Risposte comportamentali e adattamenti fisiologici agli stress termici: quanto sono davvero anfibi i granchi di mangrovia?

Le foreste di mangrovia sono ecosistemi intertidali spazialmente complessi ed ecologicamente eterogenei, presenti lungo tutta la fascia costiera intertropicale. Data la loro collocazione tra mare e terra, questi ambienti sono un laboratorio evolutivo a cielo aperto nel quale si assiste ad una colonizzazione di nicchie terrestri da parte di taxa di origine marina. La presente ricerca si è proposta di indagare gli adattamenti eco-fisiologici e comportamentali di due specie chiave di questo ecosistema: Uca urvillei (Brachyura, Ocypodidae) e Perisesarma guttatum (Brachyura, Sesarmidae), entrambe caratterizzate da respirazione bimodale. La sensitività termica in aria ed in acqua è stata valutata attraverso l’uso di tecniche di laboratorio per valutare l’efficienza di estrazione dell’ossigeno dai due medium respiratori. L’uso dello spazio e del tempo invece è stato valutato attraverso osservazioni sul campo. U. urvillei mostra un alto grado di adattamento alla vita terrestre massimizzando l’efficienza respiratoria in aria rispetto a quella in acqua e soprattutto minimizzando la sua sensitività termica. Le misure in P. guttatum indicano invece un più basso livello di adattamento alla vita terrestre rispetto a quella acquatica. Questa specie deve infatti avvalersi di strategie comportamentali atte alla termoregolazione per poter essere attiva in ambiente aereo, limitando il proprio home range a microambienti ombreggiati e più freschi, rispetto a U. urvillei. In conclusione, due stadi adattativi alla vita terrestre totalmente diversi sono stati registrati in queste due specie assolutamente simpatriche, che dimostrano anche un differente livello di vulnerabilità alle conseguenze del riscaldamento globale.