Contaminazione dei capelli tramite il sudore in un caso di intossicazione da alprazolam in età pediatrica

L’Alprazolam, principio attivo della specialitá medicinale Xanax®, è utilizzato principalmente nel trattamento terapeutico dell’ansia, della depressione e per contrastare gli stati di panico. Come composto triazolico appartiene alla classe di benzodiazepine a breve durata d’azione, con comparsa del picco ematico dopo poco piú di un’ora dall’assunzione. Nei soggetti adulti il tempo di dimezzamento medio (t1/2) risulta pari ad 11 ore. Il metabolismo della sostanza, che si verifica attraverso reazioni di carattere ossidativo e di coniugazione, determina la presenza nelle urine del composto stesso e dei suoi metaboliti (α-OH-alprazolam 17%, 4-OH-alprazolam 0.3%, α,4-OH-alprazolam 0.2% per singola dose), fino a 72 ore dall’assunzione. Se da un lato la letteratura offre numerosi articoli in merito agli aspetti farmacocinetici in soggetti adulti, risulta essere particolarmente carente riguardo la distribuzione di tali farmaci nei bambini dopo intossicazione o assunzione accidentale. Altrettanto scarsi sono gli studi che documentano il rilievo dell’alprazolam nei capelli di soggetti adulti sia in terapia protratta, sia in terapia discontinua. Scopo del lavoro è stato lo studio della diffusione e della distribuzione attraverso il sudore del principio attivo Alprazolam nei capelli, in un caso riguardante una bambina di circa 2 anni, risultata passiva di una somministrazione massiva di Xanax® in prossimità del decesso. La quantificazione del farmaco é stata effettuata attraverso un processo di estrazione liquido-liquido dei capelli, suddivisi in 4 segmenti, ed analisi mediante cromatografia liquida accoppiata ad un rivelatore di massa a triplo quadrupolo Agilent Technologies 6460. I risultati ottenuti hanno evidenziato elevate quantitá di Alprazolam con concentrazioni sovrapponibili in tutti segmenti analizzati (Valore medio 2.58 ng/mg). Considerando anche l’assenza del principale metabolita (α-OH-alprazolam), l’omogeneità delle concentrazioni di Alprazolam in segmenti contigui consente di ipotizzare che vi sia stata una diffusione del principio attivo dal sudore alla matrice cheratinica. Tale interpretazione, giá sostenuta in casi analoghi riportati nella letteratura scientifica*, ben si presta per spiegare la diffusione di elevate quantità di Alprazolam nella matrice cheratinica del caso studiato, che riguarda un soggetto non sottoposto a terapia. L’evenienza della contaminazione dei capelli tramite il sudore risulta, inoltre, avvalorata dalla presenza dell’Alprazolam nel liquido di lavaggio dei singoli segmenti esaminati.