Recenti sviluppi nell’ambito della STPP (Short Term Psychodynamic Psychotherapy) emersi in trial randomizzati e in diverse meta-analisi confermano che tali interventi sono di provata efficacia clinica anche in casistiche di pazienti con Disturbi Depressivi Maggiori. Metodologia Sono stati reclutati 24 soggetti con Disturbo Depressivo Maggiore seguiti anche in un follow-up dopo 12 mesi dal T0 (T2). Tutti i pazienti assumevano antidepressivi a dosaggi standard (SSRI-SNRI) interrotti prima della fine della psicoterapia ( 1 seduta, 1volta/settimana per ca 40 settimane). La metodologia dell’intervento integra la metodologia della Short Term Psychodynamic Psychotherapy (STPP di Malan, 1996) con le tecniche basate sulla mentalizzazione (STMBP) di Allen, Fonagy e Bateman (2006). Al T0 (baseline) ai pazienti sono stati somministrati: 1. SCID I e II ( DSM-IV-TR; First et al, 2001; Pfhol et al, 1995) 2. GAF (Global Assessment of Functioning Scale-DSM-IV-TR) 3. HAM-D (Hamilton,1960) 4. Reflective Functioning Adult Attachment Interview (AAI-RF) (Fonagy P; Target M Steele H;1998) 5. TAS-20 (Bressi et al., 1996) Lo stesso assessment testale è stato risomministrato dopo 40 sedute (termine della terapia,T1) e dopo un follow-up di 12 mesi (T2). Risultati: al T0 il dato più significativo emerso è la correlazione inversa tra i punteggi della TAS-20 e della RF (r=-.843, p=.000) mentre i punteggi della Funzione Riflessiva (Mentalizzazione) non correlano con i punteggi della Depressione (r=-.210, p=193). Inoltre i valori della Depressione e dell’Alessitimia non sono linearmente associati al T0 (r=.070, p=737). L’analisi statistica conferma attraverso ripetute misure che l’intervento ha avuto un positivo effetto sui punteggi depressivi misurati con l’HAM-D (Media T0: 33.20; media T1: 18.16). [t(23)= 15.72, p=.000]. Inoltre si riduce anche lo scoring della TAS-20 (media T0: 58.33; media T1: 50.35). Al T1 i valori ridotti dell’HAM-D al T1 si mantengono anche al T2 confermando che i valori depressivi si mantengono ridotti nel tempo dopo la STMBP Inoltre il fattore 3 della Tas-20 dimostra significatività statistica nella correlazione con l’HAM-D. Conclusioni: La mentalizzazione permette di percepire desideri, intenzioni, pensieri, sentimenti presenti nella mente dell’altro e nella propria. Verrà dimostrata l’efficacia dell’intervento sulle variabili cliniche al T1 e al T2.
La psicoterapia basata sulla mentalizzazione (STMBP) nella depressione cronica : uno studio preliminare longitudinale / C. Bressi, C. Minacapelli, E. Dipasquale, E.A. Milanese, S. Fronza, F. Lionetti, L. Barone, M.A. Costantino. ((Intervento presentato al 42. convegno La psicoterapia come offerta di cura in medicina. Malattie, luoghi di cura, competenze mediche dello psicoterapeuta. tenutosi a Bologna nel 2014.
La psicoterapia basata sulla mentalizzazione (STMBP) nella depressione cronica : uno studio preliminare longitudinale
C. BressiPrimo
;
2014
Abstract
Recenti sviluppi nell’ambito della STPP (Short Term Psychodynamic Psychotherapy) emersi in trial randomizzati e in diverse meta-analisi confermano che tali interventi sono di provata efficacia clinica anche in casistiche di pazienti con Disturbi Depressivi Maggiori. Metodologia Sono stati reclutati 24 soggetti con Disturbo Depressivo Maggiore seguiti anche in un follow-up dopo 12 mesi dal T0 (T2). Tutti i pazienti assumevano antidepressivi a dosaggi standard (SSRI-SNRI) interrotti prima della fine della psicoterapia ( 1 seduta, 1volta/settimana per ca 40 settimane). La metodologia dell’intervento integra la metodologia della Short Term Psychodynamic Psychotherapy (STPP di Malan, 1996) con le tecniche basate sulla mentalizzazione (STMBP) di Allen, Fonagy e Bateman (2006). Al T0 (baseline) ai pazienti sono stati somministrati: 1. SCID I e II ( DSM-IV-TR; First et al, 2001; Pfhol et al, 1995) 2. GAF (Global Assessment of Functioning Scale-DSM-IV-TR) 3. HAM-D (Hamilton,1960) 4. Reflective Functioning Adult Attachment Interview (AAI-RF) (Fonagy P; Target M Steele H;1998) 5. TAS-20 (Bressi et al., 1996) Lo stesso assessment testale è stato risomministrato dopo 40 sedute (termine della terapia,T1) e dopo un follow-up di 12 mesi (T2). Risultati: al T0 il dato più significativo emerso è la correlazione inversa tra i punteggi della TAS-20 e della RF (r=-.843, p=.000) mentre i punteggi della Funzione Riflessiva (Mentalizzazione) non correlano con i punteggi della Depressione (r=-.210, p=193). Inoltre i valori della Depressione e dell’Alessitimia non sono linearmente associati al T0 (r=.070, p=737). L’analisi statistica conferma attraverso ripetute misure che l’intervento ha avuto un positivo effetto sui punteggi depressivi misurati con l’HAM-D (Media T0: 33.20; media T1: 18.16). [t(23)= 15.72, p=.000]. Inoltre si riduce anche lo scoring della TAS-20 (media T0: 58.33; media T1: 50.35). Al T1 i valori ridotti dell’HAM-D al T1 si mantengono anche al T2 confermando che i valori depressivi si mantengono ridotti nel tempo dopo la STMBP Inoltre il fattore 3 della Tas-20 dimostra significatività statistica nella correlazione con l’HAM-D. Conclusioni: La mentalizzazione permette di percepire desideri, intenzioni, pensieri, sentimenti presenti nella mente dell’altro e nella propria. Verrà dimostrata l’efficacia dell’intervento sulle variabili cliniche al T1 e al T2.| File | Dimensione | Formato | |
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