Objectives Three-dimensional virtual models are described. Since orthodontic manufacturers have been for long almost the only operators in the field, orthodontists are non familiar with this imaging instrument. Times are ripe for the use of three-dimensional virtual casts in everyday clinical practice and research. Materials and methods This paper reports about the instruments for processing a stone model into a virtual model. Possible advantages like storage of 3D files and the possibility of taking conventional measures (space analysis), are then discussed. Finally the question of the superimposition is considered. Results and conclusions Clinical experience is the key factor when judging biological plausibility of dental movement led by a technician, when preparing a virtual setup. The possibility of superimposing virtual models opens up unusual visual perspectives and comparison when considering treatment results of a single patient or a group of patients.

Obiettivi Descrivere i modelli tridimensionali virtuali, strumento di imaging con cui l’ortodontista ha scarsa confidenza poiché il suo utilizzo è stato a lungo prerogativa dell’industria ortodontica. I tempi sono maturi per l’uso delle impronte tridimensionali nella pratica clinica quotidiana e nella ricerca. Materiali e metodi Vengono descritti i mezzi che permettono di trasformare i modelli fisici in gesso in modelli virtuali. Sono quindi discussi i possibili vantaggi, quali la modalità di archiviazione dei file e la possibilità di effettuare misure convenzionali (analisi degli spazi). È infine affrontato il tema delle sovrapposizioni. Risultati e conclusioni L’esperienza clinica è necessaria per giudicare i setup virtuali eseguiti dall’odontotecnico e guidarlo nella realizzazione di movimenti biologicamente plausibili. La possibilità di sovrapporre per compenetrazione i modelli virtuali apre prospettive inusuali di visualizzazione e confronto dei risultati terapeutici sia nel singolo paziente sia in gruppi di pazienti.

Nuove prospettive di utilizzo dei modelli dentali tridimensionali in ortodonzia / L.T. Huanca Ghislanzoni, I. Perondi, C. Tagliatesta, C. Sforza. - In: DENTAL CADMOS. - ISSN 0011-8524. - 82:2(2014), pp. 109-116. [10.1016/S0011-8524(14)70133-3]

Nuove prospettive di utilizzo dei modelli dentali tridimensionali in ortodonzia

L.T. Huanca Ghislanzoni
Primo
;
C. Sforza
Ultimo
2014

Abstract

Objectives Three-dimensional virtual models are described. Since orthodontic manufacturers have been for long almost the only operators in the field, orthodontists are non familiar with this imaging instrument. Times are ripe for the use of three-dimensional virtual casts in everyday clinical practice and research. Materials and methods This paper reports about the instruments for processing a stone model into a virtual model. Possible advantages like storage of 3D files and the possibility of taking conventional measures (space analysis), are then discussed. Finally the question of the superimposition is considered. Results and conclusions Clinical experience is the key factor when judging biological plausibility of dental movement led by a technician, when preparing a virtual setup. The possibility of superimposing virtual models opens up unusual visual perspectives and comparison when considering treatment results of a single patient or a group of patients.
Obiettivi Descrivere i modelli tridimensionali virtuali, strumento di imaging con cui l’ortodontista ha scarsa confidenza poiché il suo utilizzo è stato a lungo prerogativa dell’industria ortodontica. I tempi sono maturi per l’uso delle impronte tridimensionali nella pratica clinica quotidiana e nella ricerca. Materiali e metodi Vengono descritti i mezzi che permettono di trasformare i modelli fisici in gesso in modelli virtuali. Sono quindi discussi i possibili vantaggi, quali la modalità di archiviazione dei file e la possibilità di effettuare misure convenzionali (analisi degli spazi). È infine affrontato il tema delle sovrapposizioni. Risultati e conclusioni L’esperienza clinica è necessaria per giudicare i setup virtuali eseguiti dall’odontotecnico e guidarlo nella realizzazione di movimenti biologicamente plausibili. La possibilità di sovrapporre per compenetrazione i modelli virtuali apre prospettive inusuali di visualizzazione e confronto dei risultati terapeutici sia nel singolo paziente sia in gruppi di pazienti.
3D; Dental arch; Impressions; Scanner; Study models
Settore BIO/16 - Anatomia Umana
Settore MED/28 - Malattie Odontostomatologiche
2014
Article (author)
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