“La nuova poesia di Guido Guinizelli” (‘The new poetry of Guido Guinizelli’) is a critical reconsideration of the figure and poetry of Guido Guinizelli, the 13th-century Bolognese poet that Dante calls his ‘father’ (“il padre mio”: Purgatorio 26., l. 97). The book is divided into 4 chapters, a Conclusion, and an Appendix. In Chapter 1. (‘The tenzone with Guittone d’Arezzo’) it is shown that Guinizelli’s sonnet “[O] caro padre meo” is an ambiguous text: it can be read as a praise of Guittone, according to the traditional interpretation of the poem, but also – and mostly – as a mocking censure on Guittone and his religious order (the so called ‘frati gaudenti’). In Chapter 2. it is argued that Guittone’s sonnet “S’eo tale fosse ch’io potesse stare” was written against Guinizelli’s poetics: Guido was the only Italian poet of the Origins who had praised his woman (in the sonnets “Io vogl’ del ver la mia donna laudare” and “Vedut’ho la lucente stella diana”) by equalizing her to natural forms, instead of declaring her superior to them. Chapter 3. analyzes Guinizelli’s tenzone with Bonagiunta da Lucca: Guinizelli replied to Bonagiunta’s charge of excessive subtility with a polisemic sonnet (“Omo ch’è saggio non corre leggero”), which exploits analogy to produce a hierarchy of meanings. In Chapter 4. the great canzone “Al cor gentil” is examined in the light of the troubadour tradition and the political debate on nobility which developed in Bologna in the 13th century; it is suggested that “Al cor gentil” was the canzone Guinizelli addressed to Guittone d’Arezzo with the sonnet “[O] caro padre meo”. In the Conclusion, Guinizelli’s presence in the “Memoriali bolognesi” and in cantos 24. and 26. of “Purgatorio” is analyzed: it is argued that Dante too interpreted Guinizelli’s “[O] caro padre meo” as a censure on Guittone d’Arezzo. The Appendix is dedicated to Guinizelli’s sonnet “Chi vedesse a Lucia un var capuzzo” and its peculiar development of the literary theme of the rape.

"La nuova poesia di Guido Guinizelli" propone una riconsiderazione critica della figura di colui che Dante elesse a «padre» suo e dei poeti del “dolce stil novo”. Dall’analisi emergono elementi che permettono non solo di precisare le ragioni della speciale devozione dantesca per Guinizelli, ma anche di illuminare la natura delle relazioni del «maximus Guido» con i contemporanei, a cominciare da quelle con Guittone d’Arezzo. All’indagine letteraria si accompagna uno sforzo di ricostruzione del contesto storico e culturale in cui si colloca la produzione del poeta-giudice bolognese: dall’ambiguo componimento inviato a frate Guittone, restituito al suo ruolo di testimonianza del dissidio con il caposcuola toscano, alla rilettura della celebre tenzone con Bonagiunta da Lucca, alle cui accuse di «sottigliansa» Guido replicò con un sonetto programmaticamente polisenso; dalla polemica guittoniana di "S’eo tale fosse", della quale si argomenta il fondamentale carattere antiguinizelliano, alla grande canzone "Al cor gentil", riesaminata alla luce della tradizione trobadorica e sullo sfondo dell’acceso dibattito, in parte ignoto, che si sviluppò nella Bologna del Duecento sul tema della nobiltà.

La nuova poesia di Guido Guinizelli / P. Borsa. - Fiesole : Cadmo, 2007 Apr. - ISBN 978-88-7923-363-7.

La nuova poesia di Guido Guinizelli

P. Borsa
Primo
2007

Abstract

“La nuova poesia di Guido Guinizelli” (‘The new poetry of Guido Guinizelli’) is a critical reconsideration of the figure and poetry of Guido Guinizelli, the 13th-century Bolognese poet that Dante calls his ‘father’ (“il padre mio”: Purgatorio 26., l. 97). The book is divided into 4 chapters, a Conclusion, and an Appendix. In Chapter 1. (‘The tenzone with Guittone d’Arezzo’) it is shown that Guinizelli’s sonnet “[O] caro padre meo” is an ambiguous text: it can be read as a praise of Guittone, according to the traditional interpretation of the poem, but also – and mostly – as a mocking censure on Guittone and his religious order (the so called ‘frati gaudenti’). In Chapter 2. it is argued that Guittone’s sonnet “S’eo tale fosse ch’io potesse stare” was written against Guinizelli’s poetics: Guido was the only Italian poet of the Origins who had praised his woman (in the sonnets “Io vogl’ del ver la mia donna laudare” and “Vedut’ho la lucente stella diana”) by equalizing her to natural forms, instead of declaring her superior to them. Chapter 3. analyzes Guinizelli’s tenzone with Bonagiunta da Lucca: Guinizelli replied to Bonagiunta’s charge of excessive subtility with a polisemic sonnet (“Omo ch’è saggio non corre leggero”), which exploits analogy to produce a hierarchy of meanings. In Chapter 4. the great canzone “Al cor gentil” is examined in the light of the troubadour tradition and the political debate on nobility which developed in Bologna in the 13th century; it is suggested that “Al cor gentil” was the canzone Guinizelli addressed to Guittone d’Arezzo with the sonnet “[O] caro padre meo”. In the Conclusion, Guinizelli’s presence in the “Memoriali bolognesi” and in cantos 24. and 26. of “Purgatorio” is analyzed: it is argued that Dante too interpreted Guinizelli’s “[O] caro padre meo” as a censure on Guittone d’Arezzo. The Appendix is dedicated to Guinizelli’s sonnet “Chi vedesse a Lucia un var capuzzo” and its peculiar development of the literary theme of the rape.
apr-2007
"La nuova poesia di Guido Guinizelli" propone una riconsiderazione critica della figura di colui che Dante elesse a «padre» suo e dei poeti del “dolce stil novo”. Dall’analisi emergono elementi che permettono non solo di precisare le ragioni della speciale devozione dantesca per Guinizelli, ma anche di illuminare la natura delle relazioni del «maximus Guido» con i contemporanei, a cominciare da quelle con Guittone d’Arezzo. All’indagine letteraria si accompagna uno sforzo di ricostruzione del contesto storico e culturale in cui si colloca la produzione del poeta-giudice bolognese: dall’ambiguo componimento inviato a frate Guittone, restituito al suo ruolo di testimonianza del dissidio con il caposcuola toscano, alla rilettura della celebre tenzone con Bonagiunta da Lucca, alle cui accuse di «sottigliansa» Guido replicò con un sonetto programmaticamente polisenso; dalla polemica guittoniana di "S’eo tale fosse", della quale si argomenta il fondamentale carattere antiguinizelliano, alla grande canzone "Al cor gentil", riesaminata alla luce della tradizione trobadorica e sullo sfondo dell’acceso dibattito, in parte ignoto, che si sviluppò nella Bologna del Duecento sul tema della nobiltà.
guido guinizelli ; guinizzelli ; nobiltà ; nobility ; gentilezza ; dante ; alighieri ; stilnovo ; dolce stil novo ; cavalcanti ; commedia ; purgatorio ; duecento ; origini ; bologna ; firenze ; guittone ; bonagiunta
Settore L-FIL-LET/10 - Letteratura Italiana
Settore L-FIL-LET/09 - Filologia e Linguistica Romanza
Settore L-FIL-LET/08 - Letteratura Latina Medievale e Umanistica
Settore L-FIL-LET/13 - Filologia della Letteratura Italiana
Settore L-FIL-LET/14 - Critica Letteraria e Letterature Comparate
Settore M-STO/01 - Storia Medievale
La nuova poesia di Guido Guinizelli / P. Borsa. - Fiesole : Cadmo, 2007 Apr. - ISBN 978-88-7923-363-7.
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