Introduzione. Il penconazolo (PEN) è un fungicida ampiamente utilizzato per il trattamento delle viti. Scopo di questo lavoro è stato l’identificazione dei metaboliti urinari nell’uomo e la loro quantificazione come indici per il monitoraggio biologico dell’esposizione occupazionale in agricoltura [2]. Metodi. I campioni di urine di 21 viticoltori esposti a PEN durante le fasi di preparazione della miscela e il carico, l’applicazione sulle viti e nelle operazioni di rientro in campo, sono stati raccolti ed analizzati ricercando i metaboliti urinari di PEN. In totale sono stati indagati 53 turni di lavoro. Due metaboliti, denominati idrossi- e carbossi-penconazolo (PEN-OH e PEN-COOH), nella loro forma libera e coniugata, sono stati identificati come possibili indicatori ed il loro livello è stato misurato con cromatografia liquida interfacciata alla spettrometria di massa a triplo quadrupolo [1]. Risultati. PEN-OH è stato identificato come il principale metabolita urinario, con una concentrazione media circa 3 volte superiore al PEN-COOH (da 1,3 a 16,8 volte), con un’ampia variabilità inter-soggetto. Nei soggetti indagati i livelli medi nelle 24 ore post-esposizione variavano da 1,3 a 258 µg/L per il PEN-OH e da 1,0 a 20 µg/L per il PEN-COOH. L’escrezione aumenta a seguito di esposizioni multiple in turni di lavoro consecutivi. I metaboliti urinari risultano correlati con le esposizioni dermiche potenziali ed effettive, ottenute misurando il PEN depositato sulle tute da lavoro e sulla pelle dei soggetti, con una r di Pearson fino a 0,543. Discussione. I nostri risultati suggeriscono che il PEN-OH misurato in campioni urinari post-esposizione possa essere proposto quale candidato per il monitoraggio biologico dell’esposizione a PEN nei lavoratori agricoli. Riassunto. L’esposizione dermica a penconazolo in viticoltura provoca l’assorbimento di questa sostanza che viene escreta nell’urina sotto forma dei metaboliti idrossi- e carbossi-penconazolo, sia in forma libera che coniugati come glucuronidi. L’escrezione è massima nelle 24 ore successive all’esposizione e risulta correlata alla quantità di penconazolo depositata sulla cute.

Identificazione e quantificazione dei metaboliti urinari del penconazolo in lavoratori agricoli / S. Fustinoni, R. Mercadante, E. Polledri, F.M. Rubino, S. Mandic-Rajcevic, C. Colosio, A. Moretto. - In: GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA DEL LAVORO ED ERGONOMIA. - ISSN 1592-7830. - 36:4 suppl.(2014 Oct), pp. 56-56. ((Intervento presentato al 77. convegno Congresso Nazionale SIIMLI (Società Italiana di Medicina del Lavoro ed Igiene Industriale) tenutosi a Bologna nel 2014.

Identificazione e quantificazione dei metaboliti urinari del penconazolo in lavoratori agricoli

S. Fustinoni
Primo
;
R. Mercadante
Secondo
;
F.M. Rubino;S. Mandic-Rajcevic;C. Colosio
Penultimo
;
A. Moretto
Ultimo
2014

Abstract

Introduzione. Il penconazolo (PEN) è un fungicida ampiamente utilizzato per il trattamento delle viti. Scopo di questo lavoro è stato l’identificazione dei metaboliti urinari nell’uomo e la loro quantificazione come indici per il monitoraggio biologico dell’esposizione occupazionale in agricoltura [2]. Metodi. I campioni di urine di 21 viticoltori esposti a PEN durante le fasi di preparazione della miscela e il carico, l’applicazione sulle viti e nelle operazioni di rientro in campo, sono stati raccolti ed analizzati ricercando i metaboliti urinari di PEN. In totale sono stati indagati 53 turni di lavoro. Due metaboliti, denominati idrossi- e carbossi-penconazolo (PEN-OH e PEN-COOH), nella loro forma libera e coniugata, sono stati identificati come possibili indicatori ed il loro livello è stato misurato con cromatografia liquida interfacciata alla spettrometria di massa a triplo quadrupolo [1]. Risultati. PEN-OH è stato identificato come il principale metabolita urinario, con una concentrazione media circa 3 volte superiore al PEN-COOH (da 1,3 a 16,8 volte), con un’ampia variabilità inter-soggetto. Nei soggetti indagati i livelli medi nelle 24 ore post-esposizione variavano da 1,3 a 258 µg/L per il PEN-OH e da 1,0 a 20 µg/L per il PEN-COOH. L’escrezione aumenta a seguito di esposizioni multiple in turni di lavoro consecutivi. I metaboliti urinari risultano correlati con le esposizioni dermiche potenziali ed effettive, ottenute misurando il PEN depositato sulle tute da lavoro e sulla pelle dei soggetti, con una r di Pearson fino a 0,543. Discussione. I nostri risultati suggeriscono che il PEN-OH misurato in campioni urinari post-esposizione possa essere proposto quale candidato per il monitoraggio biologico dell’esposizione a PEN nei lavoratori agricoli. Riassunto. L’esposizione dermica a penconazolo in viticoltura provoca l’assorbimento di questa sostanza che viene escreta nell’urina sotto forma dei metaboliti idrossi- e carbossi-penconazolo, sia in forma libera che coniugati come glucuronidi. L’escrezione è massima nelle 24 ore successive all’esposizione e risulta correlata alla quantità di penconazolo depositata sulla cute.
Settore MED/44 - Medicina del Lavoro
ott-2014
Società Italiana di Medicina del Lavoro ed Igiene Industriale
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