La domanda forse più ricorrente e più difficile che spesso si sentono porre gli operatori del settore è quella se sia più corretto utilizzare sempre lo stesso protocollo vaccinale per qualsiasi tipologia di animale, oppure se sia meglio adattare i diversi protocolli alle necessità dei singoli. Il mondo veterinario ormai è concorde sulla risposta: è assolutamente necessario diversificare gli approcci vaccinali in base allo stile e alle abitudini di vita di ogni singolo soggetto. Non esiste infatti un protocollo vaccinale unico seguito da tutti i veterinari e applicabile a tutte le possibili situazioni. Si consiglia di prevedere un programma di vaccinazioni “di base” (core vaccines) per la maggior parte degli animali in base alle aree geografiche e un programma di vaccinazioni “accessorie” (non-core vaccines) proposte per un numero inferiore di animali nelle medesime aree geografiche. Il veterinario è pienamente responsabile della corretta vaccinazione dei suoi pazienti e deve agire secondo scienza e coscienza, prendendo di volta in volta la decisione che meglio si adatta a quel determinato pet, e abbandonando per sempre la purtroppo diffusa pratica di vaccinare per abitudine tutti gli animali nello stesso modo e con lo stesso vaccino, perché ogni paziente è diverso da un altro sotto tante sfaccettature
Protocolli vaccinali : quale scegliere in base alle necessità / P. Dall'Ara. ((Intervento presentato al 1. convegno Congresso Associazione Un Gatto per Amico : Medicina nell’allevamento felino : quello che il veterinario deve sapere tenutosi a Cernobbio nel 2013.
Protocolli vaccinali : quale scegliere in base alle necessità
P. Dall'AraPrimo
2013
Abstract
La domanda forse più ricorrente e più difficile che spesso si sentono porre gli operatori del settore è quella se sia più corretto utilizzare sempre lo stesso protocollo vaccinale per qualsiasi tipologia di animale, oppure se sia meglio adattare i diversi protocolli alle necessità dei singoli. Il mondo veterinario ormai è concorde sulla risposta: è assolutamente necessario diversificare gli approcci vaccinali in base allo stile e alle abitudini di vita di ogni singolo soggetto. Non esiste infatti un protocollo vaccinale unico seguito da tutti i veterinari e applicabile a tutte le possibili situazioni. Si consiglia di prevedere un programma di vaccinazioni “di base” (core vaccines) per la maggior parte degli animali in base alle aree geografiche e un programma di vaccinazioni “accessorie” (non-core vaccines) proposte per un numero inferiore di animali nelle medesime aree geografiche. Il veterinario è pienamente responsabile della corretta vaccinazione dei suoi pazienti e deve agire secondo scienza e coscienza, prendendo di volta in volta la decisione che meglio si adatta a quel determinato pet, e abbandonando per sempre la purtroppo diffusa pratica di vaccinare per abitudine tutti gli animali nello stesso modo e con lo stesso vaccino, perché ogni paziente è diverso da un altro sotto tante sfaccettatureFile | Dimensione | Formato | |
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