Questo articolo analizza le principali strutture argomentali e le rispettive alternanze della lingua giapponese in base al modello delle catene causali di William Croft, in una serie di opere che vanno dal 1990 al 1998. Ciascuna costruzione è descritta con l’uso del diagramma o notazione grafica elaborato da Croft nel 1998, e discussa in base ai tipi di archi causali che la profilano. In base a ciò, la distribuzione dei ruoli semantici e delle marche di caso superficiali della lingua giapponese è sovrapposta e integrata nel diagramma distributivo generale elaborato da Croft, fornendone così la versione “tipologica” valida per la lingua giapponese. Si evidenzia così come questa lingua mostri una grande regolarità e coerenza con lo schema di Croft, confermandone la potenza predittiva; tranne che nel caso del dativo dell’agente, che, in quanto marca ‘successiva’, non potrebbe mai essere assegnato a ruoli antecedenti, ovvero non potrebbe neutralizzare ruoli precedenti e successivi quali, rispettivamente, agente e ricevente. Questa anomalia, avvertita anche dai grammatici giapponesi tradizionali, è giustificata nei termini suggeriti da Makino, e cioè come una forma di rappresentazione dell’evento in cui il partecipante che subisce l’azione è rappresentato empaticamente come in movimento verso l’agente.

Il sincretismo di caso in giapponese : regolarità e casi problematici / S. dalla Chiesa (COLLANA DI STUDI GIAPPONESI. RICERCHE). - In: I dieci colori dell’eleganza : saggi in onore di Maria Teresa Orsi / [a cura di] M. Mastrangelo, A. Maurizi. - Roma : Aracne, 2013. - ISBN 9788854858565. - pp. 169-188

Il sincretismo di caso in giapponese : regolarità e casi problematici

S. dalla Chiesa
2013

Abstract

Questo articolo analizza le principali strutture argomentali e le rispettive alternanze della lingua giapponese in base al modello delle catene causali di William Croft, in una serie di opere che vanno dal 1990 al 1998. Ciascuna costruzione è descritta con l’uso del diagramma o notazione grafica elaborato da Croft nel 1998, e discussa in base ai tipi di archi causali che la profilano. In base a ciò, la distribuzione dei ruoli semantici e delle marche di caso superficiali della lingua giapponese è sovrapposta e integrata nel diagramma distributivo generale elaborato da Croft, fornendone così la versione “tipologica” valida per la lingua giapponese. Si evidenzia così come questa lingua mostri una grande regolarità e coerenza con lo schema di Croft, confermandone la potenza predittiva; tranne che nel caso del dativo dell’agente, che, in quanto marca ‘successiva’, non potrebbe mai essere assegnato a ruoli antecedenti, ovvero non potrebbe neutralizzare ruoli precedenti e successivi quali, rispettivamente, agente e ricevente. Questa anomalia, avvertita anche dai grammatici giapponesi tradizionali, è giustificata nei termini suggeriti da Makino, e cioè come una forma di rappresentazione dell’evento in cui il partecipante che subisce l’azione è rappresentato empaticamente come in movimento verso l’agente.
catena causale; sincretismo di caso; ruoli semantici; caso; Croft
Settore L-OR/22 - Lingue e Letterature del Giappone e della Corea
2013
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