Qual era il rapporto degli autori medievali con la classicità? Due idee dominano la coscienza e l’immaginazione dell’Età di mezzo: la translatio imperii e la translatio studii, ossia la doppia eredità politica e culturale, che, per volere di Dio, dall’Antichità mediterranea e pagana (prima la Grecia e poi Roma) sarebbe passata, in epoca medievale, all’Europa nordica e cristiana. La visione dell’antichità che emerge dai testi letterarî e dalle miniature medievali è sicuramente attualizzata all’epoca feudale: ne fanno fede soprattutto le immagini di guerra, dove, ad esempio, l’assedio di Troia è condotto da cavalieri medievali di fronte a un castello che nulla ha di antico. A tale problema e a molti altri è dedicato questo libro, che affronta lo studio dei romanzi francesi del XII secolo ispirati alle piú note vicende dell’epica classica: Tebe, Troia e la storia di Enea. In anni anteriori all’attività del piú grande poeta romanzo prima di Dante (Chrétien de Troyes), gli autori di questa “triade classica” compiono un’operazione letteraria sperimentale: adattare l’epica antica alle nuovissime strutture del roman, mediante un processo di riscrittura che, fra l’altro, adotta il mito e l’eros come nuovi linguaggi letterarî per intessere storie di scontri passionali nell’asprezza di vicende belliche e politiche che spesso rimandano alla scottante attualità.
Il Medioevo degli antichi : i romanzi francesi della triade classica / A. D'Agostino, D. Mantovani, S. Resconi, R. Tagliani ; [a cura di] A. D'Agostino. - Milano ; Udine : Mimesis, 2013. - ISBN 978-88-5751-852-7.
Il Medioevo degli antichi : i romanzi francesi della triade classica
A. D'Agostino
2013
Abstract
Qual era il rapporto degli autori medievali con la classicità? Due idee dominano la coscienza e l’immaginazione dell’Età di mezzo: la translatio imperii e la translatio studii, ossia la doppia eredità politica e culturale, che, per volere di Dio, dall’Antichità mediterranea e pagana (prima la Grecia e poi Roma) sarebbe passata, in epoca medievale, all’Europa nordica e cristiana. La visione dell’antichità che emerge dai testi letterarî e dalle miniature medievali è sicuramente attualizzata all’epoca feudale: ne fanno fede soprattutto le immagini di guerra, dove, ad esempio, l’assedio di Troia è condotto da cavalieri medievali di fronte a un castello che nulla ha di antico. A tale problema e a molti altri è dedicato questo libro, che affronta lo studio dei romanzi francesi del XII secolo ispirati alle piú note vicende dell’epica classica: Tebe, Troia e la storia di Enea. In anni anteriori all’attività del piú grande poeta romanzo prima di Dante (Chrétien de Troyes), gli autori di questa “triade classica” compiono un’operazione letteraria sperimentale: adattare l’epica antica alle nuovissime strutture del roman, mediante un processo di riscrittura che, fra l’altro, adotta il mito e l’eros come nuovi linguaggi letterarî per intessere storie di scontri passionali nell’asprezza di vicende belliche e politiche che spesso rimandano alla scottante attualità.Pubblicazioni consigliate
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