Quali sono, oggi, le principali dimensioni socio-politiche che strutturano il sistema dei partiti in Europa? Le condizioni che ne determinano l’assestamento sono sufficientemente stabili da assicurare che la riaggregazione dei partiti in schieramenti possa considerarsi stabile e duratura? Esistono soltanto dimensioni lungo le quali si delinea la contrapposizione fra schieramenti (centro-destra e centro-sinistra) o assumono rilievo anche altre dimensioni? In che misura, tali dimensioni risentono dell’evoluzione delle principali subculture politiche che hanno contraddistinto la recente storia europea, a partire dalla fine della Guerra fredda e il crollo del Muro di Berlino? L’Unione Europea ha subito un progressivo cambiamento, i cui effetti si sono fatti sentire in corrispondenza di radicali mutamenti di quadro, sia sul piano interno (a partire dal Trattato di Maastricht) sia in ambito internazionale (con la fine dell’era bipolare). Se è vero che le principali linee di frattura socio-politica (i cleavages), secondo il seminale lavoro di Stein Rokkan (Citizens, Elections, Parties: Approches to the Comparative Study of the Process of Development, Universitetforlaget, Oslo, 1970), hanno caratterizzato lo sviluppo degli ultimi due secoli dei partiti e dei sistemi di partito su scala nazionale e europea (originati dalle fratture centro/periferia, stato/chiesa da un lato e città/campagna, capitale/lavoro dall’altro), è ora interessante verificare se tali partiti e le loro culture politiche di riferimento (le cosiddette “famiglie spirituali”: si veda la tipologia di Alan Ware, Parties and Party Systems, Oxford University Press, Oxford, 1996) siano adeguati a risolvere le principali e inedite questioni dell’agenda politica, economica e sociale su scala europea, sia a livello nazionale sia a livello comunitario.
Domanda e (nuova?) offerta politica in un'Europa sospesa / N. Pasini. - In: PARADOXA. - ISSN 1971-6311. - 6:4(2012 Dec), pp. 76-84.
Domanda e (nuova?) offerta politica in un'Europa sospesa
N. PasiniPrimo
2012
Abstract
Quali sono, oggi, le principali dimensioni socio-politiche che strutturano il sistema dei partiti in Europa? Le condizioni che ne determinano l’assestamento sono sufficientemente stabili da assicurare che la riaggregazione dei partiti in schieramenti possa considerarsi stabile e duratura? Esistono soltanto dimensioni lungo le quali si delinea la contrapposizione fra schieramenti (centro-destra e centro-sinistra) o assumono rilievo anche altre dimensioni? In che misura, tali dimensioni risentono dell’evoluzione delle principali subculture politiche che hanno contraddistinto la recente storia europea, a partire dalla fine della Guerra fredda e il crollo del Muro di Berlino? L’Unione Europea ha subito un progressivo cambiamento, i cui effetti si sono fatti sentire in corrispondenza di radicali mutamenti di quadro, sia sul piano interno (a partire dal Trattato di Maastricht) sia in ambito internazionale (con la fine dell’era bipolare). Se è vero che le principali linee di frattura socio-politica (i cleavages), secondo il seminale lavoro di Stein Rokkan (Citizens, Elections, Parties: Approches to the Comparative Study of the Process of Development, Universitetforlaget, Oslo, 1970), hanno caratterizzato lo sviluppo degli ultimi due secoli dei partiti e dei sistemi di partito su scala nazionale e europea (originati dalle fratture centro/periferia, stato/chiesa da un lato e città/campagna, capitale/lavoro dall’altro), è ora interessante verificare se tali partiti e le loro culture politiche di riferimento (le cosiddette “famiglie spirituali”: si veda la tipologia di Alan Ware, Parties and Party Systems, Oxford University Press, Oxford, 1996) siano adeguati a risolvere le principali e inedite questioni dell’agenda politica, economica e sociale su scala europea, sia a livello nazionale sia a livello comunitario.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
PasiniParadoxaEuropa2012.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Post-print, accepted manuscript ecc. (versione accettata dall'editore)
Dimensione
468.96 kB
Formato
Adobe PDF
|
468.96 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.