The paper deals with the third canzone of Dante's 'Convivio', 'Le dolci rime d'amor ch'io solea'. The first part of the contribution contains a comprehensive survey on the development and semantic diffraction of the concept of nobility, from the Antiquity to the time of Dante, and focuses on the origin and process of doctrinal legitimation of the notion of metaphysical nobility. The second part of the paper shows the way Dante, around 1295, pursued an unprecedented attempt to reconcile the different ideas of nobility of the tradition (theological, natural, and civil nobility, according to Bartolo da Sassoferrato's definition) in an original synthesis that is also a political proposal.
Il saggio, dedicato alla terza canzone del 'Convivio', contiene un’ampia ricognizione sull’evoluzione e diffrazione semantica del concetto di nobiltà, dall’antichità all’epoca di Dante. A un bilancio degli scritti che, in maggior misura e con maggiore originalità, contribuirono al dibattito antico sulla nobiltà seguono prima un esame dei modi in cui, a partire dall’età patristica, la cultura e la letteratura cristiana accolsero, confutarono o trasformarono le varie nozioni di 'nobilitas' ereditate dal mondo classico e, poi, un’analisi del processo con cui, in età altomedievale, nacque e trovò legittimazione dottrinale il concetto di nobiltà metafisica, che si affermò pienamente nella letteratura filosofica e teologica dei secoli XII e XIII. Alla luce di tale disamina, nella seconda parte del contributo si mostra come Dante, nell’elaborare la propria tesi intorno al 1295, abbia perseguito l’ambizioso e inedito tentativo di contemperare in una proposta unitaria le diverse idee di nobiltà che la tradizione gli consegnava, armonizzando in una sintesi originale, che è anche una proposta politica, elementi di nobiltà teologica, naturale e civile.
‘Le dolci rime’ di Dante : nobiltà d’animo e nobiltà dell’anima / P. Borsa - In: Le dolci rime d'amor ch'io solea / R. Scrimieri Martín, E. Pasquini, C. López Cortezo, P. Borsa, R. Pinto, J. Varela-Portas de Orduña ; [a cura di] R. Scrimieri Martín. - Prima edizione. - Madrid : Departamento de Filología Italiana (UCM), 2014 Jul. - ISBN 9788469703014. - pp. 57-112 (( convegno Le dolci rime d'amor ch'io solea tenutosi a Palas de Rei (Lugo, Galicia, España) nel 2012.
‘Le dolci rime’ di Dante : nobiltà d’animo e nobiltà dell’anima
P. BorsaPrimo
2014
Abstract
The paper deals with the third canzone of Dante's 'Convivio', 'Le dolci rime d'amor ch'io solea'. The first part of the contribution contains a comprehensive survey on the development and semantic diffraction of the concept of nobility, from the Antiquity to the time of Dante, and focuses on the origin and process of doctrinal legitimation of the notion of metaphysical nobility. The second part of the paper shows the way Dante, around 1295, pursued an unprecedented attempt to reconcile the different ideas of nobility of the tradition (theological, natural, and civil nobility, according to Bartolo da Sassoferrato's definition) in an original synthesis that is also a political proposal.File | Dimensione | Formato | |
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