Il maestro di composizione (Milan-Florence, G. Ricordi [1836]) is one of Bonifazio Asioli’s works that best reflect the Italian teaching approach of the early 19th century: Asioli subordinates instrumental music to the vocal one, directing the study of orchestration, like that of harmony and counterpoint, to the composition of dramatic music. This trend is confirmed by subsequent treatises by Francesco Sandi and Giusto Dacci. The French models (Hector Berlioz, François-Auguste Gevaert, Charles-Marie-Jean-Albert Widor) will only influence Italy in the 19th century: with the Manuale del capo-musica (1889), concerning band instrumentation, Amintore Galli bases the art of orchestration on rigorous and independent principles. The Grande trattato di strumentazione e d’orchestrazione moderne by Berlioz, in the Italian version by Alberto Mazzucato (1846-47), was reissued by Ricordi in 1912: the appendix by Ettore Panizza confirms the solid links with the European musical literature. The new art of orchestrating emerges clearly from the writings of Franco Alfano.
L’arte dell’orchestrazione – un aspetto della composizione privo di una teoria organica e lasciato, da sempre, all’intuizionismo e alla sfera del gusto personale – sembrerebbe creare difficoltà speciali per l’apprendimento: da sempre è invalsa l’opinione che quest’arte non la si insegni, ma la si impari ascoltando e leggendo le partiture, oltre che affinando la propria sensibilità timbrica. I trattati di strumentazione storicamente in uso nei conservatori italiani confermano queste difficoltà, separando nettamente la trattazione delle possibilità tecniche degli strumenti musicali dall’arte di combinarli, che appartiene al campo dell’immaginazione creativa. Alla ricerca di modelli aggiornati e significativi, nel corso dell’Ottocento i trattati attingono in misura sempre maggiore alla letteratura musicale europea.
L'arte di orchestrare : tra accademia e sperimentazione / C. Toscani (STRUMENTI DELLA RICERCA MUSICALE). - In: L'insegnamento dei conservatorî, la composizione e la vita musicale nell'Europa dell'Ottocento / [a cura di] L. Sirch, M.G. Sità, M. Vaccarini. - Prima edizione. - Lucca : Libreria Musicale Italiana (LIM), 2012. - ISBN 9788870966947. - pp. 469-499 (( convegno Atti del Convegno Internazionale di Studi : Milano, Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi : 28-30 novembre tenutosi a Milano nel 2008.
L'arte di orchestrare : tra accademia e sperimentazione
C. Toscani
2012
Abstract
Il maestro di composizione (Milan-Florence, G. Ricordi [1836]) is one of Bonifazio Asioli’s works that best reflect the Italian teaching approach of the early 19th century: Asioli subordinates instrumental music to the vocal one, directing the study of orchestration, like that of harmony and counterpoint, to the composition of dramatic music. This trend is confirmed by subsequent treatises by Francesco Sandi and Giusto Dacci. The French models (Hector Berlioz, François-Auguste Gevaert, Charles-Marie-Jean-Albert Widor) will only influence Italy in the 19th century: with the Manuale del capo-musica (1889), concerning band instrumentation, Amintore Galli bases the art of orchestration on rigorous and independent principles. The Grande trattato di strumentazione e d’orchestrazione moderne by Berlioz, in the Italian version by Alberto Mazzucato (1846-47), was reissued by Ricordi in 1912: the appendix by Ettore Panizza confirms the solid links with the European musical literature. The new art of orchestrating emerges clearly from the writings of Franco Alfano.| File | Dimensione | Formato | |
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