Il lavoro affronta, dapprima in termini generali, la dibattuta questione dei c.d. “reati culturali” alla luce di un’importante pronuncia della Suprema Corte, e in particolare l’aspetto dei limiti di compatibilità delle condotte religiosamente connotate con l’ordinamento giuridico italiano. In secondo ordine, è analizzata una recente sentenza della Cassazione che, con riguardo a un caso di circoncisione rituale maschile, pur elaborando la sussistenza di scriminanti per la circoncisione di matrice religiosa, giunge a configurare nella fattispecie concreta, ove la componente religiosa non vi é, un caso di error iuris scusabile. La sentenza riportata, infine, è confrontata con una recente pronuncia tedesca vertente su caso analogo, con riguardo anche alla soluzione ivi adottata.
Quando la circoncisione rituale maschile diventa reato culturalmente motivato / A. Ceserani. - In: IL DIRITTO ECCLESIASTICO. - ISSN 1128-7772. - 2012:1-2(2013 Sep), pp. 389-402.
Quando la circoncisione rituale maschile diventa reato culturalmente motivato
A. CeseraniPrimo
2013
Abstract
Il lavoro affronta, dapprima in termini generali, la dibattuta questione dei c.d. “reati culturali” alla luce di un’importante pronuncia della Suprema Corte, e in particolare l’aspetto dei limiti di compatibilità delle condotte religiosamente connotate con l’ordinamento giuridico italiano. In secondo ordine, è analizzata una recente sentenza della Cassazione che, con riguardo a un caso di circoncisione rituale maschile, pur elaborando la sussistenza di scriminanti per la circoncisione di matrice religiosa, giunge a configurare nella fattispecie concreta, ove la componente religiosa non vi é, un caso di error iuris scusabile. La sentenza riportata, infine, è confrontata con una recente pronuncia tedesca vertente su caso analogo, con riguardo anche alla soluzione ivi adottata.Pubblicazioni consigliate
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