Il contributo ricostruisce il percorso compiuto dalla dottrina e dalla giurisprudenza nell'interpretazione dell'art. 23 del Trattato lateranense, concernente la rilevanza in Italia dei provvedimenti spirituali e disciplinari a carico di ecclesiastici e religiosi. L'autore analizza innanzitutto il precedente storico-giuridico della disposizione in esame, individuato nell'art. 17 della Legge delle Guarentigie, al fine di fare emergere gli elementi testuali capaci di orientare anche l'interpretazione dell'art. 23 del Trattato. Su questa base, vengono evidenziati i profili di incongruenza tra le origini della disposizione e l'interpretazione che ne è stata data, dalla dottrina e dalla giurisprudenza maggioritarie, nel segno di un allineamento con l'atteggiamento confessionista del Regno negli anni '20 e '30 del secolo scorso. Individuata la soluzione di continuità temporale nell'entrata in vigore della Costituzione, l'autore ricostruisce l'unica interpretazione oggi possibile dell'art. 23 sulla scorta della Carta repubblicana, dei principi supremi che delineano la forma di stato e di governo della Repubblica democratica, e del dato normativo che emerge (anche) dall'Accordo di revisione del Concordato lateranense, a mezzo del suo Protocollo addizionale. Conclude, quindi, nel senso che l'art. 23 del Trattato lateranense sarebbe oggi una disposizione capace di effetti giuridici sensibilmente ridotti rispetto a quanti riconosciutile in passato, mostrando alcuni casi e questioni paradigmatiche di questa (persistente, ma temperata) rilevanza nell'ordinamento italiano dei provvedimenti menzionati nell'art. 23.
L’art. 23 del Trattato lateranense : l’efficacia civile dei provvedimenti a carico di ecclesiastici e religiosi / M. Toscano (PERCORSI. DIRITTO). - In: Davanti a Dio e davanti agli uomini : la responsabilità fra diritto della Chiesa e diritto dello Stato / [a cura di] N. Marchei, D. Milani, J. Pasquali Cerioli. - Bologna : Il mulino, 2014. - ISBN 9788815253378. - pp. 203-220
L’art. 23 del Trattato lateranense : l’efficacia civile dei provvedimenti a carico di ecclesiastici e religiosi
M. Toscano
2014
Abstract
Il contributo ricostruisce il percorso compiuto dalla dottrina e dalla giurisprudenza nell'interpretazione dell'art. 23 del Trattato lateranense, concernente la rilevanza in Italia dei provvedimenti spirituali e disciplinari a carico di ecclesiastici e religiosi. L'autore analizza innanzitutto il precedente storico-giuridico della disposizione in esame, individuato nell'art. 17 della Legge delle Guarentigie, al fine di fare emergere gli elementi testuali capaci di orientare anche l'interpretazione dell'art. 23 del Trattato. Su questa base, vengono evidenziati i profili di incongruenza tra le origini della disposizione e l'interpretazione che ne è stata data, dalla dottrina e dalla giurisprudenza maggioritarie, nel segno di un allineamento con l'atteggiamento confessionista del Regno negli anni '20 e '30 del secolo scorso. Individuata la soluzione di continuità temporale nell'entrata in vigore della Costituzione, l'autore ricostruisce l'unica interpretazione oggi possibile dell'art. 23 sulla scorta della Carta repubblicana, dei principi supremi che delineano la forma di stato e di governo della Repubblica democratica, e del dato normativo che emerge (anche) dall'Accordo di revisione del Concordato lateranense, a mezzo del suo Protocollo addizionale. Conclude, quindi, nel senso che l'art. 23 del Trattato lateranense sarebbe oggi una disposizione capace di effetti giuridici sensibilmente ridotti rispetto a quanti riconosciutile in passato, mostrando alcuni casi e questioni paradigmatiche di questa (persistente, ma temperata) rilevanza nell'ordinamento italiano dei provvedimenti menzionati nell'art. 23.File | Dimensione | Formato | |
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