La ferro carenza nelle piante è causa di una notevole riduzione delle rese agricole. Il sintomo più evidente della carenza di ferro (Fe) è la clorosi ferrica, ovvero l'ingiallimento internervale delle foglie più giovani che denota una diminuzione del contenuto in clorofilla. Il principale fattore che incide sull'acquisizione del Fe da parte delle piante è il pH del suolo. Infatti, pH elevati rendono il Fe, che in suoli ben aereati è presente nella sua forma ferrica, meno disponibile portando la concentrazione del Fe nella soluzione del suolo ben al di sotto di quella richiesta per una crescita ottimale. La carenza di Fe diventa particolarmente importante nei suoli calcari dove la sua biodisponibilità diminuisce in modo drastico. In questi ambienti alcalini le forme ferriche sono estremamente insolubili creando una condizione di carenza funzionale del micronutriente. Le piante dicotiledoni attivano i meccanismi della Strategia I per facilitare l’acquisizione di Fe che si basano fondamentalmente sull’acidificazione della rizosfera e sulla riduzione del Fe3+ e successivo trasporto. Studi precedenti hanno confermato l’induzione di tutti i meccanismi della Strategia I da parte di P. judaica sottoposta a condizioni di Fe carenza (Dell’Orto et al. 2003), l’aumento del contenuto di acidi organici e polifenoli (Donnini et al. 2012) e il relativo adeguamento metabolico (Tato et al. 2013). In particolare l’elevato contenuto in polifenoli gioca senza dubbio un ruolo importante nella strategia adattativa di P. judaica agli ambienti calcarei. Per meglio determinare il ruolo svolto dai polifenoli è stata condotta la caratterizzazione dei composti fenolici in P. judaica su campioni di tessuti radicali prelevati in campo e su campioni di radici e di essudati di piante allevate in idroponica in condizioni di bassa disponibilità di Fe per carenza diretta o indotta dalla presenza di bicarbonato e di un sistema tampone alcalino. L'analisi HPLC ha confermato l'incremento quantitativo dei composti fenolici indotto sia dalla mancanza di Fe sia dalla ridotta biodisponibilità dovuta ai trattamenti alcalini (bicarbonato e buffer alcalino). Inoltre ha messo in evidenza le caratteristiche qualitative di tale incremento nelle radice e nei rispettivi essudati.

Caratterizzazione dei composti fenolici in tessuti ed essudati radicali di Parietaria judaica sottoposta a condizioni di Fe carenza dirette ed indotte / L. Tato, V. Lattanzio, V.M.T. Lattanzio, V. Linsalata, G. Vigani, G. Zocchig. ((Intervento presentato al 31. convegno Convegno Nazionale Società di Chimica Agraria tenutosi a Napoli nel 2013.

Caratterizzazione dei composti fenolici in tessuti ed essudati radicali di Parietaria judaica sottoposta a condizioni di Fe carenza dirette ed indotte

L. Tato
Primo
;
G. Vigani
Penultimo
;
G. Zocchig
Ultimo
2013

Abstract

La ferro carenza nelle piante è causa di una notevole riduzione delle rese agricole. Il sintomo più evidente della carenza di ferro (Fe) è la clorosi ferrica, ovvero l'ingiallimento internervale delle foglie più giovani che denota una diminuzione del contenuto in clorofilla. Il principale fattore che incide sull'acquisizione del Fe da parte delle piante è il pH del suolo. Infatti, pH elevati rendono il Fe, che in suoli ben aereati è presente nella sua forma ferrica, meno disponibile portando la concentrazione del Fe nella soluzione del suolo ben al di sotto di quella richiesta per una crescita ottimale. La carenza di Fe diventa particolarmente importante nei suoli calcari dove la sua biodisponibilità diminuisce in modo drastico. In questi ambienti alcalini le forme ferriche sono estremamente insolubili creando una condizione di carenza funzionale del micronutriente. Le piante dicotiledoni attivano i meccanismi della Strategia I per facilitare l’acquisizione di Fe che si basano fondamentalmente sull’acidificazione della rizosfera e sulla riduzione del Fe3+ e successivo trasporto. Studi precedenti hanno confermato l’induzione di tutti i meccanismi della Strategia I da parte di P. judaica sottoposta a condizioni di Fe carenza (Dell’Orto et al. 2003), l’aumento del contenuto di acidi organici e polifenoli (Donnini et al. 2012) e il relativo adeguamento metabolico (Tato et al. 2013). In particolare l’elevato contenuto in polifenoli gioca senza dubbio un ruolo importante nella strategia adattativa di P. judaica agli ambienti calcarei. Per meglio determinare il ruolo svolto dai polifenoli è stata condotta la caratterizzazione dei composti fenolici in P. judaica su campioni di tessuti radicali prelevati in campo e su campioni di radici e di essudati di piante allevate in idroponica in condizioni di bassa disponibilità di Fe per carenza diretta o indotta dalla presenza di bicarbonato e di un sistema tampone alcalino. L'analisi HPLC ha confermato l'incremento quantitativo dei composti fenolici indotto sia dalla mancanza di Fe sia dalla ridotta biodisponibilità dovuta ai trattamenti alcalini (bicarbonato e buffer alcalino). Inoltre ha messo in evidenza le caratteristiche qualitative di tale incremento nelle radice e nei rispettivi essudati.
2013
Settore AGR/13 - Chimica Agraria
Caratterizzazione dei composti fenolici in tessuti ed essudati radicali di Parietaria judaica sottoposta a condizioni di Fe carenza dirette ed indotte / L. Tato, V. Lattanzio, V.M.T. Lattanzio, V. Linsalata, G. Vigani, G. Zocchig. ((Intervento presentato al 31. convegno Convegno Nazionale Società di Chimica Agraria tenutosi a Napoli nel 2013.
Conference Object
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/248922
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact