Descrizione di una categoria di ufficiali d'antico regime, le cui competenze primariamente civili sfociano però anche in mansioni a tutti gli effetti catalogabili come funzionali al controllo del territorio e alla polizia. Si tratta di uomini cui competeva da una parte di garantire la navigabilità dei canali, importanti vie di traffico commerciale, regolando per quanto possibile il livello della portata d'acqua. Dall'altra parte dovevano garantire il rifornimento d'acqua, sempre dagli stessi canali, all'innumerevole serie di canali derivati (rogge e simili), essenziali per l'irrigazione delle campagne. Le due esigenze, specie d'estate e in periodi siccitosi, erano ovviamente in contrasto l'una con l'altra. Per questo la funzione dei campari era delicatissima. In più dovevano garantire il controllo costante sugli argini del loro comprensorio, impedendo piantumazioni e costruzioni, e dovevano operare come esattori a carico degli utenti che compravano determinate quantità di acqua a uso irrigatorio e di abbeveraggio per gli animali d'allevamento. I campari, operando per conto e sotto controllo di una magistratura milanese, avevano tuttavia grandi margini di scelta autonoma, tanto più che spesso si doveva operare con grande rapidità. Pertanto erano ufficiali di grande responsabilità ed esposti a condizioni di conflitto d'interessi. Gli era poi commesso il compito di controllare il corretto approvvigionamento delle acque da parte dei privati (integrità delle saracinesche e chiuse che davano acqua alle rogge) e di controllare altresì il comportamento dei barconi da trasporto, che se manovrati con imperizia potevano provocare danno agli argini, di interesse camerale. Potevano per queste ragioni determinare la comminazione di multe anche significative. Per il rischio personale che correvano nell'esercizio delle loro funzioni, i campari camerali detenevano il permesso di porto d'armi.

Gli ambigui confini della polizia d'antico regime : il caso dei campari camerali dello Stato di Milano / L. Antonielli - In: Gli spazi della polizia. Un'indagine sul definirsi degli oggetti di interesse poliziesco : seminario di studi : Messina, 17-18 novembre 2006 / [a cura di] L. Antonielli. - Soveria Mannelli : Rubbettino, 2013. - ISBN 9788849838985. - pp. 127-163 (( convegno Gli spazi della polizia. Un'indagine sul definirsi degli oggetti di interesse poliziesco tenutosi a Messina nel 2006.

Gli ambigui confini della polizia d'antico regime : il caso dei campari camerali dello Stato di Milano

L. Antonielli
2013

Abstract

Descrizione di una categoria di ufficiali d'antico regime, le cui competenze primariamente civili sfociano però anche in mansioni a tutti gli effetti catalogabili come funzionali al controllo del territorio e alla polizia. Si tratta di uomini cui competeva da una parte di garantire la navigabilità dei canali, importanti vie di traffico commerciale, regolando per quanto possibile il livello della portata d'acqua. Dall'altra parte dovevano garantire il rifornimento d'acqua, sempre dagli stessi canali, all'innumerevole serie di canali derivati (rogge e simili), essenziali per l'irrigazione delle campagne. Le due esigenze, specie d'estate e in periodi siccitosi, erano ovviamente in contrasto l'una con l'altra. Per questo la funzione dei campari era delicatissima. In più dovevano garantire il controllo costante sugli argini del loro comprensorio, impedendo piantumazioni e costruzioni, e dovevano operare come esattori a carico degli utenti che compravano determinate quantità di acqua a uso irrigatorio e di abbeveraggio per gli animali d'allevamento. I campari, operando per conto e sotto controllo di una magistratura milanese, avevano tuttavia grandi margini di scelta autonoma, tanto più che spesso si doveva operare con grande rapidità. Pertanto erano ufficiali di grande responsabilità ed esposti a condizioni di conflitto d'interessi. Gli era poi commesso il compito di controllare il corretto approvvigionamento delle acque da parte dei privati (integrità delle saracinesche e chiuse che davano acqua alle rogge) e di controllare altresì il comportamento dei barconi da trasporto, che se manovrati con imperizia potevano provocare danno agli argini, di interesse camerale. Potevano per queste ragioni determinare la comminazione di multe anche significative. Per il rischio personale che correvano nell'esercizio delle loro funzioni, i campari camerali detenevano il permesso di porto d'armi.
storia della polizia; controllo del territorio; community policing; canali navigabili; trasporti via acqua
Settore SPS/03 - Storia delle Istituzioni Politiche
Settore M-STO/02 - Storia Moderna
2013
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