The Italian Constitutional Court, with its judgement no. 162/2014, has repealed the “unfair ban” on assisted reproduction with gamete donation established by law no. 40/2004. This paper analyses and comments on the way the law has been approved – through a harsh debate and an unsuccessful referendum – and how many judges tried to challenge it, asking for the intervention of the Constitutional Court. After the last judgement, how will assisted reproduction be regulated in Italy?

L’articolo muove da un’approfondita esame dell’importante la sentenza n. 162 del 2014 nella quale la Corte costituzionale ha sancito la contrarietà del divieto assoluto della c.d. “fecondazione eterologa “di cui all’art. 4, comma 3, della legge 40 del 2004, per condurre alcune riflessioni più ampie sul lungo percorso che ha condotto ad approvare la l. n. 40 inizialmente basata sulla tutela di un solo valore – quello dell’embrione – a scapito di tutti gli altri. La sentenza in esame ha il merito di ricondurre in modo deciso la ratio della legge 40 a due principi fondamentali che l’impostazione originaria del legislatore aveva totalmente annullato: quello di autonomia e di responsabilità, sia delle persone che dei medici. Viene analiticamente ricostruito il lungo percorso giurisprudenziale che è culminato nella declaratoria di incostituzionalità in oggetto e ci si sofferma specificamente sulla vicenda referendaria, poi fallita e volta a conseguire la cancellazione, tra gli altri, del divieto della c.d. “fecondazione eterologa”. Alla luce di questa importante pronuncia e del nuovo bilanciamento in esso contenuto, ci si interroga infine sul futuro della fecondazione assistita in Italia.

L’incostituzionalità del divieto assoluto della c.d. fecondazione eterologa / M.E. D'Amico. - In: BIOLAW JOURNAL. - ISSN 2284-4503. - 2014:2(2014), pp. 13-35.

L’incostituzionalità del divieto assoluto della c.d. fecondazione eterologa

M.E. D'Amico
2014

Abstract

The Italian Constitutional Court, with its judgement no. 162/2014, has repealed the “unfair ban” on assisted reproduction with gamete donation established by law no. 40/2004. This paper analyses and comments on the way the law has been approved – through a harsh debate and an unsuccessful referendum – and how many judges tried to challenge it, asking for the intervention of the Constitutional Court. After the last judgement, how will assisted reproduction be regulated in Italy?
L’articolo muove da un’approfondita esame dell’importante la sentenza n. 162 del 2014 nella quale la Corte costituzionale ha sancito la contrarietà del divieto assoluto della c.d. “fecondazione eterologa “di cui all’art. 4, comma 3, della legge 40 del 2004, per condurre alcune riflessioni più ampie sul lungo percorso che ha condotto ad approvare la l. n. 40 inizialmente basata sulla tutela di un solo valore – quello dell’embrione – a scapito di tutti gli altri. La sentenza in esame ha il merito di ricondurre in modo deciso la ratio della legge 40 a due principi fondamentali che l’impostazione originaria del legislatore aveva totalmente annullato: quello di autonomia e di responsabilità, sia delle persone che dei medici. Viene analiticamente ricostruito il lungo percorso giurisprudenziale che è culminato nella declaratoria di incostituzionalità in oggetto e ci si sofferma specificamente sulla vicenda referendaria, poi fallita e volta a conseguire la cancellazione, tra gli altri, del divieto della c.d. “fecondazione eterologa”. Alla luce di questa importante pronuncia e del nuovo bilanciamento in esso contenuto, ci si interroga infine sul futuro della fecondazione assistita in Italia.
constitutional case‐law; European Court of Human Rights; assisted reproduction with gamete donation; medically assisted reproduction; criterion of reasonableness
Settore IUS/08 - Diritto Costituzionale
2014
http://www.biodiritto.org/ojs/index.php?journal=biolaw&page=article&op=view&path%5B%5D=31
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