Valutazione delle Emissioni di Ammoniaca da Suoli Agricoli in Lombardia : Possibili Approcci

Le più recenti strategie e politiche comunitarie sono sempre più interessate alla divulgazione negli stati membri di tecniche agronomiche e gestionali in grado di limitare gli impatti ambientali del settore agricolo, al fine di accrescere la sostenibilità dell’agroecosistema. L’ obiettivo mira ad una conoscenza più completa della dinamica dell’azoto nei sistemi suolo-pianta-atmosfera e, più in generale, diventare il punto di partenza per azioni di supporto alla pianificazione. Le perdite di azoto a seguito di operazioni di concimazione, in particolare sotto forma di ammoniaca, risultano un problema ambientale e di management sostanziale, soprattutto in regione Lombardia, che si trova a dover gestire elevate quantità di effluenti di allevamento. Attualmente esistono diverse tecniche di misura sviluppate per determinare gli scambi gassosi, tra le quali sono stati selezionati i metodi che permettono un’effettiva stima dei flussi di ammoniaca rilasciati dal substrato e, comunque, in grado di non condizionare l’emissione naturale dei gas. I sistemi utilizzati sono (i) eddy covariance, sistema micrometeorologico, composto da un anemometro ad ultrasuoni ed un quantum cascade laser (QC-TILDAS), strumento in grado di leggere la concentrazione di ammoniaca 10 volte al secondo con una sensibilità dell’ordine del ppb e (ii) a diffusione passiva (ALPHA badges), metodologia basata sulla cattura del gas su substrato acido. I flussi di volatilizzazione sono stati stimati all’interno 3 aziende rappresentative della pianura lombarda, esaminando i rilasci generati dall’utilizzo di 2 tipologie di fertilizzanti, concimi organici (effluenti di allevamento bovino) e concimi minerali (urea), adottando le consuete operazioni di fertilizzazione previste dalle aziende stesse.