Legge elettorale, partiti politici, forma di governo : variabili e costanti del sistema costituzionale italiano

L’indagine sulla legge elettorale e sui partiti politici mira ad identificare l’intreccio delle relazioni che delineano e modellano la forma di governo. Muovendo dalla distinzione tra “variabili” ed “costanti” dell’ordinamento costituzionale, si esamina il sistema elettorale italiano attraverso una ricostruzione legislativa e dottrinaria che giunge al quadro attuale e che si completa con l’analisi dei partiti politici, dalla loro genesi alle attuali trasformazioni (c.d. partiti di terza generazione e democrazia elettronica), in modo da individuare le reciproche influenze e misurarne il complessivo impatto costituzionale. Legge elettorale e partiti politici sono elementi variabili sia perché, pur essendo menzionati nella Costituzione, non sono da essa regolati e quindi possono essere disciplinati con modalità più agevoli (in via legislativa o mediante regolamentazione interna), sia perché – identificandosi come “valvole di adattamento politico” – consentono di trasferire nella dimensione costituzionale dei pubblici poteri le tendenze culturali e le prospettive ideologiche dei gruppi sociali in un determinato contesto storico. A fronte di crisi congiunturali o croniche che hanno condotto ad una fibrillazione istituzionale, in più occasioni è stata invocata una riforma strutturale della forma di governo (elementi costanti), tale da rinforzare l’Esecutivo per accelerare le risposte politiche dello Stato. Risulterebbe invero necessario – per motivi di metodo e per motivi di merito – procedere ad un adeguamento degli elementi variabili e riattivare in via preliminare quel processo circolare che, da un lato, favorisce la costante sintonia della legge elettorale e dei partiti politici alle contingenze storico-sociali e che, dall’altro, allinea in modo indiretto e senza strappi costituzionali la forma di governo agli equilibri che si rinnovano nel tempo, agevolando il passaggio tra differenti paradigmi di democrazia. L’esame delle trasformazioni costituzionali condotto attraverso lo studio della legislazione elettorale e dell’organizzazione partitica conduce a rilevare che la flessibilità che connota il nostro sistema costituzionale – le cui maglie larghe sono testimoniate anche dal ruolo del Presidente della Repubblica e della Corte costituzionale, che incarnano i c.d. “poteri elastici” – richiede di ripristinare l’equilibrio all’interno degli elementi variabili, eliminando eventuali criticità o disfunzionalità, prima di procedere alla revisione degli elementi costanti.