INTRODUZIONE La divulgazione al pubblico delle Scienze della Terra non può prescindere dall’individuazione di percorsi e metodologie idonee alla loro diffusione nelle scuole di ogni ordine e grado. Questa diffusione deve, però, avvenire attraverso l’utilizzo di tecniche e metodologie nuove che permettano di fare breccia negli interessi degli studenti, in modo da poter raggiungere dei risultati positivi dal punto di vista didattico. PROGETTO GECO Il progetto GECO nasce con lo scopo di introdurre tecniche di ancoraggio innovative nel presentare nelle scuole dell’infanzia, elementari, medie inferiori e superiori tematiche di interesse geologico. Il primo obiettivo, promosso attraverso il progetto, ha riguardato un percorso didattico per le scuole medie superiori, articolato secondo uno schema modulare che meglio permette di adattarlo alle esigenze delle singole scuole. I moduli previsti sono:  Incontro con gli studenti a scuola sotto forma di conferenza dialogata con videoproiezioni (modulo 1);  Sviluppo del progetto in singole classi con uno o più incontri con il geologo (modulo 2);  Visite accompagnate presso siti di interesse geoturistico (modulo 3). Tra le metodologie introdotte per raggiungere il successo formativo, particolarmente innovativo si presenta l’utilizzo del romanzo “C’est l’Afrique” di G. Grieco: un giallo catalogato come intrigo industriale, che sviluppa una trama avvincente, legata al lavoro di un geologo impegnato in studi minerari in Madagascar. In essa confluiscono sia informazioni e curiosità geologiche che la descrizione dell’attività svolta dal geologo che consente di comprendere l’importanza del metodo e del rigore scientifico in questa disciplina. L’incontro con gli studenti, sotto forma di conferenza, viene incentrato sulle tematiche del libro, accompagnato da immagini relative alle aree descritte nel romanzo, ed in una cornice volta a enfatizzare l’importanza della conoscenza del territorio che si va a visitare in viaggi di qualsiasi tipo. Le fasi successive, in classe e attraverso visite guidate, fanno perno sulla conoscenza del proprio territorio (nel caso specifico la Lombardia) da un punto di vista geologico e ambientale, e, prendendo spunto dalla prima fase, prevedono un percorso di visita a siti di interesse geoturistico. Scopo fondamentale di questa fase è la comprensione della storia geologica del territorio, ma anche dell’attività svolta, oggi o in passato , dall’uomo nella sua interazione con l’ambiente. La modularità del percorso permette una fruizione adeguata alle esigenze della scuola. In particolare il modulo (1) è stato finora sviluppato con successo in 4 scuole, due licei classici e due licei scientifici, il modulo (3) è stato sviluppato in due scuole, un liceo scientifico e un gruppo misto classico-scientifico e il modulo (2), il più complesso, articolato e oneroso in termini di tempo, è in fase di organizzazione per lo sviluppo nel prossimo anno scolastico. Un secondo obiettivo del progetto è indirizzato alle scuole dell’infanzia e alle scuole elementari. Questa parte del progetto, in corso di sperimentazione presso la scuola dell’infanzia Alessandrini di Zibido San Giacomo, in provincia di Milano, prevede l’utilizzo di personaggi inventati con stretto collegamento al mondo geologico, fiabe ad argomento ambientale e naturalistico, che permettano ai bambini un primo approccio semplice, ma comunque corretto, ed efficace alle tematiche geologiche. Il progetto rivolto ai bambini è anch’esso organizzato con la medesima modularità, cercando di far comprendere i concetti geologici di base con esperienze dirette che vanno dal disegno alla manipolazione di materiali naturali, i quali possono poi essere riutilizzati anche in un secondo momento e autonomamente direttamente dall’insegnante. Al primo approccio, che avviene in classe, segue poi un percorso geoturistico che utilizzerà una tipologia di geositi particolarmente 195 significativa in Lombardia, quella dei parchi naturali realizzati tramite il recupero ambientale di cave e miniere dismesse e quella dei massi erratici, ai quali sono da sempre legate testimonianze e legende di particolare presa sui bambini, con possibilità di visita guidata ad uno dei tanti geositi di questo tipo della regione. RINGRAZIAMENTI Gli Autori ringraziano la 0111 Edizioni, che ha curato la pubblicazione di “C’est l’Afrique” e Matteo e Samuele Hess per le illustrazioni e l’organizzazione dei laboratori didattici. BIBLIOGRAFIA GRIECO G: (2012) – C’est l’Afrique. 0111 Edizioni, Cocquio Trevisago, 195 pp. 196

Nuove metodologie didattiche per la diffusione del geoturismo nelle scuole: il progetto Aliakmon / G. Grieco, A. Merlini, E. Porta. ((Intervento presentato al 5. convegno Congresso nazionale di geologia e turismo tenutosi a Bologna nel 2013.

Nuove metodologie didattiche per la diffusione del geoturismo nelle scuole: il progetto Aliakmon

G. Grieco;A. Merlini;
2013

Abstract

INTRODUZIONE La divulgazione al pubblico delle Scienze della Terra non può prescindere dall’individuazione di percorsi e metodologie idonee alla loro diffusione nelle scuole di ogni ordine e grado. Questa diffusione deve, però, avvenire attraverso l’utilizzo di tecniche e metodologie nuove che permettano di fare breccia negli interessi degli studenti, in modo da poter raggiungere dei risultati positivi dal punto di vista didattico. PROGETTO GECO Il progetto GECO nasce con lo scopo di introdurre tecniche di ancoraggio innovative nel presentare nelle scuole dell’infanzia, elementari, medie inferiori e superiori tematiche di interesse geologico. Il primo obiettivo, promosso attraverso il progetto, ha riguardato un percorso didattico per le scuole medie superiori, articolato secondo uno schema modulare che meglio permette di adattarlo alle esigenze delle singole scuole. I moduli previsti sono:  Incontro con gli studenti a scuola sotto forma di conferenza dialogata con videoproiezioni (modulo 1);  Sviluppo del progetto in singole classi con uno o più incontri con il geologo (modulo 2);  Visite accompagnate presso siti di interesse geoturistico (modulo 3). Tra le metodologie introdotte per raggiungere il successo formativo, particolarmente innovativo si presenta l’utilizzo del romanzo “C’est l’Afrique” di G. Grieco: un giallo catalogato come intrigo industriale, che sviluppa una trama avvincente, legata al lavoro di un geologo impegnato in studi minerari in Madagascar. In essa confluiscono sia informazioni e curiosità geologiche che la descrizione dell’attività svolta dal geologo che consente di comprendere l’importanza del metodo e del rigore scientifico in questa disciplina. L’incontro con gli studenti, sotto forma di conferenza, viene incentrato sulle tematiche del libro, accompagnato da immagini relative alle aree descritte nel romanzo, ed in una cornice volta a enfatizzare l’importanza della conoscenza del territorio che si va a visitare in viaggi di qualsiasi tipo. Le fasi successive, in classe e attraverso visite guidate, fanno perno sulla conoscenza del proprio territorio (nel caso specifico la Lombardia) da un punto di vista geologico e ambientale, e, prendendo spunto dalla prima fase, prevedono un percorso di visita a siti di interesse geoturistico. Scopo fondamentale di questa fase è la comprensione della storia geologica del territorio, ma anche dell’attività svolta, oggi o in passato , dall’uomo nella sua interazione con l’ambiente. La modularità del percorso permette una fruizione adeguata alle esigenze della scuola. In particolare il modulo (1) è stato finora sviluppato con successo in 4 scuole, due licei classici e due licei scientifici, il modulo (3) è stato sviluppato in due scuole, un liceo scientifico e un gruppo misto classico-scientifico e il modulo (2), il più complesso, articolato e oneroso in termini di tempo, è in fase di organizzazione per lo sviluppo nel prossimo anno scolastico. Un secondo obiettivo del progetto è indirizzato alle scuole dell’infanzia e alle scuole elementari. Questa parte del progetto, in corso di sperimentazione presso la scuola dell’infanzia Alessandrini di Zibido San Giacomo, in provincia di Milano, prevede l’utilizzo di personaggi inventati con stretto collegamento al mondo geologico, fiabe ad argomento ambientale e naturalistico, che permettano ai bambini un primo approccio semplice, ma comunque corretto, ed efficace alle tematiche geologiche. Il progetto rivolto ai bambini è anch’esso organizzato con la medesima modularità, cercando di far comprendere i concetti geologici di base con esperienze dirette che vanno dal disegno alla manipolazione di materiali naturali, i quali possono poi essere riutilizzati anche in un secondo momento e autonomamente direttamente dall’insegnante. Al primo approccio, che avviene in classe, segue poi un percorso geoturistico che utilizzerà una tipologia di geositi particolarmente 195 significativa in Lombardia, quella dei parchi naturali realizzati tramite il recupero ambientale di cave e miniere dismesse e quella dei massi erratici, ai quali sono da sempre legate testimonianze e legende di particolare presa sui bambini, con possibilità di visita guidata ad uno dei tanti geositi di questo tipo della regione. RINGRAZIAMENTI Gli Autori ringraziano la 0111 Edizioni, che ha curato la pubblicazione di “C’est l’Afrique” e Matteo e Samuele Hess per le illustrazioni e l’organizzazione dei laboratori didattici. BIBLIOGRAFIA GRIECO G: (2012) – C’est l’Afrique. 0111 Edizioni, Cocquio Trevisago, 195 pp. 196
giu-2013
Scuole, geoturismo, geologo, geologia, divulgazione, metodi didattici.
Settore GEO/09 - Georisorse Miner.Appl.Mineral.-Petrogr.per l'amb.e i Beni Cul
Associazione italiana di geologia e turismo
Nuove metodologie didattiche per la diffusione del geoturismo nelle scuole: il progetto Aliakmon / G. Grieco, A. Merlini, E. Porta. ((Intervento presentato al 5. convegno Congresso nazionale di geologia e turismo tenutosi a Bologna nel 2013.
Conference Object
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Grieco et al2.pdf

accesso aperto

Tipologia: Publisher's version/PDF
Dimensione 87.25 kB
Formato Adobe PDF
87.25 kB Adobe PDF Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/223902
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact