Among the papers of politicians who have held a top position in the government of republican Italy, Mario Scelba’s archive, a christian democrat and minister of the Interior from 1947 to 1955 and from 1960 to 1962, is one with the richest relevant information about politics and the various italian events during the “cold war”. His records have been donated to the Foundation Istituto Luigi Sturzo in Rome, where they have been emptied into two different transfers: the former consisting of 197 bundles, the latter of just 29 bundles, which however represent the more meaningful section of the fonds, as they gather the remnants of a huge amount of files either of political or of personal nature, partly originating from his own secretariats at the Ministry of the Interior and at the Cabinet (actually he also was prime minister in 1954-1955), partly organized later on by Scelba himself at his deputy’s office. By means of a thorough examination of the covers of the files, the author has tried to see into the real nature – public and/or private – of certain dossiers. Such perusal of Scelba’s papers and the study of dated archival reference codes allows the tracing of partial lists of past files, now missing.

Tra gli archivi di personalità che hanno ricoperto ruoli cruciali di governo nell’Italia repubblicana, quello di Mario Scelba, politico democristiano e ministro dell’interno dal 1947 al 1955 e tra il 1960 e il 1962, è tra i più ricchi di documenti rilevanti, nell’ottica della storia politica e, in particolare, delle vicende della guerra fredda. L’archivio è stato donato alla Fondazione-Istituto Luigi Sturzo di Roma, dove è pervenuto in due distinti versamenti: il primo di ben 197 buste; il secondo di sole 29 buste: queste ultime, però, rappresentano la parte più significativa del fondo, poiché conservano ciò che resta di un vasto aggregato di fascicoli di carattere politico e/o personale di Scelba, in parte proveniente dalla sua Segreteria particolare presso il Ministero dell’interno (e anche dalla sua Segreteria particolare di presidente del Consiglio quando per un breve periodo ricoprì questa carica), in parte invece organizzato a posteriori dallo stesso Scelba presso il suo ufficio di parlamentare. Attraverso l’esame dei caratteri formali delle carpette dei fascicoli e del loro contenuto documentario, il contributo cerca di individuare la natura pubblica o privata, oppure insieme pubblica e privata, di determinati dossier.

Carte di governo e carte personali nell'archivio di Mario Scelba / S.A. Twardzik (DOCUMENTALIA). - In: Archivi privati : studi in onore di Giorgetta Bonfiglio-Dosio / [a cura di] R. Guarasci, E. Pasceri. - Prima edizione. - Roma : Consiglio nazionale delle ricerche, 2011. - ISBN 9788890633409. - pp. 443-468

Carte di governo e carte personali nell'archivio di Mario Scelba

S.A. Twardzik
Primo
2011

Abstract

Among the papers of politicians who have held a top position in the government of republican Italy, Mario Scelba’s archive, a christian democrat and minister of the Interior from 1947 to 1955 and from 1960 to 1962, is one with the richest relevant information about politics and the various italian events during the “cold war”. His records have been donated to the Foundation Istituto Luigi Sturzo in Rome, where they have been emptied into two different transfers: the former consisting of 197 bundles, the latter of just 29 bundles, which however represent the more meaningful section of the fonds, as they gather the remnants of a huge amount of files either of political or of personal nature, partly originating from his own secretariats at the Ministry of the Interior and at the Cabinet (actually he also was prime minister in 1954-1955), partly organized later on by Scelba himself at his deputy’s office. By means of a thorough examination of the covers of the files, the author has tried to see into the real nature – public and/or private – of certain dossiers. Such perusal of Scelba’s papers and the study of dated archival reference codes allows the tracing of partial lists of past files, now missing.
Tra gli archivi di personalità che hanno ricoperto ruoli cruciali di governo nell’Italia repubblicana, quello di Mario Scelba, politico democristiano e ministro dell’interno dal 1947 al 1955 e tra il 1960 e il 1962, è tra i più ricchi di documenti rilevanti, nell’ottica della storia politica e, in particolare, delle vicende della guerra fredda. L’archivio è stato donato alla Fondazione-Istituto Luigi Sturzo di Roma, dove è pervenuto in due distinti versamenti: il primo di ben 197 buste; il secondo di sole 29 buste: queste ultime, però, rappresentano la parte più significativa del fondo, poiché conservano ciò che resta di un vasto aggregato di fascicoli di carattere politico e/o personale di Scelba, in parte proveniente dalla sua Segreteria particolare presso il Ministero dell’interno (e anche dalla sua Segreteria particolare di presidente del Consiglio quando per un breve periodo ricoprì questa carica), in parte invece organizzato a posteriori dallo stesso Scelba presso il suo ufficio di parlamentare. Attraverso l’esame dei caratteri formali delle carpette dei fascicoli e del loro contenuto documentario, il contributo cerca di individuare la natura pubblica o privata, oppure insieme pubblica e privata, di determinati dossier.
Settore M-STO/08 - Archivistica, Bibliografia e Biblioteconomia
2011
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