Introduzione: Numerosi studi suggeriscono che la percezione soggettiva di benessere possa essere considerata come indicatore di esito nella Schizofrenia e nel Disturbo Bipolare (DB). Il presente studio si propone di valutare il ruolo della Durata di Malattia non Trattata (DUI) e dell’età di esordio come predittori del benessere soggettivo al fine di poter prevenire con interventi adeguati le recidive di malattia nei pazienti con Disturbo Bipolare. Materiali e metodi: sono stati reclutati consecutivamente 30 pazienti con diagnosi di disturbo bipolare secondo DSM-IV-TR presso l’Unità Operativa di psichiatria della Fondazione IRCSS Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico - Università degli Studi di Milano, al momento del ricovero (T0), alla dimissione (T1) e ogni sei settimane per un totale di 18 settimane nel periodo successivo all’ospedalizzazione (T2, T3, T4). Tutti i pazienti hanno compilato un questionario standardizzato e la Subjective Well-Being Under Neuroleptics a 20-items (SWN). Risultati: l’analisi statistica (Pearson’s Correlation) ha evidenziato una associazione significativa tra l’età di esordio e la percezione soggettiva del funzionamento fisico al T3 (r = 0,778, p = 0,003). Inoltre la Durata di Malattia non Trattata (DUI) correla con la percezione dell’autocontrollo alla dimissione (r = -0,410, p = 0,027) e al funzionamento fisico al T3 (r = -0,589, p = 0,044). La regressione lineare ha confermato questi dati, suggerendo che la DUI sia un fattore predittivo della percezioni soggettive di benessere. Conclusioni: i risultati ottenuti suggeriscono che un esordio tardivo e una DUI di breve durata abbiano un ruolo protettivo e siano anche i principali predittori del benessere soggettivo nei pazienti con DB. Alla luce di quanto emerso dai dati, si può ipotizzare che per intervenire sulla percezione soggettiva del benessere risulta necessario strutturare un intervento riabilitativo psicoeducativo-strutturato centrato anche su questi fattori.

DISTURBO BIPOLARE : RELAZIONE TRA DURATA DI MALATTIA NON TRATTATA, ETÀ DI ESORDIO E BENESSERE SOGGETTIVO / E.P. Nocito, S. Fronza, E.A. Milanese, R. Fontana, L. Castagna, C. Bressi. ((Intervento presentato al 46. convegno Nutrire la mente dalla prevenzione alla riabilitazione oggi tenutosi a Milano nel 2012.

DISTURBO BIPOLARE : RELAZIONE TRA DURATA DI MALATTIA NON TRATTATA, ETÀ DI ESORDIO E BENESSERE SOGGETTIVO

C. Bressi
Ultimo
2012

Abstract

Introduzione: Numerosi studi suggeriscono che la percezione soggettiva di benessere possa essere considerata come indicatore di esito nella Schizofrenia e nel Disturbo Bipolare (DB). Il presente studio si propone di valutare il ruolo della Durata di Malattia non Trattata (DUI) e dell’età di esordio come predittori del benessere soggettivo al fine di poter prevenire con interventi adeguati le recidive di malattia nei pazienti con Disturbo Bipolare. Materiali e metodi: sono stati reclutati consecutivamente 30 pazienti con diagnosi di disturbo bipolare secondo DSM-IV-TR presso l’Unità Operativa di psichiatria della Fondazione IRCSS Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico - Università degli Studi di Milano, al momento del ricovero (T0), alla dimissione (T1) e ogni sei settimane per un totale di 18 settimane nel periodo successivo all’ospedalizzazione (T2, T3, T4). Tutti i pazienti hanno compilato un questionario standardizzato e la Subjective Well-Being Under Neuroleptics a 20-items (SWN). Risultati: l’analisi statistica (Pearson’s Correlation) ha evidenziato una associazione significativa tra l’età di esordio e la percezione soggettiva del funzionamento fisico al T3 (r = 0,778, p = 0,003). Inoltre la Durata di Malattia non Trattata (DUI) correla con la percezione dell’autocontrollo alla dimissione (r = -0,410, p = 0,027) e al funzionamento fisico al T3 (r = -0,589, p = 0,044). La regressione lineare ha confermato questi dati, suggerendo che la DUI sia un fattore predittivo della percezioni soggettive di benessere. Conclusioni: i risultati ottenuti suggeriscono che un esordio tardivo e una DUI di breve durata abbiano un ruolo protettivo e siano anche i principali predittori del benessere soggettivo nei pazienti con DB. Alla luce di quanto emerso dai dati, si può ipotizzare che per intervenire sulla percezione soggettiva del benessere risulta necessario strutturare un intervento riabilitativo psicoeducativo-strutturato centrato anche su questi fattori.
7-ott-2012
Settore MED/25 - Psichiatria
DISTURBO BIPOLARE : RELAZIONE TRA DURATA DI MALATTIA NON TRATTATA, ETÀ DI ESORDIO E BENESSERE SOGGETTIVO / E.P. Nocito, S. Fronza, E.A. Milanese, R. Fontana, L. Castagna, C. Bressi. ((Intervento presentato al 46. convegno Nutrire la mente dalla prevenzione alla riabilitazione oggi tenutosi a Milano nel 2012.
Conference Object
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
SWN_Nocito_SIP_2012.doc

accesso riservato

Tipologia: Altro
Dimensione 25.5 kB
Formato Microsoft Word
25.5 kB Microsoft Word   Visualizza/Apri   Richiedi una copia
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/238450
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact