Una società che invecchia, come l’attuale, produce nuove sensibilità nei confronti dei diritti degli anziani e necessita di strumenti non solo operativi, ma di comprensione e valorizzazione culturale. La storia può dare un contributo, nel contesto delle scienze umane, alla contestualizzazione dell’evoluzione che ha condotto, da una dimensione eminentemente iatrica (geriatrica) ad una dimensione logica (gerontologica) dell’approccio alla popolazione anziana. Di gran rilievo si sono dimostrate le discipline psicologiche, sia come pietra d’inciampo per i nostri bias meccanicistici e riduzionistici, sia come elemento aggregante gli apporti delle varie conoscenze e competenze, in una visione multidimensionale e multidisciplinare, ed ancora quali fattori catalizzanti l’interesse su alcuni aspetti particolari poco indagati, come la creatività. L’importanza del corpo e del movimento ha reso la psicomotricità uno strumento fondamentale per il mantenimento od il recupero di un soddisfacente stato di salute per le popolazioni in età avanzata. Anche gli storici della medicina si sono, nel tempo, occupati del problema, e possiamo riconoscere nella casistica da loro analizzata e tramandata nella letteratura scientifica, utili elementi di riflessione, a riguardo dell’evoluzione delle caratteristiche degli stili di vita maggiormente efficaci per una vecchiaia attiva e sana. Inoltre, un’analisi dell’evoluzione storica della gerontologia appare utile e necessaria, anche alla luce delle conoscenze neuroscientifiche attuali, in rapido e tumultuoso sviluppo.

Per la Storia della Gerontologia. il ruolo della psicomotricità / A. Porro, A.F. Franchini, L. Lorusso, B. Falconi, C. Cristini. ((Intervento presentato al 49. convegno Congresso Società Italiana di Storia della Medicina tenutosi a Napoli nel 2013.

Per la Storia della Gerontologia. il ruolo della psicomotricità

A. Porro;A.F. Franchini
Secondo
;
2013

Abstract

Una società che invecchia, come l’attuale, produce nuove sensibilità nei confronti dei diritti degli anziani e necessita di strumenti non solo operativi, ma di comprensione e valorizzazione culturale. La storia può dare un contributo, nel contesto delle scienze umane, alla contestualizzazione dell’evoluzione che ha condotto, da una dimensione eminentemente iatrica (geriatrica) ad una dimensione logica (gerontologica) dell’approccio alla popolazione anziana. Di gran rilievo si sono dimostrate le discipline psicologiche, sia come pietra d’inciampo per i nostri bias meccanicistici e riduzionistici, sia come elemento aggregante gli apporti delle varie conoscenze e competenze, in una visione multidimensionale e multidisciplinare, ed ancora quali fattori catalizzanti l’interesse su alcuni aspetti particolari poco indagati, come la creatività. L’importanza del corpo e del movimento ha reso la psicomotricità uno strumento fondamentale per il mantenimento od il recupero di un soddisfacente stato di salute per le popolazioni in età avanzata. Anche gli storici della medicina si sono, nel tempo, occupati del problema, e possiamo riconoscere nella casistica da loro analizzata e tramandata nella letteratura scientifica, utili elementi di riflessione, a riguardo dell’evoluzione delle caratteristiche degli stili di vita maggiormente efficaci per una vecchiaia attiva e sana. Inoltre, un’analisi dell’evoluzione storica della gerontologia appare utile e necessaria, anche alla luce delle conoscenze neuroscientifiche attuali, in rapido e tumultuoso sviluppo.
2013
Settore MED/02 - Storia della Medicina
Per la Storia della Gerontologia. il ruolo della psicomotricità / A. Porro, A.F. Franchini, L. Lorusso, B. Falconi, C. Cristini. ((Intervento presentato al 49. convegno Congresso Società Italiana di Storia della Medicina tenutosi a Napoli nel 2013.
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