accentuato, contrastan- do la scarsità in Italia soprattutto di bio- grafie di tecnici: traguardati anche nel- la loro appartenenza alle élite naziona- li e locali, i laureati del Politecnico han- no fatto parte della classe dirigente ai vertici tecnologici, imprenditoriali, po- litici, economici, ma anche nella sotto- stante e fondamentale struttura di ba- se: dalla Destra storica, al giolittismo, al fascismo, alla ricostruzione postbel- lica, al boom economico, per fermarsi alle soglie dell’oggi. E qui si riferisce proprio su questo tipo d’indagine, sulla prosopografia di studenti e/o professori che hanno va- riamente contribuito alla guida tecni- ca, urbanistica e architettonica, politi- ca, economica ma anche culturale del Paese. In particolare saranno qui di se- guito presentati la struttura, l’articola- zione, i primi risultati dei database su Maestri e allievi del Politecnico, predi- sposti in questi ultimi anni a margine di convegni, o nel contesto di volumi o di ricerche specifiche
Database per una prosopografia di professori e studenti del Politecnico di Milano / S. Morosini, A. Silvestri, F. Trisoglio. - In: ANNALI DI STORIA DELLE UNIVERSITÀ ITALIANE. - ISSN 1127-8250. - 17/2013:(2013).
Database per una prosopografia di professori e studenti del Politecnico di Milano
S. Morosini;
2013
Abstract
Il Politecnico di Milano, la prima uni- versità milanese, è piuttosto giovane, e infatti festeggia proprio nel 2013 il suo centocinquantesimo anniversario. Giovane, non solo rispetto a Bologna che ospita questo incontro dell’Atelier Heloïse, ma per esempio rispetto a Pavia. L’Ateneo pavese ha da poco celebrato i suoi 650 anni di vita ed è stato coinvolto in modo determinante, anche se non del tutto indolore, nella genesi stessa del Politecnico, con la sua Facoltà ma- tematica, da cui escono i fondatori del Politecnico, e non solo i più noti (Brio- schi, Colombo). Per lungo tempo la storia in progress del Politecnico si se- guì sui suoi Programmi, sui suoi an- nuari, sulle effemeridi, ma presto co- minciò a farsi più distanziata e refe- renziale, intersecandosi naturalmente con i quasi coevi 50 anni di rinascita (sempre ad opera di Brioschi) del Col- legio degli Ingegneri e Architetti. Poi ancora l’attualità del trasferimento da Piazza Cavour a Città Studi, fino al pri- mo punto fermo storiografico e docu- mentale, il volume del Lori, e succes- sivamente i volumi del centenario. Ma è con gli anni ’80 che l’indagine si fa più acuminata, con studi sempre più attenti nell’attenzione agli aspetti archivistici e museali, e sempre più te- si verso lo scavo di particolari momen- ti storici (per es. la seconda rivoluzione industriale, il fascismo e la Liberazio- ne), di protagonisti maggiori o minori (il fondatore Brioschi, Carlo Emilio Gadda, le donne ‘politecniche’), di di- scipline classiche o innovative (dalla matematica di Brioschi al design), con una tappa importante nel volume CI- SUI del 2008. Via via l’interesse proso- pografico si è accentuato, contrastan- do la scarsità in Italia soprattutto di bio- grafie di tecnici: traguardati anche nel- la loro appartenenza alle élite naziona- li e locali, i laureati del Politecnico han- no fatto parte della classe dirigente ai vertici tecnologici, imprenditoriali, po- litici, economici, ma anche nella sotto- stante e fondamentale struttura di ba- se: dalla Destra storica, al giolittismo, al fascismo, alla ricostruzione postbel- lica, al boom economico, per fermarsi alle soglie dell’oggi. E qui si riferisce proprio su questo tipo d’indagine, sulla prosopografia di studenti e/o professori che hanno va- riamente contribuito alla guida tecni- ca, urbanistica e architettonica, politi- ca, economica ma anche culturale del Paese. In particolare saranno qui di se- guito presentati la struttura, l’articola- zione, i primi risultati dei database su Maestri e allievi del Politecnico, predi- sposti in questi ultimi anni a margine di convegni, o nel contesto di volumi o di ricerche specifichePubblicazioni consigliate
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