Gli AA, dopo una definizione (mutuata dal lavoro di J. Searle) dello status sociale e scientifico della psicopatologia forense e dei criteri che essa deve soddisfare per rispondere alla sempre maggior complessità della domanda, identificano nella mancata evoluzione della Psicopatologia Generale la genesi della frequente discrepanza tra diagnosi nosologica e costrutto di infermità mentale. Viene proposta una breve rassegna dello stato attuale della psicopatologia generale e si descrive come essa si stia evolvendo, dopo una lunga stasi, in termini di integrazione di approcci differenti al problema mente/coscienza/malattia. Ciò appare utile anche alla luce degli sviluppi che saranno imposti dall’ utilizzo del DSM-5 che, seppure accompagnato da molte polemiche, evidenzia la possibilità/necessità di descrivere i disturbi di personalità prendendo in considerazione variabili legate al livello di funzionamento personologico (dimensione del Sé e dimensione intepersonale) e tratti patologici di personalità, proponendo un approccio dimensionale certamente più utile nel lavoro forense e indubitabilmente più vicino alla psicopatologia generale classica. Il rimedio suggerito è quello di proceduralizzare la collaborazione/cooperazione tra le varie discipline in evoluzione – quali sistemi diagnostici, neurotecnologie, genetica e biochimica comportamentale, psicologia evoluzionistica – nel contesto di gruppi di lavoro composti da differenti professionalità che, possano generare una metodologia condivisa che in grado di integrare le recenti acquisizioni in tema di funzioni mentali superiori (teoria della mente, capacità di empatizzare, sentimento di agency, etc) nella prassi forense. Comparati vari concetti di innovazione gli AA concludono che tale rimedio si possa definire come un’ innovazione tecnologica di processo di tipo incrementale, che appare necessaria anche per rispondere adeguatamente al mandato istituzionale – fortunatamente sempre più complesso - intrinseco al lavoro peritale.

Evoluzione in psicopatolgia forense : una questione di integrazione dei saperi / A. Pennati, I. Merzagora. - In: RIVISTA ITALIANA DI MEDICINA LEGALE. - ISSN 1124-3376. - 36:2(2014), pp. 399-413.

Evoluzione in psicopatolgia forense : una questione di integrazione dei saperi

I. Merzagora
Secondo
2014

Abstract

Gli AA, dopo una definizione (mutuata dal lavoro di J. Searle) dello status sociale e scientifico della psicopatologia forense e dei criteri che essa deve soddisfare per rispondere alla sempre maggior complessità della domanda, identificano nella mancata evoluzione della Psicopatologia Generale la genesi della frequente discrepanza tra diagnosi nosologica e costrutto di infermità mentale. Viene proposta una breve rassegna dello stato attuale della psicopatologia generale e si descrive come essa si stia evolvendo, dopo una lunga stasi, in termini di integrazione di approcci differenti al problema mente/coscienza/malattia. Ciò appare utile anche alla luce degli sviluppi che saranno imposti dall’ utilizzo del DSM-5 che, seppure accompagnato da molte polemiche, evidenzia la possibilità/necessità di descrivere i disturbi di personalità prendendo in considerazione variabili legate al livello di funzionamento personologico (dimensione del Sé e dimensione intepersonale) e tratti patologici di personalità, proponendo un approccio dimensionale certamente più utile nel lavoro forense e indubitabilmente più vicino alla psicopatologia generale classica. Il rimedio suggerito è quello di proceduralizzare la collaborazione/cooperazione tra le varie discipline in evoluzione – quali sistemi diagnostici, neurotecnologie, genetica e biochimica comportamentale, psicologia evoluzionistica – nel contesto di gruppi di lavoro composti da differenti professionalità che, possano generare una metodologia condivisa che in grado di integrare le recenti acquisizioni in tema di funzioni mentali superiori (teoria della mente, capacità di empatizzare, sentimento di agency, etc) nella prassi forense. Comparati vari concetti di innovazione gli AA concludono che tale rimedio si possa definire come un’ innovazione tecnologica di processo di tipo incrementale, che appare necessaria anche per rispondere adeguatamente al mandato istituzionale – fortunatamente sempre più complesso - intrinseco al lavoro peritale.
psicopatologia forense; evoluzione ; integrazione
Settore MED/43 - Medicina Legale
2014
Article (author)
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