Le aflatossine sono metaboliti secondari maggiormente prodotti dai funghi Aspergillus flavus e parasiticus. Tali sostanze sono le più comuni micotossine a cui l'uomo è esposto attraverso l'ingestione di alimenti contaminati, essendo presenti in molti cibi di origine vegetale in particolare in quelli che necessitano di lunghi periodi di stoccaggio durante i quali si possono creare le condizioni di temperatura e umidità idonee allo sviluppo di icroorganismi che le producono. Le aflatossine sono anche considerate forti carcinogeni naturali il cui organo bersaglio è il fegato. Atal proposito L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) considera l'aflatossina B1 come epatocarcinogena per l'uomo.In questo lavoro abbiamo analizzato la risposta di S. cerevisiae dopo esposizione alle aflatossine B1 e B2 con lo scopo di identificare proteine diversamente espresse in seguito al trattamento, utilizzando elettroforesi bidimensionale (2-DE) con focalizzazione isoelettrica (IEF) in un range di pH compreso fra 4 e 7, e spettrometria di massa tandem preceduta dalla separzione in cromatografia liquida (LC-ESI-MS/MS). L'analisi ottenuta dopo il trattamento con aflatossina B1 ha mostrato la presenza di undici proteine con i livelli di espressione significativamente diversi rispetto al campione allevato in assenza della tossina. La maggiorparte di esse risulta over-espressa ed è coinvolta nel metabolismo energetico. Tra queste spicca, la presenza della proteina Ynl134cp, con funzioni ancora sconosciute, che di solito è indotta dal metilmetasulfonato in seguito a danni al DNA, ed anche all'esposizione si S. cerevisiae al fungicida mancozeb. Un altro risultato interessante, osservato in seguito all'esposizione alla tossina B1, è la presenza di alcune proteine che mostrano un peso molecolare ed un punto isoelettrico teorici diversi da qualli sperimentali. Probabilmente si tratta di forme processate che hanno subito modifiche come effetto delle condizioni di stress. Larsen et al. hanno precedentemente dimostrato che la crescita di S. cerevisiae, influenzata da stress termici ed osmotici, mostra la presenza di forme processate dell'enzima enolasi II come conseguenza dei suddetti trattamenti. Per quanto riguarda la risposta del microorganismo alla presenza dell'aflatossina B", sono state individuate sei proteine che mostrano un più basso livello di espressione. Di queste ne sono state identificate due, tra cui l'enzima inisitolo 1-fosfato sintetasi. Tale enzima è coinvolto nella sintesi del fosfolipide di membrana inisitolo 1-fosfato, pertanto si ipotizza che l'aflatossina B2 intervenga durante la fase logaritmica, ossia nella divisione cellulare.

Effetto delle aflatossine B1 e B2 in Saccharomyces cerevisiae : una prima analisi proteomica / A. Liguori, H. Parlar, A. Fanous, B. Prinsi, L. Espen, S.A. Bufo. ((Intervento presentato al 27. convegno Convegno Nazionale Società Italiana di Chimica Agraria tenutosi a Matera nel 2009.

Effetto delle aflatossine B1 e B2 in Saccharomyces cerevisiae : una prima analisi proteomica

B. Prinsi;L. Espen
Penultimo
;
2009

Abstract

Le aflatossine sono metaboliti secondari maggiormente prodotti dai funghi Aspergillus flavus e parasiticus. Tali sostanze sono le più comuni micotossine a cui l'uomo è esposto attraverso l'ingestione di alimenti contaminati, essendo presenti in molti cibi di origine vegetale in particolare in quelli che necessitano di lunghi periodi di stoccaggio durante i quali si possono creare le condizioni di temperatura e umidità idonee allo sviluppo di icroorganismi che le producono. Le aflatossine sono anche considerate forti carcinogeni naturali il cui organo bersaglio è il fegato. Atal proposito L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) considera l'aflatossina B1 come epatocarcinogena per l'uomo.In questo lavoro abbiamo analizzato la risposta di S. cerevisiae dopo esposizione alle aflatossine B1 e B2 con lo scopo di identificare proteine diversamente espresse in seguito al trattamento, utilizzando elettroforesi bidimensionale (2-DE) con focalizzazione isoelettrica (IEF) in un range di pH compreso fra 4 e 7, e spettrometria di massa tandem preceduta dalla separzione in cromatografia liquida (LC-ESI-MS/MS). L'analisi ottenuta dopo il trattamento con aflatossina B1 ha mostrato la presenza di undici proteine con i livelli di espressione significativamente diversi rispetto al campione allevato in assenza della tossina. La maggiorparte di esse risulta over-espressa ed è coinvolta nel metabolismo energetico. Tra queste spicca, la presenza della proteina Ynl134cp, con funzioni ancora sconosciute, che di solito è indotta dal metilmetasulfonato in seguito a danni al DNA, ed anche all'esposizione si S. cerevisiae al fungicida mancozeb. Un altro risultato interessante, osservato in seguito all'esposizione alla tossina B1, è la presenza di alcune proteine che mostrano un peso molecolare ed un punto isoelettrico teorici diversi da qualli sperimentali. Probabilmente si tratta di forme processate che hanno subito modifiche come effetto delle condizioni di stress. Larsen et al. hanno precedentemente dimostrato che la crescita di S. cerevisiae, influenzata da stress termici ed osmotici, mostra la presenza di forme processate dell'enzima enolasi II come conseguenza dei suddetti trattamenti. Per quanto riguarda la risposta del microorganismo alla presenza dell'aflatossina B", sono state individuate sei proteine che mostrano un più basso livello di espressione. Di queste ne sono state identificate due, tra cui l'enzima inisitolo 1-fosfato sintetasi. Tale enzima è coinvolto nella sintesi del fosfolipide di membrana inisitolo 1-fosfato, pertanto si ipotizza che l'aflatossina B2 intervenga durante la fase logaritmica, ossia nella divisione cellulare.
15-set-2009
Settore AGR/13 - Chimica Agraria
Società Italiana di Chimica Agraria (SICA)
Effetto delle aflatossine B1 e B2 in Saccharomyces cerevisiae : una prima analisi proteomica / A. Liguori, H. Parlar, A. Fanous, B. Prinsi, L. Espen, S.A. Bufo. ((Intervento presentato al 27. convegno Convegno Nazionale Società Italiana di Chimica Agraria tenutosi a Matera nel 2009.
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