Federigo Tozzi è stato ormai meritatamente acquisito fra i classici della modernità lette-raria. È opportuno tuttavia ragionare ancora sulla coerenza e il rigore delle tecniche narrative con cui, in modo analogo ai grandi maestri della narrativa novecentesca, Tozzi non solo mette in scena personaggi confusi, ma obbliga il lettore, mediante la focalizzazione interna, a condividerne i limiti conoscitivi e percettivi. La deformazione prospettica fa tutt’uno con la stessa apparente debolezza narrativa delle opere tozziane: ne deriva un peculiare “effetto di realtà”, ottenuto attraverso artifici strutturali che paradossalmente simulano percezioni non mediate.
Lo sguardo offuscato: come si vede «con gli occhi chiusi» / G. Turchetta. - In: INTERVAL(LES). - ISSN 1784-8180. - 6:(2012), pp. 1-20.
Lo sguardo offuscato: come si vede «con gli occhi chiusi»
G. TurchettaPrimo
2012
Abstract
Federigo Tozzi è stato ormai meritatamente acquisito fra i classici della modernità lette-raria. È opportuno tuttavia ragionare ancora sulla coerenza e il rigore delle tecniche narrative con cui, in modo analogo ai grandi maestri della narrativa novecentesca, Tozzi non solo mette in scena personaggi confusi, ma obbliga il lettore, mediante la focalizzazione interna, a condividerne i limiti conoscitivi e percettivi. La deformazione prospettica fa tutt’uno con la stessa apparente debolezza narrativa delle opere tozziane: ne deriva un peculiare “effetto di realtà”, ottenuto attraverso artifici strutturali che paradossalmente simulano percezioni non mediate.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
turchetta.pdf
accesso riservato
Tipologia:
Publisher's version/PDF
Dimensione
407.74 kB
Formato
Adobe PDF
|
407.74 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.




