Il paziente in ospedale generale è a rischio di suicidio, motivo per cui l’attenzione e le strategie di cura vanno potenziate per evitare tale situazione, soprattutto in alcune gravi esperienze fisiche ed emotive: • COMUNICAZIONE DI DIAGNOSI A PROGNOSI INFAUSTA • PASSAGGIO DA TERAPIA CURATIVA A PALLIATIVA • DECESSO DEL PROPRIO NEONATO • DEPRESSIONE POST-PARTUM • AMPUTAZIONI DI UN ARTO • IDEAZIONE O REAZIONE SUICIDARIA I quattro nuclei centrali della psicodinamica del paziente con malattia organica interessano: • Aggressività autodiretta • Perdita oggettuale: Dolore per la perdita dell’oggetto-salute e di un ruolo familiare, professionale, sociale significativo • INSUFFICIENTE FUNZIONAMENTO DELL’IO con deterioramento del Rapporto di Realtà. • Alterazione marcata delle relazioni oggettuali. Possono essere vari i vissuti psicodinamici che possono portare reattivamente al gesto suicidario: • SUICIDIO COME REAZIONE ALLA MALATTIA VISSUTA COME OGGETTO PERSECUTORE o internalizzato come un Super-Io eccessivamente critico o proiettato su un Altro significativo nella vita del paziente (esperienze traumatiche infantili, abusi) SUICIDIO COME VENDETTA • Fantasie consapevoli di vendetta verso la/le persone percepite come rifiutanti poiché RINFORZANO L’IDENTIFICAZIONE dell’individuo CON LA MALATTIA • Il MALATO CRONICO GRAVATO DA UN LUTTO ATTUA UN SUICIDIO COME DESIDERIO DI RIUNIFICAZIONE CON L’OGGETTO PERDUTO NELLA PACIFICAZIONE FUSIONALE E PER ALLONTANARE IL DOLORE FISICO E MENTALE • SUICIDIO COME AUTOPUNIZIONE E COME PROTEZIONE DELL’ALTRO DALLA PROPRIA AGGRESSIVITA’ CREATA DALLA FERITA NARCISISTICA PER LA PERDITA DELLA SALUTE • Aggressione rivolta contro un Altro significativo CHE INVECE VIENE RIVOLTA VERSO IL SE’. L’Altro viene percepito come svalutante l’Io del soggetto malato. • LA FATICA CHE DERIVA DALLA PERDITA DEL SE’ IDEALE E DAL FORZATO ADATTAMENTO A NUOVI RUOLI DELL’IO, FAMILIARI, PROFESSIONALI E SOCIALI, DEBILITA, SVUOTA E RENDE IL MALATO INCAPACE DI AGIRE. Ne consegue una patologia della responsabilità, come malattia dell’insufficienza. Sotto la legge della prestazione la persona con malattia cronica si sente sconfitta Avverte un affaticamento cronico per la sollecitazione permanente ad essere all’altezza, che genera un senso di fallimento, d’indegnità, insufficienza, di colpa per non riuscire ad ‘essere all’altezza delle aspettative’ dell’iIdeale dell’Io, e dell’Io collettivo

La Psicodinamica del suicidio nel paziente con malattia organica / C. Bressi. ((Intervento presentato al 11. convegno I bisogni emergenti di Psichiatria nell'Ospedale Generale tenutosi a Milano nel 2011.

La Psicodinamica del suicidio nel paziente con malattia organica

C. Bressi
2011

Abstract

Il paziente in ospedale generale è a rischio di suicidio, motivo per cui l’attenzione e le strategie di cura vanno potenziate per evitare tale situazione, soprattutto in alcune gravi esperienze fisiche ed emotive: • COMUNICAZIONE DI DIAGNOSI A PROGNOSI INFAUSTA • PASSAGGIO DA TERAPIA CURATIVA A PALLIATIVA • DECESSO DEL PROPRIO NEONATO • DEPRESSIONE POST-PARTUM • AMPUTAZIONI DI UN ARTO • IDEAZIONE O REAZIONE SUICIDARIA I quattro nuclei centrali della psicodinamica del paziente con malattia organica interessano: • Aggressività autodiretta • Perdita oggettuale: Dolore per la perdita dell’oggetto-salute e di un ruolo familiare, professionale, sociale significativo • INSUFFICIENTE FUNZIONAMENTO DELL’IO con deterioramento del Rapporto di Realtà. • Alterazione marcata delle relazioni oggettuali. Possono essere vari i vissuti psicodinamici che possono portare reattivamente al gesto suicidario: • SUICIDIO COME REAZIONE ALLA MALATTIA VISSUTA COME OGGETTO PERSECUTORE o internalizzato come un Super-Io eccessivamente critico o proiettato su un Altro significativo nella vita del paziente (esperienze traumatiche infantili, abusi) SUICIDIO COME VENDETTA • Fantasie consapevoli di vendetta verso la/le persone percepite come rifiutanti poiché RINFORZANO L’IDENTIFICAZIONE dell’individuo CON LA MALATTIA • Il MALATO CRONICO GRAVATO DA UN LUTTO ATTUA UN SUICIDIO COME DESIDERIO DI RIUNIFICAZIONE CON L’OGGETTO PERDUTO NELLA PACIFICAZIONE FUSIONALE E PER ALLONTANARE IL DOLORE FISICO E MENTALE • SUICIDIO COME AUTOPUNIZIONE E COME PROTEZIONE DELL’ALTRO DALLA PROPRIA AGGRESSIVITA’ CREATA DALLA FERITA NARCISISTICA PER LA PERDITA DELLA SALUTE • Aggressione rivolta contro un Altro significativo CHE INVECE VIENE RIVOLTA VERSO IL SE’. L’Altro viene percepito come svalutante l’Io del soggetto malato. • LA FATICA CHE DERIVA DALLA PERDITA DEL SE’ IDEALE E DAL FORZATO ADATTAMENTO A NUOVI RUOLI DELL’IO, FAMILIARI, PROFESSIONALI E SOCIALI, DEBILITA, SVUOTA E RENDE IL MALATO INCAPACE DI AGIRE. Ne consegue una patologia della responsabilità, come malattia dell’insufficienza. Sotto la legge della prestazione la persona con malattia cronica si sente sconfitta Avverte un affaticamento cronico per la sollecitazione permanente ad essere all’altezza, che genera un senso di fallimento, d’indegnità, insufficienza, di colpa per non riuscire ad ‘essere all’altezza delle aspettative’ dell’iIdeale dell’Io, e dell’Io collettivo
24-nov-2011
Settore MED/25 - Psichiatria
La Psicodinamica del suicidio nel paziente con malattia organica / C. Bressi. ((Intervento presentato al 11. convegno I bisogni emergenti di Psichiatria nell'Ospedale Generale tenutosi a Milano nel 2011.
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