Le più recenti introduzioni normative che hanno interessato ambiti di attualissimo interesse sia giurisprudenziale sia medico legale (responsabilità professionale sanitaria e valutazione del danno a persona) hanno straordinariamente rivitalizzato il dibattito sul concetto di “linea guida”, di “protocollo clinico” e di “buona pratica clinica”. Su questi aspetti, in assenza di un chiarimento sul loro significato, si instaurano ampie discussioni dalle quali ben si evidenzia come l’imprecisione e la confusione sulla loro percezione derivi, spesso, anche da un abuso lessicale e dall’associazione del termine a categorie non appropriate. E’ questo un aspetto che preme sottolineare, poiché indicativo di una tendenza che vede mortificare quel concetto di medicina giuridica che ha siglato in modo costante, per lungo tempo, il percorso sociale dell’epoca moderna e contemporanea: il contributo fattivo delle conoscenze e delle esperienze medico legali “de jure condendo” per il raggiungimento degli scopi coerenti ed applicabili delle determinazioni del legislatore. I presupposti per parlare di “linee guida” sono radicalmente mutati, sia concettualmente, sia nel significato, sia nelle finalità e non può esistere un risultato accettabile in assenza di una pluridisciplinarietà di apporto culturale e tecnico nell’individuazione e nella definizione di una linea guida.
Linee guida medico-legali / R. Zoia. - In: MEDICINA E DIRITTO. - ISSN 2039-764X. - 1(2014 May), pp. 9-16.
Linee guida medico-legali
R. ZoiaPrimo
2014
Abstract
Le più recenti introduzioni normative che hanno interessato ambiti di attualissimo interesse sia giurisprudenziale sia medico legale (responsabilità professionale sanitaria e valutazione del danno a persona) hanno straordinariamente rivitalizzato il dibattito sul concetto di “linea guida”, di “protocollo clinico” e di “buona pratica clinica”. Su questi aspetti, in assenza di un chiarimento sul loro significato, si instaurano ampie discussioni dalle quali ben si evidenzia come l’imprecisione e la confusione sulla loro percezione derivi, spesso, anche da un abuso lessicale e dall’associazione del termine a categorie non appropriate. E’ questo un aspetto che preme sottolineare, poiché indicativo di una tendenza che vede mortificare quel concetto di medicina giuridica che ha siglato in modo costante, per lungo tempo, il percorso sociale dell’epoca moderna e contemporanea: il contributo fattivo delle conoscenze e delle esperienze medico legali “de jure condendo” per il raggiungimento degli scopi coerenti ed applicabili delle determinazioni del legislatore. I presupposti per parlare di “linee guida” sono radicalmente mutati, sia concettualmente, sia nel significato, sia nelle finalità e non può esistere un risultato accettabile in assenza di una pluridisciplinarietà di apporto culturale e tecnico nell’individuazione e nella definizione di una linea guida.Pubblicazioni consigliate
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