L’intervento si propone di illustrare i tatti comuni e le peculiarità delle ‘altre dittature’ del Cono Sud instauratesi fra il 1973 e il 1976. Dal febbraio al giugno dello stesso 1973, prima dunque del golpe cileno, in Uruguay il presidente Juan María Bordaberry cede gradualmente il potere alle Forze Armate: il 27 giugno segna il punto di svolta con lo scioglimento del Parlamento e la creazione di un Consejo de Estado integrato per lo più da militari, con funzioni legislative e l’incarico di elaborare un progetto di riforma costituzionale. Nel 1976 si conclude il percorso degli Stati del Cono Sud verso i regimi autoritari con il noto golpe del 24 marzo in Argentina, quando la Junta Militar composta da Jorge Rafel Videla, Emilio Eduardo Massera e Orlando Ramón Agosti assume il potere, rovesciando il fragile governo di Isabelita Perón, scioglie il Congresso, la Corte Suprema federale e quelle provinciali, e dichiara di avviare il Proceso de Reorganización Nacional. Ancora una volta in Argentina (dove i militari già dal 1930 occupano la scena politica), ma per la prima volta in Uruguay, alle Forze Armate viene affidata la difesa della nazione con l’obiettivo di rifondare le rispettive società. Come in Paraguay dal 1954, in Brasile dal 1964 e nel Cile dopo l’11 settembre del 1973, le dittature di Uruguay e Argentina – che si concludono rispettivamente nel 1984 e nel 1983 – sospendono i diritti individuali, dichiarano lo stato d’assedio e seminano vittime con la proscrizione civile e politica, le detenzioni arbitrarie, le torture e gli assassinii, le sparizioni forzate e l’esilio.

Uruguay e Argentina : le altre dittature / M.A.L.M. Rosti. ((Intervento presentato al convegno Cile 197 : da Allende alla dittatura nei documenti della Fondazione Feltrinelli tenutosi a Milano nel 2013.

Uruguay e Argentina : le altre dittature

M.A.L.M. Rosti
2013

Abstract

L’intervento si propone di illustrare i tatti comuni e le peculiarità delle ‘altre dittature’ del Cono Sud instauratesi fra il 1973 e il 1976. Dal febbraio al giugno dello stesso 1973, prima dunque del golpe cileno, in Uruguay il presidente Juan María Bordaberry cede gradualmente il potere alle Forze Armate: il 27 giugno segna il punto di svolta con lo scioglimento del Parlamento e la creazione di un Consejo de Estado integrato per lo più da militari, con funzioni legislative e l’incarico di elaborare un progetto di riforma costituzionale. Nel 1976 si conclude il percorso degli Stati del Cono Sud verso i regimi autoritari con il noto golpe del 24 marzo in Argentina, quando la Junta Militar composta da Jorge Rafel Videla, Emilio Eduardo Massera e Orlando Ramón Agosti assume il potere, rovesciando il fragile governo di Isabelita Perón, scioglie il Congresso, la Corte Suprema federale e quelle provinciali, e dichiara di avviare il Proceso de Reorganización Nacional. Ancora una volta in Argentina (dove i militari già dal 1930 occupano la scena politica), ma per la prima volta in Uruguay, alle Forze Armate viene affidata la difesa della nazione con l’obiettivo di rifondare le rispettive società. Come in Paraguay dal 1954, in Brasile dal 1964 e nel Cile dopo l’11 settembre del 1973, le dittature di Uruguay e Argentina – che si concludono rispettivamente nel 1984 e nel 1983 – sospendono i diritti individuali, dichiarano lo stato d’assedio e seminano vittime con la proscrizione civile e politica, le detenzioni arbitrarie, le torture e gli assassinii, le sparizioni forzate e l’esilio.
10-ott-2013
Uruguay; Argentina; dittature; anni 70
Settore SPS/05 - Storia e Istituzioni delle Americhe
Fondazione Feltrinelli
Uruguay e Argentina : le altre dittature / M.A.L.M. Rosti. ((Intervento presentato al convegno Cile 197 : da Allende alla dittatura nei documenti della Fondazione Feltrinelli tenutosi a Milano nel 2013.
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