Tendon and ligaments injuries are common causes of lameness in athletic horses. The natural scar tissue that replaces the damaged site results in reduced performances and a substantial reinjury risk. Therefore the goal of all treatments should be directed to restore normal structural architecture and biomechanical function to an injured tissue, within recovery times related to sport event schedule. Many therapeutic procedures have been described in order to obtain the highest functional recovery, nevertheless, recovery times are still considered between 200 and 300 days for mild to moderate lesions (Ross, 2003), forcing the clinician in an attempt to modulate the physiological tissue response. Diagnostic advances, particularly ultrasonography and MRI, have greatly improved our ability to identify and define the extent of damage in tendon and ligament injuries, getting a better prognosis, but therapeutic procedures are still considered unequal to imaging enhancements. The aim of this clinical study was to assess the application and efficacy, in Veterinary Medicine, of a recent instrumental physical treatment used in Sports Medicine: Capacitive and Resistive Energy Transfer, on horses presenting traumatic tendinous and/or ligamentous injuries. This series covers 115 cases of sport horses, belonging to the routine orthopaedic clinical workout, treated between June 2005 and April 2008. The Diatermy was generated, on our equine patients, by a Hipertermia INDIBA MD-308 machine. The protocols were based on the manufacturer recommendations and Humane Medicine literature for soft tissue damage. Diagnosis was based on clinical and ultrasonographic evaluation, allowing an anatomical and structural scoring of the lesions. In objective results analysis, 85% of the treated population improved during treatment period and 76% was lameness free at 30 days time. Diathermia by Capacitive and Resistive Energy Transfer applied to tendinitis and desmitis in sport horses, turned up to be considered as a novel, non invasive and statistically improved method compared to other therapeutic regimens.

Le patologie tendinee e legamentose di natura traumatica rappresentano una delle più frequenti cause di zoppia del cavallo sportivo. Il naturale processo di guarigione implica la formazione di un tessuto cicatriziale parafisiologico, spesso non più compatibile con la performance atletica e causa di recidive. La continua evoluzione medica nelle terapie orientate al massimo recupero funzionale, ha visto il susseguirsi di numerosi trattamenti, ma quale che sia l’opzione terapeutica adottata e il successivo programma di riabilitazione associato, la letteratura riporta che i tempi di guarigione funzionale sono valutati nell’ordine dei 200-300 giorni per lesioni da lievi a moderate (Ross, 2003). Tale aspetto condiziona fortemente l’attività del clinico che deve poter adottare strategie terapeutiche in grado di modulare positivamente la risposta fisiologica del processo riparativo riducendo al massimo, nel contempo, il periodo di convalescenza del soggetto e il successivo recupero sportivo. L’evoluzione della diagnostica, con particolare riferimento alle tecniche ultrasonografiche e di Risonanza Magnetica (RM), ha permesso di migliorare l’identificazione e la prognosi delle lesioni tendinee e legamentose, anche se fino ad oggi, purtroppo, ad un’importante evoluzione nelle tecniche d’imaging non è sempre corrisposta un’altrettanto importante evoluzione nelle modalità terapeutiche. Lo scopo di questo studio clinico è quello di verificare l’applicabilità e l’efficacia in campo veterinario di una delle terapie strumentali riabilitative proposte in Medicina Sportiva Umana: la diatermia a trasferimento energetico capacitivo e resistivo. Nello studio sono stati compresi 115 cavalli sportivi osservati durante la normale attività clinica in un periodo compreso tra il giugno 2005 e l’aprile 2008, i quali sono stati sottoposti a trattamenti diatermici. Le applicazioni terapeutiche eseguite mediante l’utilizzo del generatore Hipertermia INDIBA MD-308 sui pazienti equini, sono state effettuate sulla base delle indicazioni desunte dalla letteratura medica in ambito ortopedico umano, rivolgendo una particolare attenzione alle lesioni tenodesmiche. La diagnosi si è basata sulla visita clinica e sull’esame ultrasonografico, permettendo di classificare i casi per localizzazione e gravità della lesione. Gli Autori hanno osservato che dopo il trattamento diatermico, l’85% dei cavalli ha manifestato un miglioramento della sintomatologia algica e il 76% dei casi anche scomparsa della zoppia al primo follow-up a 30 giorni. La diatermia a trasferimento energetico capacitivo e resistivo applicata alle lesioni tenodesmiche del cavallo atleta, si è rivelata essere una metodica innovativa, non invasiva e statisticamente migliorativa rispetto ad altre forme terapeutiche in utilizzo.

Diatermia a trasferimento energetico capacitivo e resistivo nel trattamento delle lesionitendinee e legamentose del cavallo sportivo : esperienze personali=Diathermia by capacitive and resistive energy transfer in the treatment of tendinous and ligamentous injuries of sport horses: personal experiences / L. Romano, D.D. Zani, S. Tassan. - In: IPPOLOGIA. - ISSN 1120-5776. - 20:3(2009 Sep), pp. 33-42.

Diatermia a trasferimento energetico capacitivo e resistivo nel trattamento delle lesionitendinee e legamentose del cavallo sportivo : esperienze personali=Diathermia by capacitive and resistive energy transfer in the treatment of tendinous and ligamentous injuries of sport horses: personal experiences

D.D. Zani;
2009

Abstract

Tendon and ligaments injuries are common causes of lameness in athletic horses. The natural scar tissue that replaces the damaged site results in reduced performances and a substantial reinjury risk. Therefore the goal of all treatments should be directed to restore normal structural architecture and biomechanical function to an injured tissue, within recovery times related to sport event schedule. Many therapeutic procedures have been described in order to obtain the highest functional recovery, nevertheless, recovery times are still considered between 200 and 300 days for mild to moderate lesions (Ross, 2003), forcing the clinician in an attempt to modulate the physiological tissue response. Diagnostic advances, particularly ultrasonography and MRI, have greatly improved our ability to identify and define the extent of damage in tendon and ligament injuries, getting a better prognosis, but therapeutic procedures are still considered unequal to imaging enhancements. The aim of this clinical study was to assess the application and efficacy, in Veterinary Medicine, of a recent instrumental physical treatment used in Sports Medicine: Capacitive and Resistive Energy Transfer, on horses presenting traumatic tendinous and/or ligamentous injuries. This series covers 115 cases of sport horses, belonging to the routine orthopaedic clinical workout, treated between June 2005 and April 2008. The Diatermy was generated, on our equine patients, by a Hipertermia INDIBA MD-308 machine. The protocols were based on the manufacturer recommendations and Humane Medicine literature for soft tissue damage. Diagnosis was based on clinical and ultrasonographic evaluation, allowing an anatomical and structural scoring of the lesions. In objective results analysis, 85% of the treated population improved during treatment period and 76% was lameness free at 30 days time. Diathermia by Capacitive and Resistive Energy Transfer applied to tendinitis and desmitis in sport horses, turned up to be considered as a novel, non invasive and statistically improved method compared to other therapeutic regimens.
Le patologie tendinee e legamentose di natura traumatica rappresentano una delle più frequenti cause di zoppia del cavallo sportivo. Il naturale processo di guarigione implica la formazione di un tessuto cicatriziale parafisiologico, spesso non più compatibile con la performance atletica e causa di recidive. La continua evoluzione medica nelle terapie orientate al massimo recupero funzionale, ha visto il susseguirsi di numerosi trattamenti, ma quale che sia l’opzione terapeutica adottata e il successivo programma di riabilitazione associato, la letteratura riporta che i tempi di guarigione funzionale sono valutati nell’ordine dei 200-300 giorni per lesioni da lievi a moderate (Ross, 2003). Tale aspetto condiziona fortemente l’attività del clinico che deve poter adottare strategie terapeutiche in grado di modulare positivamente la risposta fisiologica del processo riparativo riducendo al massimo, nel contempo, il periodo di convalescenza del soggetto e il successivo recupero sportivo. L’evoluzione della diagnostica, con particolare riferimento alle tecniche ultrasonografiche e di Risonanza Magnetica (RM), ha permesso di migliorare l’identificazione e la prognosi delle lesioni tendinee e legamentose, anche se fino ad oggi, purtroppo, ad un’importante evoluzione nelle tecniche d’imaging non è sempre corrisposta un’altrettanto importante evoluzione nelle modalità terapeutiche. Lo scopo di questo studio clinico è quello di verificare l’applicabilità e l’efficacia in campo veterinario di una delle terapie strumentali riabilitative proposte in Medicina Sportiva Umana: la diatermia a trasferimento energetico capacitivo e resistivo. Nello studio sono stati compresi 115 cavalli sportivi osservati durante la normale attività clinica in un periodo compreso tra il giugno 2005 e l’aprile 2008, i quali sono stati sottoposti a trattamenti diatermici. Le applicazioni terapeutiche eseguite mediante l’utilizzo del generatore Hipertermia INDIBA MD-308 sui pazienti equini, sono state effettuate sulla base delle indicazioni desunte dalla letteratura medica in ambito ortopedico umano, rivolgendo una particolare attenzione alle lesioni tenodesmiche. La diagnosi si è basata sulla visita clinica e sull’esame ultrasonografico, permettendo di classificare i casi per localizzazione e gravità della lesione. Gli Autori hanno osservato che dopo il trattamento diatermico, l’85% dei cavalli ha manifestato un miglioramento della sintomatologia algica e il 76% dei casi anche scomparsa della zoppia al primo follow-up a 30 giorni. La diatermia a trasferimento energetico capacitivo e resistivo applicata alle lesioni tenodesmiche del cavallo atleta, si è rivelata essere una metodica innovativa, non invasiva e statisticamente migliorativa rispetto ad altre forme terapeutiche in utilizzo.
Horse; diathermia; ligament; tendon
Settore VET/09 - Clinica Chirurgica Veterinaria
set-2009
https://www.cabdirect.org/cabdirect/FullTextPDF/2010/20103165706.pdf
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