Nonostante l’avvento di nuovi agenti chemioterapici nella terapia contro il carcinoma ovarico, la mortalità causata da questo tumore maligno rimane invariata. Il problema maggiore è che il tumore viene diagnosticato in fase tardiva e la sopravvivenza, a 5 anni dalla diagnosi, è del 27% contro il 45,6% se la diagnosi è precoce. Sperm Protein 17 (SP17) è una proteina altamente conservata nei mammiferi ed è implicata nel legame dello spermatozoo alla zona pellucida. SP17 fa parte della famiglia dei cancer testis antigen ed è considerato un possibile target per l’immunoterapia. La presenza di questa proteina è stata osservata nelle linee cellulari di OC umano, considerandolo come un possibile biomarker per questo tumore. Studi pre-clinici, in modello murino con OC, hanno dimostrato che la proteina SP17 funziona come vaccino prevenendo la formazione del tumore. Lo scopo di questo lavoro è quello di legare l’anticorpo monoclonale contro SP17 (mAbSP17) a nanoparticelle di ossido di ferro (Fe3O4NP), iniettare il sistema in un modello murino con carcinoma ovarico umano, per valutare se l’anticorpo legato direzioni le NP verso il tumore. In parallelo si vuole anche valutare la biodistribuzione delle Fe3O4NP. A tale scopo, le Fe3O4NP sono state rivestite con amminopropiltrietossisilano (APTES) e coniugate all'anticorpo, usando EDC (1-Etil-3-(3-dimetilamminopropil)-carbodiimmide cloridrato) e NHS (N-idrossisulfosuccinimide). Il legame covalente dell’APTES con le NP è stato confermato mediante spettroscopia FT-IR, mentre il legame dell’anticorpo alle NP è stata determinata mediante saggio ELISA. La capacità di internalizzazione del sistema NP@APTES-Cy5.5 è stata valutata, mediante microscopio confocale, trattando la linea cellulare di carcinoma ovarico umano (SKOV3). I sistemi, NP@APTES-mAbSP17 e NP@APTES-Cy5.5, sono stati testati in vivo su modello murino con carcinoma ovarico indotto da SKOV3. NP@APTES-mAbSP17 e NP@APTES-Cy5.5 sono stati iniettati, per via intraperitoneale, dopo 7 giorni dall’induzione del tumore. Nelle immagini acquisite, utilizzando lo strumento IVIS-LUMINA (Caliper, LifeSciences), si osserva una forte fluorescenza nella zona tumorale, che indica che le NP@APTES-Cy5.5 sono localizzate nel tumore. La nostra ipotesi ancora da confermare è che le NP siano state internalizzate dalle cellule tumorali, come già dimostrato in vitro. Per quanto riguarda il sistemaNP@APTES-mAbSP17, il lavoro è ancora in corso. Ad oggi si ha solo una valutazione macroscopica del fenomeno, ma le NP non sembrano aver causato risposta immunitaria o tossicità. Ovaio, polmone e fegato verranno valutati sia, per via immunoistochimica, per verificare la presenza di SP17 e quindi del tumore, che analizzati al TEM per osservare l’eventuale presenza delle NP.

Funzionalizzazione di Nanoparticelle con mAbSp17 per la cura del carcinoma ovarico / E. Pedretti, E. Signoretto, M. Chiriva Internati, R. Gornati. ((Intervento presentato al 59. convegno Gruppo Embriologico Italiano (GEI) tenutosi a Varese nel 2013.

Funzionalizzazione di Nanoparticelle con mAbSp17 per la cura del carcinoma ovarico

E. Signoretto
Secondo
;
2013

Abstract

Nonostante l’avvento di nuovi agenti chemioterapici nella terapia contro il carcinoma ovarico, la mortalità causata da questo tumore maligno rimane invariata. Il problema maggiore è che il tumore viene diagnosticato in fase tardiva e la sopravvivenza, a 5 anni dalla diagnosi, è del 27% contro il 45,6% se la diagnosi è precoce. Sperm Protein 17 (SP17) è una proteina altamente conservata nei mammiferi ed è implicata nel legame dello spermatozoo alla zona pellucida. SP17 fa parte della famiglia dei cancer testis antigen ed è considerato un possibile target per l’immunoterapia. La presenza di questa proteina è stata osservata nelle linee cellulari di OC umano, considerandolo come un possibile biomarker per questo tumore. Studi pre-clinici, in modello murino con OC, hanno dimostrato che la proteina SP17 funziona come vaccino prevenendo la formazione del tumore. Lo scopo di questo lavoro è quello di legare l’anticorpo monoclonale contro SP17 (mAbSP17) a nanoparticelle di ossido di ferro (Fe3O4NP), iniettare il sistema in un modello murino con carcinoma ovarico umano, per valutare se l’anticorpo legato direzioni le NP verso il tumore. In parallelo si vuole anche valutare la biodistribuzione delle Fe3O4NP. A tale scopo, le Fe3O4NP sono state rivestite con amminopropiltrietossisilano (APTES) e coniugate all'anticorpo, usando EDC (1-Etil-3-(3-dimetilamminopropil)-carbodiimmide cloridrato) e NHS (N-idrossisulfosuccinimide). Il legame covalente dell’APTES con le NP è stato confermato mediante spettroscopia FT-IR, mentre il legame dell’anticorpo alle NP è stata determinata mediante saggio ELISA. La capacità di internalizzazione del sistema NP@APTES-Cy5.5 è stata valutata, mediante microscopio confocale, trattando la linea cellulare di carcinoma ovarico umano (SKOV3). I sistemi, NP@APTES-mAbSP17 e NP@APTES-Cy5.5, sono stati testati in vivo su modello murino con carcinoma ovarico indotto da SKOV3. NP@APTES-mAbSP17 e NP@APTES-Cy5.5 sono stati iniettati, per via intraperitoneale, dopo 7 giorni dall’induzione del tumore. Nelle immagini acquisite, utilizzando lo strumento IVIS-LUMINA (Caliper, LifeSciences), si osserva una forte fluorescenza nella zona tumorale, che indica che le NP@APTES-Cy5.5 sono localizzate nel tumore. La nostra ipotesi ancora da confermare è che le NP siano state internalizzate dalle cellule tumorali, come già dimostrato in vitro. Per quanto riguarda il sistemaNP@APTES-mAbSP17, il lavoro è ancora in corso. Ad oggi si ha solo una valutazione macroscopica del fenomeno, ma le NP non sembrano aver causato risposta immunitaria o tossicità. Ovaio, polmone e fegato verranno valutati sia, per via immunoistochimica, per verificare la presenza di SP17 e quindi del tumore, che analizzati al TEM per osservare l’eventuale presenza delle NP.
9-giu-2013
Settore MED/46 - Scienze Tecniche di Medicina di Laboratorio
Università degli Studi dell'Insubria
Funzionalizzazione di Nanoparticelle con mAbSp17 per la cura del carcinoma ovarico / E. Pedretti, E. Signoretto, M. Chiriva Internati, R. Gornati. ((Intervento presentato al 59. convegno Gruppo Embriologico Italiano (GEI) tenutosi a Varese nel 2013.
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