Negli ultimi anni, in ambito internazionale e solo più recentemente in Italia, molte discipline tra cui la metodica geofisica, la botanica, l'ausilio di cani da cadavere e l'archeolologia hanno acquisito sempre maggiore rilevanza in ambito forense, fornendo il loro “know-how” nella ricerca di persone scomparse, corpi, resti occultati e il loro eventuale recupero. Si riporta l'esperienza del laboratorio Labanof (Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense – Università degli Studi di Milano) maturata nel corso di 17 anni (1995-2012) di attività in ambito antropologico-forense nel territorio italiano ed in particolare nel circondario della città di Milano facendo riferimento ai casi ritenuti più significativi, ponendo particolare attenzione alle problematiche incontrate ed alle scelte spesso anche sperimentali messe in pratica per affrontarle. Nel corso di tale esperienza si è potuto constatare come scienze e pratiche anche molto diverse tra loro, dalle più note alle più inconsuete, possano risultare utili, fondamentali e in alcuni casi “purtroppo” fallimentari. Questo studio ha lo scopo di illustrare l'importanza della professionalità, dell'esperienza degli operatori coinvolti e di un approccio multidisciplinare nella ricerca e nel recupero di resti scheletrici d'interesse forense, sottolineando il ruolo delle scienze afferenti ed in particolare dell'archeologia forense.
RICERCA E RECUPERO DI RESTI SCHELETRICI: METODOLOGIA ED ESPERIENZA / D. Mazzarelli, D. Porta, P. Poppa, D. Gibelli, A. Cappella, F. Magli, D. Salsarola, C. Cattaneo. ((Intervento presentato al 20. convegno CONGRESSO DEGLI ANTROPOLOGI ITALIANI tenutosi a Ferrara nel 2013.
RICERCA E RECUPERO DI RESTI SCHELETRICI: METODOLOGIA ED ESPERIENZA
D. MazzarelliPrimo
;D. Porta;P. Poppa;D. Gibelli;A. Cappella;C. CattaneoUltimo
2013
Abstract
Negli ultimi anni, in ambito internazionale e solo più recentemente in Italia, molte discipline tra cui la metodica geofisica, la botanica, l'ausilio di cani da cadavere e l'archeolologia hanno acquisito sempre maggiore rilevanza in ambito forense, fornendo il loro “know-how” nella ricerca di persone scomparse, corpi, resti occultati e il loro eventuale recupero. Si riporta l'esperienza del laboratorio Labanof (Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense – Università degli Studi di Milano) maturata nel corso di 17 anni (1995-2012) di attività in ambito antropologico-forense nel territorio italiano ed in particolare nel circondario della città di Milano facendo riferimento ai casi ritenuti più significativi, ponendo particolare attenzione alle problematiche incontrate ed alle scelte spesso anche sperimentali messe in pratica per affrontarle. Nel corso di tale esperienza si è potuto constatare come scienze e pratiche anche molto diverse tra loro, dalle più note alle più inconsuete, possano risultare utili, fondamentali e in alcuni casi “purtroppo” fallimentari. Questo studio ha lo scopo di illustrare l'importanza della professionalità, dell'esperienza degli operatori coinvolti e di un approccio multidisciplinare nella ricerca e nel recupero di resti scheletrici d'interesse forense, sottolineando il ruolo delle scienze afferenti ed in particolare dell'archeologia forense.Pubblicazioni consigliate
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