Il contributo ripercorre la vicenda poetica ed istituzionale di Carlo Giuseppe Orrigoni, scrittore milanese esiliato a Genova ed ivi attivo per la quasi totalità della propria produzione letteraria. Essa si rivela specificamente incentrata su composizioni poetiche di argomento encomiastico, ma anche su una diffusa pratica dei generi d'invenzione, sovente innovativi, e raccolti in sillogi organiche. Il contributo si concentra prevalentemente sui numerosi opuscoli encomiastici, ponendo in evidenza l'evoluzione da un'iniziale affiliazione agli ambienti e ai casati filospagnoli, e successivamente all'adeguamento agli orientamenti politici dei 'giovani' repubblichisti. Ciò si traduce, nel 'decennio della svolta' della Repubblica di Genova, nel parziale abbandono dell'encomiastica austro-asburgica e nell'adesione anche poetica al nuovo programma neutralistico e navalistico dei 'giovani', tributati con solenni elogi. L'affievolimento del loro programma politico, negli ultimi anni di Orrigoni, provoca un certo disorientamento dello scrittore, che recupera alcuni motivi filoasburgici e torna, come nei primi anni, ad un'encomiastica filoaristocratica più occasionale che politicamente determinata.
Il 'trasformismo' di un poeta istituzionale nel 'decennio della svolta': Carlo Giuseppe Orrigoni da Milano a Genova (1627-1644) / G. Alonzo - In: Maraviglia del mondo : letteratura barocca tra Liguria e Piemonte / [a cura di] G. Balbis, V. Boggione. - Genova : Claudio Zaccagnino, 2013. - ISBN 978-88-87984-34-7. - pp. 157-180 (( Intervento presentato al 8. convegno Il varco è qui? : convegni liguri-piemontesi tenutosi a Carcare (SV) nel 2013.
Il 'trasformismo' di un poeta istituzionale nel 'decennio della svolta': Carlo Giuseppe Orrigoni da Milano a Genova (1627-1644)
G. AlonzoPrimo
2013
Abstract
Il contributo ripercorre la vicenda poetica ed istituzionale di Carlo Giuseppe Orrigoni, scrittore milanese esiliato a Genova ed ivi attivo per la quasi totalità della propria produzione letteraria. Essa si rivela specificamente incentrata su composizioni poetiche di argomento encomiastico, ma anche su una diffusa pratica dei generi d'invenzione, sovente innovativi, e raccolti in sillogi organiche. Il contributo si concentra prevalentemente sui numerosi opuscoli encomiastici, ponendo in evidenza l'evoluzione da un'iniziale affiliazione agli ambienti e ai casati filospagnoli, e successivamente all'adeguamento agli orientamenti politici dei 'giovani' repubblichisti. Ciò si traduce, nel 'decennio della svolta' della Repubblica di Genova, nel parziale abbandono dell'encomiastica austro-asburgica e nell'adesione anche poetica al nuovo programma neutralistico e navalistico dei 'giovani', tributati con solenni elogi. L'affievolimento del loro programma politico, negli ultimi anni di Orrigoni, provoca un certo disorientamento dello scrittore, che recupera alcuni motivi filoasburgici e torna, come nei primi anni, ad un'encomiastica filoaristocratica più occasionale che politicamente determinata.File | Dimensione | Formato | |
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